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Come si propaga l’Erba di San Pietro

Come si propaga l’Erba di San Pietro

L’Erba di San Pietro (Tanacetum balsamita L.) è una pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae originaria dell’Asia occidentale. In Italia è coltivata e di rado rinselvatichita presso gli orti.
La coltivazione dell’erba di San Pietro non è molto diffusa ma comunque presente in varie coltivazioni soprattutto con finalità officinali.
La coltivazione di questa pianta può essere eseguita sia in piena terra che in vaso.
Per la sua tecnica di propagazione si tenga conto che è una pianta rizomatosa la cui altezza varia dai 60 ai 120 cm. Pur essendo abbastanza rustica, preferisce i climi temperati, si adatta ai terreni poveri, richiede poca acqua, odia come tutte le aromatiche i ristagni di acqua e preferisce essere coltivata in mezzombra.
Si tenga conto, inoltre, che questa pianta si riproduce per seme difficilmente perché spesso sono sterili e con scarsa capacità germinativa.

Propagazione –
La propagazione dell’Erba di San Pietro, pur se possibile per seme, per le ragioni suddette avviene mediante divisione dei cespi.
Il periodo ottimale per effettuare questa operazione può essere sua l’autunno che la primavera non troppo inoltrata.
La tecnica consiste nel suddividere i cespi in più porzioni da ripiantare poi direttamente in piena terra o in altri vasi.
Subito dopo la divisione del cespo e l’impianto si consiglia di irrigare frequentemente, ma senza provocare ristagni, per circa due settimane, dopo di che le irrigazioni dovranno avere una cadenza minore.
Nella coltivazione in pieno campo poi si tenga conto che la pianta, spontaneamente, per mezzo dei suoi rizomi, si allargherà intorno.
Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.




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