Un Mondo Ecosostenibile
Guide PraticheTecniche

Come si propaga il Ribes nero

Come si propaga il Ribes nero

Il ribes nero (Ribes nigrum L.) è una pianta della famiglia delle Grossulariaceae, originario delle zone montuose dell’Eurasia ed è spontanea nel nord e nel centro dell’Europa e in Asia settentrionale.
Il ribes nero viene coltivato prevalentemente a scopo alimentare, ma negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede la finalità terapeutica.
Si tratta pertanto di una pianta la cui coltivazione diventa ogni girono che passa sempre più interessante.
La pianta di Ribes nero come le altre della stessa specie si può riprodurre per seme e per propagazione agamica, tramite talea.
La propagazione per seme si attua soprattutto per ottenere una variabilità genetica su cui lavorare per creare nuove cultivar con caratteristiche particolari. Ai fini produttivi è meno utilizzata sia perché la pianta entra in produzione più tardi ma anche perche si ottengono piante con caratteristiche diverse dalla pianta madre.
Per questo motivo la tecnica di propagazione per talea si fa preferire in campo produttivo.

Propagazione per talea –
Nella moltiplicazione del ribes nero per talea bisogna intervenire nel periodo autunnale. In questa fase dell’anno vanno prelevate dalle piante di 2-3 anni di età delle talee, dai rami dell’anno, con una lunghezza di 20 -25 cm.
Il prelievo va fatto tramite taglio netto con forbici o cesoie ben disinfettate per evitare di veicolare malattie fungine o di altra natura.
Dopo il prelievo, le talee si mettono a radicare in vasi contenenti substrati umidi e soffici dove si interrano per metà della loro lunghezza.
Si ricorda che per tutto il periodo di radicazione il terreno va mantenuto sempre umido.
In aggiunta a questa tecnica si possono utilizzare degli ormoni radicanti (anche preparati artigianalmente) in cui dovranno essere immerse le talee prima di inserirle nel substrato di radicazione.
Si ricorda che per il ribes nero le talee impiegheranno qualche mese per radicare bene e saranno necessari due anni per dare vita ad una nuova pianta che sia pronta per il trapianto.

Impianto –
Quando le giovani piantine saranno pronte per il trapianto si effettuerà l’impianto in pieno campo, operazione che va effettuata nel periodo estivo. Si ricorda che prima dell’impianto il terreno va liberato dalle erbe infestanti e creando buche profonde circa 40–50 cm.
Le buche vanno distanziate 1, 5 metri sulla fila e 3 metri tra le file. Si consiglia di apportare sul fondo di ciascuna buca una manciata di concime naturale ben umificato.
Si riempie poi per metà con la terra precedentemente rimossa, mischiata ad un po’ di terriccio da piantagione e sostanza organica.
Si inumidiscono le radici della pianta e poi la si interra fino all’altezza del colletto (punto in cui inizia la crescita dei rametti).
Si colmano i vuoti con l’aggiunta di terra e si annaffia abbondantemente.
Per la tecnica di coltivazione generale si rimanda poi alla seguente scheda.

Cultivar –
Per quanto riguarda le cultivar disponibili di ribes nero sono tutte di provenienza straniera, ma che si adattano bene alle nostre condizioni; tra queste ricordiamo:
– Per il ribes nero: Climax, Gigante di Boskoop, Burga, Noir de Bourgogne, Tenah, Black Reward e Black Down (le due Black sono autofertili); Tifon, Troll e Andega (di più recente introduzione, autofertili e resistenti all’oidio).
– Per gli ibridi di ribes nero x uva spina (caratterizzati da taglia media ed assenza di spine, i frutti hanno un sapore migliore rispetto al ribes nero): Josta (olandese, molto vigorosa, con bacche violacee, di media grossezza); Jostine (molto vigorosa e produttiva); Jogranda (meno vigorosa, con grosse bacche attraenti).




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *