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Heracleum sphondylium

Heracleum sphondylium

Il Panace comune o spondilio (Heracleum sphondylium L.) è una specie erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Apiaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Apiales,
Famiglia Apiaceae,
Genere Heracleum,
Specie H. sphondylium.
In Italia sono presenti due sottospecie:
– Heracleum sphondylium subsp. elegans (Crantz) Schübl. & G. Martens;
– Heracleum sphondylium L. subsp. sphondylium.

Etimologia –
Il termine Heracleum proviene dal greco ῾Ηράκλειον Herácleion di Ercole (in greco antico ῾Ηρακλῆς Herakles, in latino Hercŭles): pianta citata da Teofrasto definendola πάνακες ῾Ηράκλειον pánakes Herácleion panacea di Ercole, indicandone le proprietà curative.
L’epiteto specifico sphondylium viene dal greco σφόνδῠλος sphóndȳlos vertebra: per il fusto con nodi ingrossati simili a vertebre.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Heracleum sphondylium è una pianta con diffusione europea, inclusa la Gran Bretagna, a sud di 61 ° di latitudine e fino all’Africa settentrionale occidentale, all’Asia occidentale e settentrionale.
Il suo habitat di diffusione maggiore è quello dei prati e dei boschi, specialmente nelle zone montane fino a 2.500 m, ed è indicatrice di terreni ricchi di azoto.

Descrizione –
Il Panace comune è una pianta che si sviluppa da radici rizomatose con un fusto solcato, con peli setolosi, alto fino a 2 metri.
Le foglie sono lobate e pennate con piccoli segmenti seghettati. I frutti sono ovali e glabri, lunghi fino a 1 cm.
La pianta ha fiori bianchi o rosacei a 5 petali in ombrella composta da 15 a 30 raggi.
La fioritura avviene tra giugno e ottobre.
Il frutto schizocarpico è un polachenario (diachenio) di (5)6-10(11) x 5 -7(8) mm, da obovato a suborbicolare, dorsalmente compresso, glabro o peloso, con mericarpi con costolature primarie dorsali filiformi e le marginali alate, vitte solitarie nelle vallecole e 2 nella faccia commissurale.
I semi sono con endosperma piano nella faccia commissurale.

Coltivazione –
L’Heracleum sphondylium è normalmente una pianta biennale che viene raccolta allo stato naturale per uso locale come alimento e medicinale.
È una pianta molto facile da coltivare, che cresce in qualsiasi normale terreno da giardino ma ottenendo risultati migliori in terreni umidi o boschi profondi.
Cresce bene in pieno sole o ombra parziale.
La propagazione può avvenire per seme con semina in pieno campo dalla metà alla tarda primavera o all’inizio dell’autunno.
La pianta si può propagare anche per divisione dei cespi nel periodo autunnale.

Usi e Tradizioni –
Il Panace comune è una pianta che contiene come principi attivi un succo irritante (furocumarina) e un olio essenziale, e può essere utilizzata in fitoterapia per le sue proprietà ipotensive, stimolanti e digestive.
Si ricorda che in certi quantitativi le furano cumarine hanno proprietà cancerogene, mutagene e fototossiche.
Questa specie contiene un gran numero di sottospecie. Alcuni, ma non tutti, possono causare vari problemi come descritto sopra. Le sottospecie transylvanicum, pyrenaicum, montanum, orsinii e alpinum sono distintamente fototossiche, le sottospecie sphondylium e sibiricum non sono fototossiche mentre le sottospecie granatense e ternatum variano nella loro tossicità.
Di questa pianta si utilizzano a fini alimentari sia il fusto che i germogli giovani, crudi o cotti.
Per uso medicinale invece le radici e le foglie sono afrodisiache, digestive, moderatamente espettoranti e sedative.
La pianta, comunque, è poco utilizzata nell’erboristeria moderna ma è stata impiegata nel trattamento di laringiti e bronchiti.
Una tintura ricavata dalle parti aeree della pianta è stata anche utilizzata per alleviare la debolezza generale, sebbene non sia chiaro come funzioni.
L’ Heracleum sphondylium è una pianta molto frequentata dalle api.

Modalità di Preparazione –
L’Heracleum sphondylium deve essere raccolta non appena fiorisce e può essere essiccata per un uso successivo.
Può essere utilizzata come ortaggio fresco, quando viene raccolta allo spuntare dei germogli e comunque prima della fioritura, ed utilizzata nelle zuppe o insalate. Ha un sapore che sa di asparagi; la crosta è alquanto acre.
Gli steli delle foglie vengono legati in mazzi ed essiccati al sole fino a quando diventano gialli.
Da questi si forma una sostanza dolce simile allo zucchero ed è considerata una grande prelibatezza.
Anche la radice può essere consumata cotta; di solito viene bollita.
Questa pianta si può preparare come infuso, decotto o tintura madre.
I semi possono essere fatti macerare in alcool per preparare un gradevole liquore.
In Europa orientale si fanno fermentare le foglie per ottenere una sorta di birra (parst o bartsch).

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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