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Casuarina equisetifolia

Casuarina equisetifolia

La casuarina comune, conosciuta anche come casuarina delle spiagge (Casuarina equisetifolia L., 1759) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Casuarinaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Angiosperme, Classe Rosopsida, Sottoclasse Hamamelidae, Ordine Casuarinales, Famiglia Casuarinaceae e quindi al Genere Casuarina ed alla Specie C. equisetifolia.

Etimologia –
Il termine Casuarina deriva da Casuarius, casuario, grosso uccello della Nuova Zelanda, in quanto i rami afilli di queste piante ricordano le barbe delle ali rudimentali dei casuari. L’epiteto specifico equisetifolia proviene da Equisetum, equiseto e da folium foglia, cioè con foglie simili a quelle dell’equiseto.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Casuarina equisetifolia è una specie con origini in Indonesia ed Australia sudorientale. L’areale di estensione della specie si estende dalla Birmania e dal Vietnam attraverso la Malaysia a est sino alla Polinesia Francese, la Nuova Caledonia e Vanuatu, e a sud sino all’Australia (Territorio del Nord, Queensland e Nuovo Galles del Sud). Questa pianta si trova anche in Madagascar, dove è di probabile introduzione, cosa che è stata fatta nelle isole Hawaii, in Messico, in Florida, a Porto Rico, nelle Bahamas, e in molte altre isole dei Caraibi, divenendo in alcuni casi una specie invasiva.
Il suo habitat è quello costiero in prossimità del mare, prevalentemente sulle spiagge e sulle dune costiere, ma anche su terreni rocciosi, in ambienti paludosi e in prossimità dei mangrovieti.
Questa specie è presente anche in Italia, dove è stata introdotta come pianta ornamentale, naturalizzandosi in Sicilia, Sardegna, Lazio e Puglia.

Descrizione –
La Casuarina equisetifolia è un albero che può raggiungere i 35 metri e con chioma piramidale, espansa e di colore verde scuro. Ha un tronco diritto e robusto, rivestito di una scorza bruno chiara, prima liscia, poi rugosa e più o meno sfibrata longitudinalmente. I giovani rametti hanno una conformazione simile a quella degli equiseti (da cui il nome specifico) e le foglie sono triangolari, acute, di colore biancastro di circa un millimetro e formano verticilli regolari all’estremità di ogni articolo, in corrispondenza dei nodi.
I fiori maschili si trovano in spighe terminali con un solo stame da ciascuno dai verticilli fogliari che svolgono la funzione di brattee; i fiori femminili hanno disposizione identica, ma i verticilli sono compattati a formare piccoli coni globosi di circa un cm. I frutti sono legnosi, simili alle pigne delle conifere, di colore marrone a maturità; sono formati da piccole capsule, che a maturità si aprono in due valve, liberando numerosi semi alati.

Coltivazione –
La casuarina comune è una pianta che può rappresentare un ottima pioniera in aree da ricolonizzare e come prime barriere verdi. Cresce e si sviluppa su suoli poveri di nutrienti, grazie anche alla sua capacità di fissare l’azoto atmosferico per la presenza nel suo apparato radicale di actinorrize: si tratta di noduli radicali simili a quelli riscontrati nelle Fabaceae, che si formano come conseguenza della simbiosi con attinomiceti del genere Frankia. La specie cresce bene anche su suoli con elevato grado di salinità e dimostra un’alta tollerabilità anche ad allagamenti transitori del terreno. La Casuarina comune è una tipica piante dai climi caldi anche se ha una moderata resistenza al freddo purché non troppo prolungato nel tempo. È una pianta da pieno sole e tipica delle zone costiere. Può essere allevata con successo nei litorali sabbiosi dove grazie al loro importante apparato radicale, contribuiscono a mantenere stabile il terreno.
Per la moltiplicazione si può procedere tramite talee. A metà o fine estate vanno prelevate delle talee semilegnose, lunghe 20-25 cm, tagliate con un taglio obliquo immediatamente sotto un nodo. Questo tipo di taglio è consigliato in quanto permette d’avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l’accumulo di acqua su quella superficie.

Usi e Tradizioni –
La Casuarina equisetifolia è stata introdotta nelle zone a clima temperato-caldo dell’Europa come pianta ornamentale in parchi e giardini. Nei Paesi d’origine è impiegata come pianta pioniera e frangivento. Il legno rossastro molto duro e pesante, che dà il soprannome di “Albero del ferro” alla pianta, rende benissimo come combustibile da ardere. Viene utilizzato anche per costruire mobili e utensili.

Modalità di Preparazione –
La casuarina comune non ha altri utilizzi di natura alimentare o terapeutica.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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