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Ceratophyllum demersum

Ceratophyllum demersum

Il Ceratofillo comune o Ceratofillo immerso (Ceratophyllum demersum L., 1753) è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Ceratophyllaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Magnoliidae,
Ordine Nymphaeales,
Famiglia Ceratophyllaceae,
Genere Ceratophyllum,
Specie C. demersum.
Sono sinonimi i termini:
– Ceratophyllum aquaticum H.C.Watson;
– Ceratophyllum asperum Lam.;
– Ceratophyllum cornutum Rich.;
– Ceratophyllum gibbum Laforet ex Nyman;
– Ceratophyllum indicum Willd. ex Cham.;
– Ceratophyllum oxyacanthum Cham.;
– Ceratophyllum tricorne Dumort.;
– Ceratophyllum tricuspidatum Dumort.;
– Ceratophyllum tuberculatum Cham.;
– Ceratophyllum verticillatum Roxb.;
– Ceratophyllum vulgare Schleid.;
– Dichotophyllum demersum (L.) Moench.

Etimologia –
Il termine Ceratophyllum proviene dal greco κέρας, -ατοϛ céras, -atos corna e φύλλον phýllon foglia: con foglie di consistenza cornea.
L’epiteto specifico demersum viene da demergo immergere, affondare: sommerso.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Ceratofillo comune è una pianta originaria del Nord America divenuta cosmopolita, prevalente nelle regioni temperate e tropicali.
Il suo areale si estende dalle Azzorre e dall’Europa, attraverso il Medio Oriente e il subcontinente Indiano, sino al sud-est asiatico e alla Cina; è inoltre presente in Africa, a nord e a sud del Sahara, in Madagascar, in Australasia e in tutto il continente americano.
Il suo habitat è prevalentemente quello delle acque immobili o poco mosse, in stagni od acquitrini con una temperatura estiva di 15-30 °C ed uno status nutriente molto ricco.

Descrizione –
Il Ceratophyllum demersum è una pianta erbacea acquatica sommersa che cresce in filamenti che possono raggiungere anche 1–3 metri di lunghezza.
Possiede numerosi aghi morbidi che ne aumentano il volume. Le foglie, sono raggruppate a sei o dodici con una lunghezza singola variabile dagli 8 ai 40 mm di lunghezza, e possono essere semplici o biforcate.
I fiori sono piccoli con una dimensione massima di 2 mm di lunghezza e sono difficilmente notabili in quanto i loro petali hanno una colorazione verde come il resto della pianta, per poi divenire leggermente più scuri.
Il frutto è una piccola noce di 4–5 mm di lunghezza, solitamente con tre spine, due basali ed una apicale, per un totale di 1–12 mm di lunghezza.

Coltivazione –
Il Ceratophyllum demersum è una pianta che preferisce un terreno sabbioso ricco di materia organica in decomposizione in pieno sole, ma tollera meglio l’ombra rispetto alla maggior parte delle piante acquatiche sommerse.
Questa pianta svolge un buon ruolo di ossigenatore per laghetti; di solito cresce sommersa nell’acqua ma a volte si trova a galleggiare sulla superficie.
Questa specie appartiene a uno dei due soli generi dicotiledoni conosciuti in cui l’impollinazione avviene sott’acqua. Le antere dei fiori maschili si staccano dalla pianta e galleggiano in superficie dove rilasciano i loro granuli di polline. Questi poi affondano sott’acqua per fertilizzare i fiori femminili.
Tuttavia questa pianta si si riproduce più comunemente agamicamente.
In alcune parti del mondo lo Schistosoma e le larve di zanzara portatrici di malaria si rifugiano tra le foglie delle piante di questo genere.
Le piante possono anche crescere così vigorosamente da soffocare i corsi d’acqua, sebbene forniscano anche un buon riparo per i giovani pesci.
La propagazione avviene per seme che andrebbe seminato appena maturo all’inizio dell’autunno in una serra con il vaso immerso nell’acqua. È probabile che il seme perda rapidamente la vitalità se lasciato asciugare, quindi se viene conservato deve essere conservato al fresco in un contenitore d’acqua e poi seminato a fine inverno.
Le piantine vanno trapiantate quando sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate e piantate nelle loro posizioni permanenti in tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
Le talee nella stagione di crescita si radicano facilmente.
In natura le piante si propagano quando i giovani germogli squamosi o le gemme invernali si separano dalla pianta principale.

Usi e Tradizioni –
Questa pianta è sovente utilizzata per ossigenare acquari e vasche con temperatura media o tropicale. La sua struttura, inoltre, le consente facilmente di convivere con la presenza dei pesci che, soprattutto nei primi mesi di vita, trovano rifugio in queste piante, che sono anche un valido riparo contro il freddo invernale.
Dal punto di vista ecologico la presenza di pesci garantisce la produzione di quelle sostanze, soprattutto composti dell’azoto, che occorrono alla pianta per crescere.
Inoltre ha qualità allelopatiche in quanto espelle sostanze che inibiscono la crescita di fitoplancton e cianobatteri (alghe blu-verdi). La sua fitta crescita può superare la vegetazione sottomarina nativa, portando alla perdita di biodiversità. In Nuova Zelanda, ha causato problemi con le centrali idroelettriche.
È un’ottima pianta sommersa per laghetti e biopiscine e per fitodepurazione delle acuqe anche se può diventare competitiva con altre piante.

Modalità di Preparazione –
Il Ceratophyllum demersum è una pinta che trova impiego soprattutto come pianta ornamentale in biopiscine e laghetti, nonché in impianti di fitodepurazione.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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