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Pimenta dioica

Pimenta dioica

Il pimento (Pimenta dioica (L.) Merr.) è una specie arborea sempreverde appartenente alla famiglia delle Myrtaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Myrtales, Famiglia Myrtaceae e quindi al Genere Pimenta ed alla Specie P. dioica.

Etimologia –
Il termine Pimenta viene dall’antico portoghese pimenta, a sua volta dal Latino pigmenta, forma di pigmento, da pingō dipingo.
L’epiteto specifico dioica viene dal greco δις dis due volte e οἰκία oikía abitazione: dioico, perchè fiori maschili e femminili sono portati da piante diverse.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Pimenta dioica è una pianta originaria del centro America dove si trova in un’area che comprende per lo più Costa Rica, Nicaragua, Honduras, Belize, Guatemala, Messico e dei Caraibi: Giamaica, Repubblica Dominicana, Cuba.
Il suo habitat è quello delle pianure o delle colline boscose e savane umide, dove cresce di solito su suoli calcarei, ad altitudini fino a 350 metri s.l.m..

Descrizione –
Il pimento è un albero aromatico, sempreverde, con ampia ramificazione che cresce normalmente tra 7-10 metri di altezza ma che, occasionalmente può raggiungere i 20 metri.
Il tronco può avere un diametro fino a 30 cm.
Le foglie sono ovato lanceolate, di colore verde più scuro sulla pagina superiore.
I fiori sono piccoli, di colore biancastro, riuniti in infiorescenze che si dipartono alla base delle foglie, con fiori maschili e femminili portati da piante diverse.
L’antesi avviene nel periodo estivo.
I frutti sono delle piccole bacche (ma più grandi del pepe vero e proprio) di colore verde in un primo momento e di colore rossastro – marrone a maturazione.

Coltivazione –
Per la coltivazione di questa pianta si ricorda che è un albero con tasso di crescita lento.
Albero tipico delle aree tropicali umide dove viene coltivato ad altitudini inferiori a 330 metri ma che può essere coltivato fino a 1.500 metri.
Predilige le aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 15 e 32 °C, anche se può tollerare temperature tra 10 e 35 °C.
La pianta preferisce una piovosità media annua compresa tra 1.500 e 2.500 mm, ma tollera oscillazioni tra 1.000 e 3.500 mm.
Dal punto di vista pedologico preferisce un terreno sabbioso ricco e ben drenato e posizioni soleggiate, con un pH che si mantenga nell’intervallo 7 – 7,5, tollerando oscillazioni tra 6,3 e 8.
Una volta impianta, se propagata per seme, ci vogliono molti anni per fiorire; gli alberi possono entrare in produzione tra 5 e 10 anni, ma richiedono 20 – 25 anni per entrare in piena produzione. Minore è ovviamente il tempo di entrata in produzione per piante ottenute da talee.
La vita economica utile della pianta è di circa 50 anni.
Già nel periodo tra 10 e 15 anni possono produrre, in annate favorevoli, 23-60 kg di bacche di pimento verde in un buon anno, anche se le rese medie sono di circa 5 chili per albero.
Le piante possono essere raccolte ogni tre anni e bacche e foglie di solito non vengono raccolte dallo stesso albero.
L’impollinazione è entomofila per opera delle api.

Usi e Tradizioni –
Il Pimento fu chiamato così perché in origine fu scambiata per il pepe, in quanto le bacche sono molto simili, anche se quelle del pimento sono più grandi.
In Europa è conosciuto anche come pepe giamaicano.
Le bacche essiccate hanno una dimensione di 6 mm di diametro circa, molto somigliante ai grani di pepe ma la differenza rispetto ad essi è dovuta alla presenza di ben 2 semi contenuti.
Una volta essiccate al sole, le bacche devono essere finemente macinate.
Il Pimento è una delle spezie più utilizzate nella preparazione di numerosi piatti in Messico e in altri Stati, soprattutto del centro America.
La particolarità del pimento risiede nell’aroma, caratterizzata da un sapore che ricorda la miscela tra pepe, noce moscata, cannella e chiodi di garofano. Un vero e proprio mix che regala un gusto particolarmente pronunciato. Il pimento è uno degli ingredienti più utilizzati nella cucina caraibica, come ad esempio il jerk.
In Europa invece viene principalmente utilizzato nell’industria agro-alimentare. Questa spezia occupa un posto di rilevanza nel mondo culinario; infatti viene utilizzato per speziare la carne essiccata o affumicata, per realizzare salse come il curry ed insaporire molti piatti.
Inoltre serve anche per preparare un tipico rhum giamaicano e lo si può trovare anche in diverse ricette di dolci.
La Pimenta dioica, oltre agli usi alimentari, è apprezzata per le sue proprietà mediche in quanto possiede proprietà analgesiche, antisettiche e digestive. Questa spezia è in grado di stimolare le secrezioni di enzimi nello stomaco, facilitando la digestione. In più è risaputo che il suo olio attenua le coliche intestinali e diminuisce i dolori gastrici.
È considerato un buon digestivo e carminativo ed è efficace contro i dolori muscolari e distorsioni, svolgendo un’azione anestetica e riscaldante, simile ai Chiodi di Garofano.
Alcuni studi hanno confermato un principio attivo benefico sugli stadi infiammatori generali: serve a lenire per esempio il mal di denti, ed infine è considerato un potente ricostituente. L’uso del pimento nella medicina naturale ha origini molto antiche e risiede nella credenza popolare sudamericana che lo considerava un vero e proprio toccasana per la salute.
Il pimento è spesso combinato con erbe che hanno un effetto tonico o lassativo.
Per uso esterno è usato per trattare infezioni toraciche, dolori muscolari o di altra natura.
L’olio essenziale è carminativo e antiossidante ed è usato per alleviare il dolore del mal di denti.
Inoltre le bacche in polvere vengono aggiunte ad altre medicine per mascherare sapori sgradevoli.
Le bacche di pimento contengono circa il 4% di oli essenziali (di cui circa l’80% è eugenolo), proteine, lipidi, vitamine A, B1, B2 e C, oltre a minerali, quali: potassio, manganese, selenio, ferro, magnesio, acqua, sodio, carboidrati, proteine, fosforo, fibre. La ricchezza dei suoi minerali lo rende un ottimo elemento da poter inserire in una dieta equilibrata.
Altri usi sono quelli relativi alla preparazione di molti prodotti da bagno maschili, come il doccia schiuma o saponi che contengono tracce di questo pepe.
Pimenta dioica è una pianta che era usata come spezia, nei Caraibi, prima dell’arrivo degli europei. Successivamente è diventata una spezia popolare in molte aree del mondo ed è ora spesso coltivata nei tropici americani, specialmente in Giamaica, e occasionalmente altrove.
Fu Cristoforo Colombo a portare il pimento in Spagna dai Caraibi pensando che fosse pepe; effettivamente le bacche di pimento assomigliano a grosse bacche di pepe. Prima della seconda guerra mondiale il pimento era abbastanza usato, ma durante la guerra parecchi alberi furono tagliati e la produzione crollò; gli alberi allo stato selvatico sono oggi piuttosto rari. In Europa dell’est invece se ne fa ancora largo uso, ad esempio in Polonia, dove è una spezia usata quotidianamente.
Nel XVIII secolo il pimento era usato come deodorante; per esempio, i soldati russi erano soliti mettere alcune bacche di pimento nei loro stivali.
Oltre alle bacche vengono inoltre utilizzate le foglie come condimento o imbevute per preparare un tè.
Per quanto riguarda altri usi , un olio essenziale ottenuto dalle foglie, viene utilizzato per aromatizzare una vasta gamma di alimenti, tra cui prodotti da forno, caramelle e gomme da masticare. Lo stesso olio essenziale è usato in profumeria, specialmente nelle fragranze orientali, e nelle lozioni dopobarba.
Le varietà coltivate nelle Indie occidentali hanno frutti più piccoli che contengono più del doppio dell’olio essenziale rispetto a quelle dell’America centrale.
Infine le caratteristiche del legno di questa pianta, il cui durame è di colore marrone rossastro, con alburno di un colore più chiaro. Il legno è di media lucentezza, duro e a grana fine, molto duro e pesante.
Questa pianta è coltivata soprattutto in Giamaica, ma è presenta che in luoghi di produzione come Guatemala, Honduras e Messico.

Modalità di Preparazione –
Il pimento è uno dei principali ingredienti della cucina caraibica. È utilizzato per speziare la carne essiccata o affumicata, in molte salse della cucina messicana e per la conservazione dei cibi in una sorta di salamoia detta pickling.
Questa spezia è, inoltre, uno degli ingredienti che possono trovarsi nel curry.
Viene utilizzato anche in molti paesi del medio oriente; per esempio la cucina palestinese usa il pimento per insaporire molti suoi piatti.
Negli Stati Uniti è utilizzato soprattutto nei dolci, ma è uno dei principali ingredienti del Cincinnati chili. È comunemente usato in Gran Bretagna per molte ricette, per esempio nei pancake. Viene usato anche nella creola: miscela di pepe bianco, pepe nero, pepe verde, pepe rosa e pimento.
Da anni, inoltre, il pimento è ingrediente di molti ricercatissimi cocktail e drink analcolici. Si presta benissimo alle preparazioni a base di rum – sia rum bianco che rum speziato – e viene ben accompagnato da lime e angostura.
Nei drink analcolici il viene aggiunto in preparazioni a base di frutta ed estratti grazie al suo aroma tipico che coniuga, come detto, quello di chiodi di garofano, noce moscata e cannella.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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