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Erica cinerea

Erica cinerea

L’Erica cinerea o Erica cenerina (Erica cinerea L.) è una piccola specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Ericaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Dilleniidae,
Ordine Ericales,
Famiglia Ericaceae,
Sottofamiglia Ericoideae,
Tribù Ericeae,
Genere Erica,
Specie E. cinerea.

Etimologia –
Il termine Erica proviene dal greco ἐρείκω ereíko tritare, sbriciolare: per l’habitat di sfasciumi.
L’epiteto specifico cinerea viene da cinis, cineris cenere: per il colore cinereo, cenerognolo, grigiastro.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Erica cinerea è una pianta originaria dell’Europa occidentale e centrale.
La troviamo con maggiore presenza in Gran Bretagna e Irlanda, Francia, Spagna settentrionale e Norvegia meridionale. È presente, comunque, anche nelle Isole Faroe, in Belgio, in Germania, nell’Italia nordoccidentale e nei Paesi Bassi.
Il suo habitat è quello delle brughiere e con suoli relativamente asciutti, acidi e poveri di nutrienti. La si ritrova nella brughiera delle dune costiere e nelle fasce dunali e occasionalmente nei boschi.

Descrizione –
L’Erica cinerea è un arbusto con sviluppo limitato che cresce tra 15 e 60 cm di altezza.
Le foglie sono sottili e aghiformi con una lunghezza di 4-8 mm e disposte in spirali di tre. I fiori hanno forma campanulata, di colore viola (raramente bianchi), lunghi 4-7 mm.
L’antesi è tra la metà e la fine dell’estate. I fiori hanno una consistenza secca.

Coltivazione –
All’interno dell’Erica cinerea esistono molte cultivar con colori dei fiori che variano notevolmente dal bianco al quasi nero.
Per la sua coltivazione si preferiscono i terreni acidi, con tessitura sabbiosa o di medio impasto ma privi di calcare.
Anche se sopporta bene la siccità e cresce bene in pieno sole è bene coltivare la pianta con una certa protezione invernale nei climi rigidi, anche se di solito si riprendono dai danni invernali con una decisa potatura da effettuare in primavera.
È una pianta sensibile ai venti secchi che possono essiccare il fogliame, motivo per il quale va piantata in un luogo protetto.
Altro fattore importante per la sua coltivazione è il drenaggio del terreno che deve essere ben fatto e mantenuto.

Usi e Tradizioni –
L’erica cinerea, come altre piante dello stesso genere, contiene piccole quantità di glucosidi idrochinonici, insufficienti ad esplicare l’azione disinfettante delle vie urinarie potenzialmente utile in presenza di cistiti ed uretriti. In terapia a questo scopo si usano oggi altre piante medicinali, il cui utilizzo è ormai standardizzato.
Per l’importante contenuto di tannini, l’erica esibisce proprietà astringenti utili in presenza di diarrea, mentre per uso esterno può attenuare le infiammazioni cutanee (impacchi) e della mucosa orale (risciacqui).
Gli vengono comunque attribuite diverse proprietà. Fra queste, ricordiamo le attività diuretiche, colagoghe, antireumatiche e antibatteriche. Inoltre, si ritiene che la pianta – se impiegata esternamente – sia anche in grado di favorire la guarigione delle ferite.
Tuttavia, al momento non vi sono studi disponibili in grado di confermare le sopra citate proprietà che tradizionalmente vengono ascritte all’erica.
Dal punto di vista ecologico è una pianta che è un’ ottima fonte di miele; infatti fornisce una grande quantità di nettare per gli impollinatori . È stata classificato tra i primi 5 per la maggior parte della produzione di nettare (nettare per unità di copertura all’anno) in un’indagine sulle piante del Regno Unito condotta dal progetto AgriLand, supportato dall’Iniziativa UK Insect Pollinators.
Questa pianta viene coltivata, per lo più, per scopi ornamentali utilizzando più cultivar per ottenere un’ampia gamma di colori delle fioriture.
Per quanto riguarda la sua presenza negli ecosistemi è descritta come “di minore preoccupazione” nella Lista Rossa IUCN delle specie minacciate.

Modalità di Preparazione –
Anche se l’ Erica cinerea non è tra le piante utilizzate per fini medicinali, viene comunque impiegata all’interno di tisane per il trattamento di infiammazioni delle vie urinarie, cistiti, uretriti e litiasi uratica (utilizzo che comunque non è stato ufficialmente approvato).

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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