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Russula atropurpurea

Russula atropurpurea

La Russula atropurpurea (Russula atropurpurea (Krombh.) Britzelm.) è un fungo basidiomicete della famiglia delle Russulaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Phylum Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Russulales, Famiglia Russulaceae e quindi al Genere Russula ed alla Specie R. atro purpurea.
Sono sinonimi i termini: Russula krombholzii Shaff., Agaricus atropurpureus Krombh., Russula undulata Velen., Russula depallens var. atropurpurea (Krombh.) Melzer e Zvára, Russula atropurpurea var. krombholzii Singer.

Etimologia –
Il termine Russula è il diminutivo di rússa rossa: rosseggiante. L’epiteto specifico atro purpurea proviene da ater, scuro e da purpureus, purpureo; quindi di colore porpora scuro.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Russula atropurpurea cresce nei boschi misti, ai margini di sentieri. In Italia fruttifica da fine giugno fino a tardo autunno. È un fungo presente in molte aree del pianeta; in particolar modo nei Paesi dell’Europa continentale, tra cui Gran Bretagna ed Irlanda, e in altre parti del mondo, tra cui l’Asia e il Nord America.

Riconoscimento –
Si riconosce per il cappello di 8–12 cm di diametro, da semiconvesso a spianato, lievemente depresso al centro, non molto carnoso, con cuticola brillante, di colore rosso violaceo intenso, porpora, più scura al centro, con margine incurvato, non striato.
Le lamelle sono bianche o color giallo paglierino chiaro, fitte, sottili, adnate.
Il gambo è di 5-6 x 1–2 cm, di colore bianco.
La carne è di colorazione bianca, compatta, con sfumature grigie nel gambo, con odore fruttato.
La microscopio si notano delle spore bianche in massa, subsferiche, reticolate con verruche, 7-9 x 6-7 µm. I cistidi sono appendicolati, di 100 x 8-12 µm. I pileocistidi leggermente clavati, spesso appendicolati o capitati, di 100 x 6-10 µm.

Coltivazione –
La Russula atropurpurea non è un fungo coltivato.

Usi e Tradizioni –
La Russula atropurpurea è un fungo abbastanza grande e molto comune; può essere confusa con la Russula fragilis, di colore abbastanza variabile e che assume caratteristiche simili alla Russula atropurpurea, anche se è molto più piccola, più fragile e le sue branchie hanno i bordi finemente dentati.
Altra possibile confusione può essere fatta con la Russula xerampelina, la Russula del Granchio, che ha un gambo rosso e puzza di pesce; con la Russula cyanoxantha, commestibile; con la Russula amoena, commestibile e con la Russula xerampelina, commestibile.
La Russula atropurpurea è un fungo commestibile.

Modalità di Preparazione –
Questa russula, anche se commestibile, si consiglia di cuocerla a fondo. È sempre una buona raccomandazione in quanto le Russule sono in certi casi difficili da identificare con precisione e un piccolo numero di specie di questo genere sono funghi velenosi; per questo motivo è molto importante raccogliere solo quegli esemplari che è possibile identificare a livello di specie con completa certezza. Nei casi di incertezza è sempre meglio evitare raccolta e preparazione in cucina.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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