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Chroicocephalus ridibundus

Chroicocephalus ridibundus

Il gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus, L. 1766) è un uccello appartenente alla famiglia dei Laridi.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Aves, Ordine Charadriiformes, Famiglia Laridae e quindi al Genere Chroicocephalus ed alla Specie C. ridibundus.
Il Chroicocephalus ridibundus o Larus ridibundus ha due sottospecie:
– Chroicocephalus ridibundus ridibundus o Larus ridibundus ridibundus;
– Chroicocephalus ridibundus sibiricus o Larus ridibundus sibiricus.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il gabbiano comune è un volatile molto comune e presente in Europa, Asia e sulle coste orientali del Canada. In Europa è possibile trovarlo fino in Islanda.
Si tratta di una specie solitamente migratrice (soprattutto le popolazioni del nord) ma alcuni esemplari, principalmente nella zona occidentale e meridionale, sono anche stanziali.
Il suo habitat è rappresentato da laghi, stagni, vasti canneti, paludi, stagni costieri, centri urbani.

Descrizione –
Il Chroicocephalus ridibundus ha una lunghezza che varia da 33 a 39 centimetri ed in alcuni casi arriva a 44 cm, con un’apertura alare che può raggiungere e superare leggermente anche 1 metro. Maschio e femmina mostrano una livrea pressoché identica, con colorazione prevalentemente bianca, grigia e nera. In abito nuziale la testa è coperta da un cappuccio marrone-scuro e, attorno all’occhio, si intravede un anello bianco. Al di fuori del periodo riproduttivo, il cappuccio marrone sparisce, fatta eccezione per una piccola macchia dietro l’occhio e una sfumatura sul capo, anch’essa poco visibile.
Il becco e le zampe sono di color rosso scuro, le ali e il dorso grigi, bianche e nere – e con un tipico “disegno” – le estremità alari. Inoltre gli individui più giovani presentano una colorazione screziata di marrone e, gradatamente, assumono la livrea degli adulti verso i 2 anni di vita.

Biologia –
Il gabbiano comune impiega due anni per raggiungere la maturità. I piccoli al primo anno hanno una striscia terminale nera, più aree scure nelle ali e, in estate, un cappuccio scuro più sviluppato.
Questo uccello nidifica in vaste colonie che occupano grandi superfici. La distanza tra un nido e l’altro è di 5 metri, e si può abbassare fino ad 1 metro nelle colonie più affollate (con più di 1000 coppie). Il nido ha un’ampiezza di 50 centimetri, e viene posto sul suolo o tra la vegetazione bassa delle zone umide. La femmina depone in media 3 uova per nidiata e l’incubazione dura dai 22 ai 26 giorni. Solitamente vi è una sola covata, che si ha tra la fine di aprile e i primi di maggio, ma talvolta ci può essere una covata di sostituzione che ha luogo all’inizio di luglio. Una volta che la coppia si è stabilita in una colonia, diventa molto territoriale e difende la propria area di nidificazione dagli intrusi, anche della stessa specie. Marcano il loro territorio in modo netto delimitando un’area che va dai 9 ai 12 metri quadri. I confini di tale area sono soggetti a continue modifiche a seguito di dispute con le coppie vicine.

Ruolo Ecologico –
Il gabbiano comune è una specie molto distribuita in tutta Europa. In Italia è presente come nidificante con un contingente abbastanza modesto, mentre particolarmente abbondante risulta la popolazione svernante. I principali siti di svernamento vanno dal Biviere di Lentini ai Laghi di Mantova, dalle pialasse ravennati al Delta del Po, dalla Laguna di Venezia alla foce del Simeto. Completano il quadro le Lagune di Grado, Marano e Panzano, in Friuli-Venezia Giulia, il Lago di Garda, l’area di Manfredonia-Margherita di Savoia e i laghi di Como, Garlate, Olginate.
Come tutte le specie di gabbiano, anche il gabbiano comune, in inverno, conduce una vita piuttosto “sociale”, sia quando si prende cura dei pulcini sia durante la stagione riproduttiva. Non è una specie pelagica e raramente viene avvistato al largo dalle coste.
La sua velocità di volo è di circa 10 metri al secondo. Durante il volo il margine bianco delle ali è un buon punto visibile da lontano. La sua voce, può essere definita con termine onomatopeico “creire” per il tipico “crei-crei” ripetuto più volte. Questa specie di gabbiano a volte si alimenta sulle coste e nelle discariche.
Il Gabbiano comune è un cacciatore scaltro, capace di adattarsi anche ad ambienti diversi da quello marino: non è raro, infatti, avvistarlo nei campi o a scovare invertebrati tra le zolle arate. È una specie gregaria durante tutto l’anno, facilmente osservabile anche nei centri urbani. Si muove quasi sempre in gruppi numerosi, composti anche da varie centinaia di individui, nei pressi di discariche di rifiuti solidi urbani e sui campi coltivati, soprattutto nei giorni di pioggia abbondante oppure al seguito di trattori in aratura. È anche frequente osservare gli stormi in volo disposti a “V” che, al mattino, si spostano verso i luoghi di alimentazione e, alla sera, fanno ritorno alle colonie. È un uccello spiccatamente onnivoro e, non di rado, lo si può osservare mentre tenta di sottrarre il cibo ad altri uccelli, compresi i propri simili.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.




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