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Come coltivare la Dolichothele

Come coltivare la Dolichothele

Le Dolichothele sono un sottogenere della specie Mammillaria (Mammillaria Haw., 1812); si tratta di piante succulente della famiglia delle Cactaceae di origine della parte centrale e settentrionale del Messico e lo stato del Texas negli Stati Uniti d’America.
Queste piante hanno una forma generalmente globulare con tubercoli carnosi e lunghi che terminano con un’areola fornita di varie spine.
Il colore e lo spessore delle spine può variare molto.
I fiori, invece, sono piuttosto grandi rispetto alla pianta (intorno ai 6 cm), di colore giallo o bianco, con forma di un imbuto da cui si dipartono petali numerosi, lunghi e stretti. Spuntano per lo più sulla sommità dei fusti.
Ogni pianta ha due fioriture, una a inizio primavera ed una verso la fine dell’estate. Sono comunque piccole piante, facili da riconoscere rispetto alle altre mammillarie.
Le radici sono spesso molto grosse e carnose specialmente nelle piante adulte per cui possono essere coltivare in vasi spaziosi.
Al sottogenere Dolichothele appartengono alcune specie di cui ricordiamo soprattutto:
– Mammillaria baumii;
– Mammillaria carretii;
– Mammillaria longimamma;
– Mammillaria melaleuca;
– Mammillaria paulii;
– Mammillaria sphaerica;
– Mammillaria surculosa.

La Dolichothele longimamma è fra le più diffuse. In questa specie i tubercoli caratteristici sono ancora più pronunciati e danno alla pianta l’aspetto quasi di una stella.
In questa scheda vedremo come coltivare la Dolichothele seguendo le loro esigenze pedologiche e climatiche.
Per queste piante va preliminarmente scelta una esposizione parzialmente ombreggiata ma evitando comunque il sole diretto delle ore più calde.
Le temperature minime, inoltre, non devono scendere mai sotto i 5°C; questo significa che può essere coltivata all’aperto solo in climi particolarmente miti o in vaso ed in questo caso si consiglia di mettere la pianta al riparo ai primi freddi.
Il terreno ottimale deve essere molto sciolto, anche ghiaioso, misto con sostanza organica ben umificata, e altamente drenante. In generale le Dolichothele richiedono terreno poroso composto da terra concimata, sabbia e detriti vari o ghiaia molto grossolana.
Per quanto riguarda gli apporti idrici si consiglia di innaffiare abbondantemente 1-2 volte alla settimana nel periodo che va dalla primavera all’estate, per poi diminuire progressivamente ed interrompere del tutto durante l’inverno.
Ovviamente così come vale per le altre cactacee, bisogna fare molta attenzione ai ristagni d’acqua per cui tra un’innaffiatura e l’altra il terreno deve aver modo di asciugarsi completamente.
Per la concimazione scegliete un prodotto specifico per succulente, ricco di potassio ma povero di azoto e procedete ogni 15 giorni mescolando il concime all’acqua delle innaffiature. Se invece la Dolichothele viene coltivata in piena terra si consiglia di apportare sostanza organica alla ripresa vegetativa primaverile distribuendola alla base delle piante per poi ricoprirla con una parte di terreno.
Per le operazioni di rinvaso da fare ogni 2-3 anni, bisogna fare particolare attenzione a non danneggiare la radice.
La riproduzione avviene per semi depositati su un letto di sabbia umida e mantenuti a una temperatura di 21 °C; quando le piantine saranno germogliate, andranno mantenute umide e al riparo dalla luce del sole.
Talvolta alla base della pianta spuntano dei polloni, che possono essere prelevati ed utilizzati come talee con ottimi risultati.




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