Un Mondo Ecosostenibile
ErbaceeSpecie Vegetali

Amaranthus caudatus

Amaranthus caudatus

L’Amaranto, conosciuto anche come coda di gatto (Amaranthus caudatus L.), è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Divisione Magnoliophyta, Classe Rosopsida, Sottoclasse Caryophyllidae, Ordine Caryophyllales, Famiglia Amaranthaceae e quindi al Genere Amaranthus ed alla Specie A. caudatus.
È basionimo il termine:
– Amaranthus hybridus subsp. caudatus (L.).
Tra i vari sinonimi ricordiamo:
– Amaranthus edulis Speg.;
– Euxolus caudatus var. maximus (Mill.) Moq.;
– Amaranthus maximus Mill..

Etimologia –
Il termine Amaranthus proviene dal greco ἀμᾰραντος amárantos che non appassisce (dal prefisso privativo α- a- senza e da μᾰραίνω maraíno appassire, venir meno).
L’epiteto specifico caudatus è riferito all’infiorescenza sottile, allungata e curva come una coda.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Amaranthus caudatus è una pianta che non si rinviene allo stato selvatico.
La sua origine dovrebbe essere sulle Ande, dove si è formato, probabilmente, come un ibrido tra il selvaggio Amaranthus hybridus L. subsp. quitensis (Kunth) Costea & Carretero e il coltivato Amaranthus cruentus L. (che è originario dell’America centrale).
Questa pianta è stata a lungo coltivata, come coltura alimentare, nelle Ande, ad es. dagli Incas; infatti la più grande variazione genetica si ha proprio in quest’area (Ecuador, Perù, Bolivia e Argentina).
Oggi è una pianta diffusa un po’ in tutto il globo e coltivata in varie parti, dove si può trovare anche allo stato selvatico in quanto sfuggita alle coltivazioni.

Descrizione –
L’Amaranto è una pianta erbacea di grandi dimensioni e con portamento eretto, che raggiunge i 90-100 cm di altezza.
Le foglie misurano 3-15 x 2-7 cm, di forma ovato-oblunghe o romboide-ovate, con base cuneata, apice da ottuso a subacuto, mucronato; il picciolo è lungo 7 cm.
I fiori sono riuniti in picchi ascellari e terminali rossi, viola o verdi in pannocchie lunghe circa 20 cm; presenza contemporanea di fiori unisessuali maschili e femminili mescolati tra loro. Presenta
Il perianzio misura 2-3,5 mm di lunghezza, oblungo-ellittico, aristato.
Presenza di 5 stami nei fiori maschili. Lo stigma è a 3 lobi, eretto o flessibile. L’utricolo misura 2 mm di lunghezza, di forma ovoide-globosa.
Il frutto è uno pissidio di forma da largamente ovoide a subgloboso, di 1,5-2(2,5) mm, ± uguaglianti i petali.
I semi sono bruno-nerastri o bruno-rossastri, giallastri o biancastri, da lenticolari a subglobosi, del Ø di 1-1,2(1,5) mm, lisci o indistintamente puntati.

Coltivazione –
La pianta di Amaranto è una specie che cresce agevolmente in molti climi e condizioni pedologiche e si può propagare facilmente da seme.
Nella maggior parte dei casi viene piantato come specie annuale estiva. Nelle regioni temperate, le piante possono essere avviate al chiuso all’inizio della primavera e trapiantate all’aperto dopo l’ultimo gelo.
Per i dettagli della tecnica di coltivazione si può consultare la seguente scheda.

Usi e Tradizioni –
L’Amaranthus caudatus è una pianta originaria dell’America meridionale che, utilizzato per secoli anche per scopi alimentari, può essere coltivato come pianta ornamentale nei giardini, per bordure, ma anche in vaso, per meglio godere dell’aspetto pendulo delle infiorescenze. Le infiorescenze di amaranto vengono utilizzate come fiori recisi e anche essiccate.
Questa pianta ha anche un’antica tradizione dove lo si ritiene una pianta sacra.
Durante l’era vittoriana, i fiori avevano significati diversi. Simboleggiavano l’amore, le bugie, il la passione; questa pianta simboleggiava l’amore senza speranza o la disperazione.
Le prime testimonianze archeologiche della sua coltivazione risalgono a reperti riscontrati in tombe di 2000 anni nell’Argentina nord-occidentale. Il cronista Cobo scrisse nel 1653 che nella città di Guamanga (ora Ayacucho) venivano preparati deliziosi dolci a base di amaranto e zucchero.
L’Amaranthus caudatus fu introdotto in Europa nel XVI secolo e in seguito fu diffuso in Africa e in Asia. L’area coltivata è notevolmente diminuita nel corso degli anni, ma l’Amaranthus caudatus viene tutt’ora coltivato come pianta alimentare (per i suoi semi) in Ecuador, Perù, Bolivia e Argentina. Occasionalmente viene coltivato con le stesse finalità anche in Asia e Africa. Come pianta ornamentale è coltivato in gran parte dei tropici e in alcune regioni temperate.
L’Amaranthus caudatus è coltivato, come detto, in Africa, anche se la sua esatta distribuzione non è nota, poiché è stata spesso confusa con altre specie di Amaranto. Viene coltivato in Etiopia ed Eritrea per i sui semi e come ornamentale; è stato anche coltivato in Uganda e Kenya ed è stato registrato da molti altri paesi dell’Africa centrale, orientale e meridionale e dalle Isole Mascarene, dove può anche essere trovato come pianta sfuggita alla coltivazione.
Molte parti delle piante, comprese le foglie e i semi, sono commestibili e vengono spesso utilizzate come fonte di cibo sia in India che in Sud America.
Il colore rosso delle infiorescenze è dovuto ad un alto contenuto di betacianine.
L’amaranto è una pianta dai semi commestibili e usualmente consumati in modi simili ai cereali (pseudocereale). Tra le specie commestibili si ricordano Amaranthus caudatus, Amaranthus cruentus e Amaranthus hypochondriacus.
Non essendo però una graminacea non è un cereale. È comunque ricco di proteine, fino al 16%, con elevato valore biologico, l’amaranto, rispetto ai cereali, contiene il doppio di lisina, amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti i cereali. Ha un elevato contenuto di calcio, di fosforo, di magnesio e di ferro. Grazie inoltre all’elevato contenuto di fibre, ha un effetto esplosivo sulla digestione e sul ricambio. Essendo privo di glutine è indicato per l’alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco, o ha problemi intestinali, ma anche ai bambini nel periodo dello svezzamento. È convenientemente usato spesso come base per le pappe dei bambini o come ingrediente pregiato di minestroni di verdura per convalescenti ed anziani.

Modalità di Preparazione –
I semi di amaranto possono essere consumati bolliti, anche se, una volta bolliti risulta una massa gelatinosa (come nella tapioca); per questo motivo è preferibile cucinarlo in abbinamento a cereali (orzo, riso), o con verdure, con un conseguente miglioramento del sapore e del valore nutritivo. Dopo il lavaggio si può cuocere in due parti di acqua con un cucchiaino di sale per 20 minuti in una pentola a pressione e 30 minuti in una pentola normale. Non mescolare e lasciar riposare 10 minuti dopo la cottura a pentola coperta, per permettere ai chicchi di finire di gonfiarsi. Il sapore risulta leggermente dolciastro. Si possono eventualmente tostare con un filo di olio i grani, i quali scoppiano, ottenendo così una sorta di pop-corn. Alternativamente possono essere soffiati. Se ne può usare anche la farina, ma non potendo lievitare da sola per l’assenza di glutine, è bene miscelarla a farina di farro o di frumento.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *