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Come coltivare l’oleandro

Come coltivare l’oleandro

L’oleandro (Nerium oleander L., 1753) è un arbusto sempreverde, unica specie del genere Nerium che è forse originario dell’Asia ma oramai naturalizzato e spontaneo nelle regioni mediterranee, lungo le rive di piccoli corsi d’acqua, o immersi in uliveti, oppure alla foce dei fiumi ed è diffusamente coltivato a scopo ornamentale. In questa breve scheda vediamo come coltivare l’oleandro e le sue esigenze. L’oleandro cresce praticamente ovunque nel Sud Italia, soprattutto in Calabria, Sicilia e Sardegna, ma è possibile incontrarlo anche in Liguria.
Per poterlo coltivare bisogna sapere che è una pianta che non teme il freddo e può vivere tranquillamente anche i 5-6 gradi sotto lo zero (tranne che sia allevato in vaso e questi non siano troppo piccoli). In tal caso, o a temperature più basse, occorrerà invece ritirarlo in luoghi chiusi e luminosi o proteggerlo.

L’oleandro richiede terreno fertile e ben lavorato (ma cresce un po’ ovunque) e, se lo vogliamo coltivare in vaso, questo deve essere più profondo che largo, in modo da permettere alle radici, che sono lunghe più o meno quanto la parte aerea, di svilupparsi.
La moltiplicazione più semplice è quella per talea (meglio se d’estate, piantandola nella sabbia) e comunque, per poche piante, radica bene anche in acqua e poi si trapianta avendo cura di non danneggiare le radici. Se si vogliono attuare degli innesti questi devono essere a spacco o per occhio, in primavera.
L’oleandro è una pianta ottima per bordure e come basso frangivento. In questo caso lo si lascia crescere in maniera del tutto naturale facendogli assumere la sua forma preferenziale che è quella arbustiva. È una pianta molto resistente alla salsedine per cui può rappresentare una prima barriera per porre in successione, protette da questa pianta, specie più sensibili.
È possibile coltivarlo ed impalcarlo ad albero; in questo caso si deve scegliere sin dal primo anno il ramo più vigoroso e più dritto avendo cura costantemente di eliminare i rigetti e successivamente i polloni che si vanno formando. In forma arborea può diventare una pianta di buone dimensioni con una chioma che fa un’ottima ombra.
Dell’oleandro esistono diverse varietà con fiori di diverso colore; si va dal bianco, al rosa, alo rosso porpora al giallo.




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