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Come si coltiva la Santolina

Come si coltiva la Santolina

La Santolina o Crespolina (Santolina chamaecyparissus L.) è una specie arbustiva della famiglia delle Asteraceae.
È una pianta originaria probabilmente dell’area mediterranea, dal portamento eretto o semiprostrato, molto aromatica.
Questa pianta è presente in Italia dove viene coltivata a scopo ornamentale e talora inselvatichita, in quasi tutto il territorio. Cresce nei luoghi aridi e sassosi, dal piano ai 1000 metri.
È una pianta molto adatta per realizzare piccole siepi in luoghi aridi.

Coltivazione –
Per la coltivazione di questa pianta si tenga conto che preferisce terreni sciolti, ben drenati, sabbiosi e possibilmente calcarei; di solito comunque si sviluppa senza problemi in qualsiasi terreno, visto che ha pochissime esigenze colturali.
Si consiglia, inoltre, di porre a dimora queste piante in luoghi molto luminosi e soleggiati. Per quanto riguarda l’aspetto climatico, si tratta di piante che possono sopportare anche le temperature di molto inferiori allo zero, ma talvolta necessitano di una copertura se i mesi invernali sono particolarmente rigidi; in genere è sufficiente pacciamare il terreno attorno alla base del fusto con paglia o foglie per garantire una buona crescita della pianta ed evitare che la stessa soffra per le temperature particolarmente rigide.
Dal punto di vista delle necessità idriche è una pianta con bassissimo bisogno di acqua. Durante i periodi più freddi, si accontenta normalmente della sola acqua piovana, mentre nei mesi estivi possono necessitare di sporadiche irrigazioni, ogni 10-15 giorni circa.
Se in inverno vengono riparate è bene ricordarsi di bagnare le piante, almeno una volta al mese. Si consiglia di annaffiare le piante a partire dal basso, evitando di bagnare invece le foglie che potrebbero venire rovinate da un contatto con l’acqua troppo prolungato, per lo stesso motivo è bene evitare di far ricadere troppo i rami verso il terreno.

Propagazione –
La propagazione di questa pianta avviene normalmente per divisione dei cespi o per talea erbacea; questa tecnica va effettuata nel periodo estivo. Le talee devono essere fatte radicare in un terriccio sabbioso. Quando le nuove piantine sono abbastanza sviluppate, vengono trapiantate in vasi singoli o in piena terra, in posizione ben soleggiata e in substrato ben drenato.
La pianta, tuttavia, si può propagare anche per seme; in questo caso il periodo più adatto è alla fine dell’inverno seminando in semenzaio mantenuto in luogo temperato, altrimenti è possibile seminarla all’aperto nei mesi di aprile-maggio.

Raccolta e conservazione –
Per la raccolta di questa pianta si consiglia di tagliare i rametti a inizio estate quando sono in piena fioritura e farli essiccare in luogo ombroso e ventilato. Conservare al riparo dalla luce e dall’umidità.




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