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Acrocephalus scirpaceus

Acrocephalus scirpaceus

La Cannaiola comune o semplicemente Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus (Hermann, 1804)) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Acrocephalidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Aves, Sottoclasse Neornithes, Superordine Neognathae, Ordine Passeriformes, Sottordine Oscines, Infraordine Passerida, Superfamiglia Sylvioidea, Famiglia Acrocephalidae e quindi al Genere Acrocephalus ed alla Specie A. scirpaceus.
Sono riconosciute le due sub specie:
– Acrocephalus scirpaceus scirpaceus;
– Acrocephalus scirpaceus ambiguus.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Acrocephalus scirpaceus è un volatile originario di un Areale che coprende L’Euroasia e l’Africa dove si riproduce in tutta Europa e nell’Asia occidentale temperata ed è migratore e svernante nell’Africa sub-sahariana.
Di questa specie si riconoscono, come detto, due sottospecie di cui:
– L’Acrocephalus scirpaceus scirpaceus: è presente in Europa (tranne nella penisola Iberica) da est a ovest della Turchia e della Russia occidentale e dove sverna nell’Africa subsahariana (Senegal da est a Sudan, sud dal Gabon e limite settentrionale del bacino del Congo);
– L’Acrocephalus scirpaceus ambiguus: presente nell’Africa nord-occidentale (dal Marocco alla Tunisia) e nell’Europa sud-occidentale (penisola Iberica compresa); con popolazione marocchina residente parzialmente e svernante nell’Africa sub-sahariana.
Questo uccello è presente in Italia come nidificante, migratrice regolare ed, occasionalmente, svernante, con una distribuzione ampia, ma frammentata.
Il suo habitat preferenziale è quello dei canneti e lo si ritrova principalmente nelle zone umide interne e costiere della Pianura padana, sulla costa adriatica e lunga quella tirrenica, fino alla Sicilia.

Descrizione –
La cannaiola è un volatile di medie-piccole dimensioni con una lunghezza di 13-14 cm ed un’apertura alare di 19-21 cm.
Sia i giovani che gli adulti sono tra di loro indistinguibili (anche se questi ultimi appaiono, nel complesso, di un colore grigio più marcato) con le parti superiori di colore marrone, con un lieve sopracciglio bianco e le parti inferiori contraddistinte dalla gola di colore bianco, i fianchi sfumati di marrone chiaro – ocra (mentre nella sottospecie scirpaceus) sono quasi bianchi (nell’altra sottospecie).
Il becco è piuttosto allungato con la parte inferiore di colore marrone chiaro – arancione e zampe di color marrone.
È caratterizzato, inoltre, da un canto monotono.

Biologia –
La Cannaiola è un uccello che nidifica in zone umide e la specie alleva una sola covata l’anno, con un periodo riproduttivo che coincide, approssimativamente, con il mese di giugno. Il nido, di dimensioni relativamente ridotte e a forma di cilindro allungato, viene costruito all’interno della vegetazione, ben mimetizzato nell’ambiente circostante. Entrambi i genitori si occupano della sua costruzione, ma è la femmina a creare il rivestimento interno. Qui vi depone 4-5 uova di colore verde chiaro con macchie grigie, che vengono covate da entrambi i partner per quasi due settimane.
La Cannaiola è la specie che maggiormente subisce il parassitismo del Cuculo che, spesso, approfitta di un momento d’abbandono del nido, da parte della Cannaiola per deporvi un uovo. Quest’uovo non è riconosciuto dalla Cannaiola che inizia a covarlo con la stessa assiduità riservata alle proprie uova.
Alla schiusa il giovane cuculo, con uno notevole sforzo, in relazione alle sue minute dimensioni, scaraventa fuori dal nido le uova della cannaiola assicurandosi così l’esclusive cure ed attenzioni dei genitori adottivi.
Comunque in Italia nidifica diffusamente in tutta la penisola, Sicilia e Sardegna.

Ruolo Ecologico –
La Cannaiola trova il suo habitat preferito soprattutto in prossimità di zone con acqua dolce, come zone umide sempre piuttosto estese, lungo fiumi, e laghi, dove predilige una vegetazione fitta composta da canneti. La si può incontrare nelle lagune, nelle valli da pesca, nelle paludi e nelle cave di argilla.
La dieta di questo volatile è caratterizzata da insetti palustri e delle loro larve. Durante l’autunno la sua dieta si amplia fino a comprendere anche bacche e frutti selvatici.
L’areale della popolazione italiana risulta essere vasto (maggiore di 20000 km², Boitani et al. 2002). Il numero di individui maturi è stimato in 60000-120000 (BirdLife International 2004, Brichetti & Fracasso 2010) ed è risultato stabile nel periodo 2000-2010 (LIPU & Rete Rurale Nazionale 2011, www.mito2000.it). La specie in Italia non sembra raggiungere le condizioni per essere classificata entro una delle categorie di minaccia (declino della popolazione del 30% in tre generazioni, ridotto numero di individui maturi, areale ristretto) e viene pertanto classificata a Minore Preoccupazione (LC).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



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