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Schoenoplectus tabernaemontani

Schoenoplectus tabernaemontani

La Lisca del Tabernemontano o Scirpo del Tabernemontano (Schoenoplectus tabernaemontani (C.C. Gmel.) Palla) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Cyperaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Ordine Cyperales,
Famiglia Cyperaceae,
Genere Schoenoplectus,
Specie S. tabernaemontani.
Sono sinonimi i termini:
– Schoenoplectus lacustris subsp. glaucus (Hartm.) Bech.;
– Scirpus lacustris subsp. glaucus Hartm.;
– Scirpus lacustris subsp. tabernaemontani (C.C. Gmel.) Syme;
– Scirpus glaucus Sm., nom. illeg.;
– Scirpus tabaernemontani C.C. Gmel.

Etimologia –
Il termine Schoenoplectus proviene dal greco σχοινός schoinós giunco (latinizzato in schoenus) e da πλεκτός plectόs attorto, ritorto, intrecciato: giunco ritorto.
L’epiteto specifico tabernaemontani è stato dedicato a Jakobi Theodori Müller (1515/20-1590), medico ad Heidelberg e autore di un’opera botanica di grande importanza storica. Il nome latinizzato Tabernaemontanus deriva dalla traduzione dal tedesco di Bergzabern nel Palatinato, suo luogo di nascita.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Lisca di Tabernemontano è una specie a distribuzione eurasiatico-mediterranea
La pianta è segnalata in gran parte del mondo, compresa l’America del Nord ed altri territori.
In Italia è presente in tutte le regioni (non ritrovata in tempi recenti in Liguria).
Il suo habitat è quello dei luoghi umidi e bagnati e talvolta in acque poco profonde, lungo lenti corsi d’acqua, rive e fossati, su suoli fangosi con forti oscillazioni nel livello d’acqua, al di sotto della fascia montana.
In alcuni ambienti, per la diminuzione delle aree umidi è comunque una specie minacciata.

Descrizione –
Lo Schoenoplectus tabernaemontani è una specie erbacea con aspetto piuttosto variabile, cosa che spiega il lungo elenco di sinonimi che si sono creati negli anni.
È una pianta perenne che produce densi ceppi di molti steli eretti stretti che raggiungono 1-3 m di altezza.
La pianta si forma da un sistema di rizomi.
Le foglie sono per lo più basali e hanno ampie guaine attorno agli steli.
L’infiorescenza è formata da spighette solitarie o in gruppi di 2-3, ovoidi oblunghe di 4-10 x 2-3,5 mm, con apice acuto o ottuso. Le glume sono brune o bruno-violacee da ellittiche a ovate di 2,5-3 mm.
Il periodo di fioritura è di: Giugno – agosto.
I frutti sono acheni grigio-marrone scuro, ovoidi o ellissoidi di 2-2,5 mm, piano-convessi, ristretti in un becco di 02,-0,4 mm.

Coltivazione –
Lo Schoenoplectus tabernaemontani è una pianta palustre costituita da un grosso rizoma.
La crescita di questa pianta è più lenta rispetto alle altre più comuni piante per fitodepurazione.
La pianta può essere coltivata predisponendo una profondità di impianto tra rizoma e pelo dell’acqua da 0 a -30 cm.
La pianta va coltivata in peno sole diretto per almeno 6 ore al giorno ed è resistente a temperature molto rigide.
Una cultivar di questa specie con strisce orizzontali bianche o giallastre luminose, la S. tabernaemontani ‘Zebrinus’, è venduta come pianta ornamentale per giardini acquatici e paesaggistica. Sono disponibili anche cultivar bianche e gialle solide.

Usi e Tradizioni –
La Schoenoplectus tabernaemontani è una pianta che viene coltivata anche per scopo ornamentale e per impianti di fitodepurazione. Si tratta di una pianta con elevata efficacia depurativa dell’acqua, ottimale sia per laghetti e biopiscine, che per gli impianti di fitodepurazione. la pianta viene utilizzata anche per scopo alimentare. I nuovi germogli e le giovani radici possono essere consumati crudi o cotti. Le radici più vecchie possono essere trasformate in farina.

Modalità di Preparazione –
Il rizoma della Schoenoplectus tabernaemontani è commestibile. Di questa pianta vengono utilizzati in alcune parti del mondo i germogli teneri e le giovani radici che vengono consumati crudi o cotti. Le radici più vecchie vengono trasformate in farina.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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