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Lepidosaphes beckii

Lepidosaphes beckii

La cocciniglia a virgola (Lepidosaphes beckii Newman, 1869) è un insetto omottero appartenente
alla famiglia dei Diaspididae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Ramo Bilateria, Phylum Arthropoda, Subphylum Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Exopterygota, Subcoorte Neoptera, Superordine Paraneoptera, Sezione Rhynchotoidea, Ordine Rhynchota, Sottordine Homoptera, Sezione Sternorrhyncha, Superfamiglia Coccoidea, Famiglia Diaspididae e quindi al Genere Lepidosaphes ed alla Specie L. beckii.
Sono sinonimi i termini:
– Coccus beckii Newman, 1869;
– Mytilaspis flavescens;
– Mytilaspis citricola;
– Mytilaspis fulva;
– Lepidosaphes pinnaeformis;
– Mytilococcus beckii New.;
– Cornuaspis beckii.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Lepidosaphes beckii deve il suo nome specifico allo storico, letterario, scrittore e poeta Richard Beck (9 giugno 1897-20 luglio 1980).
Questa cocciniglia si trova soprattutto su piante di agrumi, quali il limone o l’arancio dolce.
I piccoli insetti si attaccano a foglie, frutti e piccoli rami provocando lesioni mentre sottraggono la linfa dell’albero.
Il Lepidosaphes beckii è una specie diffusa ovunque, specialmente nelle aree litoranee.

Morfologia –
La prima descrizione di questo insetto si deve all’entomologo inglese Edward Newman da un frutto importato in Gran Bretagna.
La femmina della cocciniglia a virgola adulta è lunga fino a tre-4 millimetri.
Il follicolo femminile è ricurvo, da cui il nome, di colore grigio-bruno; l’esuvia, posta all’estremità più appuntita, è di colore bruno-rossiccio.
I maschi sono alati.
I follicoli maschili si presentano simili a quelli femminili, ma hanno dimensione inferiore. Le neanidi sono di colore biancastro.

Attitudine e Ciclo biologico –
Il Lepidosaphes beckii sverna nei vari stadi di sviluppo anche se spesso lo fa come femmina matura.
Le femmine iniziano ad ovideporre già nel periodo di febbraio, circa 50 uova ciascuna.
Il ciclo continua nel corso dell’anno con un periodo di diapausa negli ambienti più caldi. La Cocciniglia a virgola compie, generalmente, 3-4 generazioni all’anno.
Infesta la chioma nelle parti in cui ristagna maggiormente l’umidità e quelle in ombra; si localizza sui rami, sulle foglie e sui frutti.

Ruolo Ecologico –
In presenza di attacchi massicci di Lepidosaphes beckii si possono avere danni sulle piante di agrumi che si manifestano con ingiallimenti fogliari, filloptosi anticipata e, a volte, con disseccamenti dei rami; gli attacchi ai frutti sono gravi e provocano un forte deprezzamento del prodotto.
La lotta contro le infestazioni massicce si attua con interventi agronomici che consistono in pratiche di potatura che sfoltiscono le chiome, arieggiandole; una concimazione equilibrata, senza eccessi di azoto, soprattutto nella forma nitrica, che aumentando la tenerezza dei tessuti ne aumenta l’appetibilità da parte di questa cocciniglia.
Preventivamente alla lotta agronomica bisogna però attuare tecniche di impianto che evitino l’eccessiva specializzazione, i sesti troppo stretti e l’introduzione negli appezzamenti di siti, come siepi o altri rifugi, dove possano riprodursi gli antagonisti naturali.
In natura questa cocciniglia viene infatti predata da alcuni insetti, come alcune piccole vespe delle famiglie Aphelinidae, Encyrtidae e Signiphoridae:
– Tra gli Aphelinidae ricordiamo: Aphytis chrysomphali, Aphytis diaspidis, Aphytis holoxanthus, Aphytis lepidosaphes, Aphytis mytilaspidis, Encarsia citrina, Encarsia lounsburyi, Eretmocerus corni e Pteroptrix chinensis;
– Tra gli Encyrtidae: Adelencyrtus inglisiae, Metaphycus flavus e Ooencyrtus sp.;
– Tra i Signiphoridae: Signiphora flavopalliata e Signiphora merceti.
Un tempo, e in alcuni casi tutt’ora, si attuava la lotta chimica che veniva effettuata generalmente nel periodo invernale con trattamenti a base di Olio bianco o Olio bianco attivato con fosforganici. In certi casi si praticavano trattamenti nel periodo estivo, per prevenire infestazioni sui frutti.
Attualmente, oltre ai criteri di contenimento suddetti, si evitano gli interventi chimici in quanto vanno a danneggiare l’entomofauna, soprattutto dei pronubi che degli antagonisti.
Inoltre è utile, nei casi di eccessiva infestazione, oltre il 5 % dei frutti attaccati, intervenire con oli bianchi ma addittivati con prodotti a base naturale, come sapone di Marsiglia e lavaggi intermedi con acqua e sapone di Marsiglia.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.



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