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Come si propaga il Basilico

Come si propaga il Basilico

Il basilico (Ocimum basilicum, L., 1753) è una pianta erbacea aromatica annuale della famiglia delle Lamiaceae, originario dell’India.
Il basilico è una pianta utilizzata tipicamente nella cucina italiana e nelle cucine asiatiche in Taiwan, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos, per via del marcato profumo delle sue foglie, che a seconda della varietà può essere più o meno dolce o pungente.
Di questa pianta esistono molte varietà che si differenziano soprattutto per grandezza e consistenza delle foglie ed aroma.
Tra le differenti varietà si segnalano:
– Ocimum basilicum var. “Cinnamon”: questa varietà è originaria del Messico; presenta fiori rosa-malva e steli porpora-bruni, con foglie di colore variabile da oliva a verde-marrone, con superficie lucente, ovali, appuntite, leggermente dentate, con un sapore molto speziato. Ottimo con le fritture. Le foglie hanno un profumo simile alla cannella;
– Ocimum basilicum var. “Dark Opal”: i fiori hanno un colore rosa-malva, steli viola chiaro, foglie appuntite e ovali viola scuro, con un sapore molto speziato;
– Ocimum basilicum var. “Minimum”: detto anche basilico greco, è un cespuglio compatto con foglie piccole, verdi, ovali e appuntite. I fiorellini sono bianchi. L’aroma è di media intensità. Tollera climi più freddi rispetto al basilico usuale;
– Ocimum basilicum var. “Purple Ruffles”: steli rosso-viola scuro, come le foglie che sono piegate lungo la nervatura centrale e presentano margine dentellato. Può essere usato come il basilico normale in particolare per contorni colorati e aromatici;
– Ocimum basilicum var. “Crispum”: presenta grandi foglie dalla superficie increspata e dal profumo intenso; viene usato come il basilico comune;
– Ocimum basilicum var. “Anise”: esile basilico con steli scuri e foglie da ellittiche a ovali, con nervatura viola e dal profumo di anice.

Propagazione per seme –
La tecnica più diffusa per la propagazione del basilico è quella per seme. In questo caso si consiglia di acquistare direttamente i semi presso qualunque rivenditore specializzato o via internet, oppure, prelevare a fine fioritura, che avviene tra giugno ad agosto, le spighette che sono oramai andate a seme e conservarle in luogo ben asciutto e non caldo per la prossima primavera, oppure, per una semina in serra.
In pieno campo la semina avviene in marzo-aprile e va eseguita in un luogo protetto in vaso o terrine costituite da substrato leggero. Quando le piantine sono sviluppate si possono trapiantare in vasi più grandi o in terra piena in luoghi molto soleggiati. Dopo di ché si deve innaffiare abbondantemente e cimare per favorire l’accestimento e la fioritura troppo precoce.

Propagazione per talea –
Un’altra tecnica di propagazione del basilico è quella per talea.
A tal proposito, prima di procedere alla preparazione delle talee bisogna scegliere del substrato fertile universale ed abbastanza soffice da consentire un ulteriore sviluppo delle radici della talea.
Svolge un ruolo molto importante in questa pratica l’acqua che usiamo all’inizio per consentire la radicazione della talea.
Si consiglia infatti di non usare acqua della rete idrica domestica appena uscita dal rubinetto. Se vi è difficile procurarvi dell’acqua di pozzo chimicamente sicura, potete usare l’acqua del rubinetto a patto che questa sia stata in un secchio esposto fuori al balcone per almeno 24 ore; questo per eliminare gli eccessi di cloro presenti spesso nell’acqua potabile.
A questo punto bisogna prelevare dei rametti di basilico provenienti da piante sana e ben robuste, preferibilmente coltivate con il metodo biologico.
La talea di basilico va preparata con un rametto raccolto in giornata, in quanto il tempo di vitalità dei rametti semilegnosi è piuttosto breve.
A questo punto prelevate l’acqua dal rubinetto e lasciatela riposare all’aria aperta per 24 ore.
Dopo di ché si prende il rametto di basilico e si immerge in un barattolo colmo dell’acqua precedentemente preparata.
Bisogna aspettare qualche settimana per osservare che dalla zona terminale del rametto saranno spuntate delle radici; a questo punto la talea è pronta per il trapianto. Attenzione a non far crescere troppo le radici perché in questo caso si rompono o piegano più facilmente con maggiori problemi di attecchimento.
Così quando il rametto avrà sviluppato le radici, si predispone un vaso con del terriccio fertile e soffice (terriccio universale) dove mettere a dimora le talee radicate.
Durante la prima fase, dopo il trapianto, si consiglia di tenere il terriccio costantemente umido e non in posizione soleggiata. Questa operazione andrà eseguita quotidianamente e quindi bisogna evitare pericolosi ristagni idrici. Successivamente si sospendono le irrigazioni quotidiane quando la talea avrà ripreso a vegetare.
Tra i consigli, si ricorda che la condizione fondamentale per l’attecchimento è la temperatura: i vasi di basilico vanno coltivati quando ormai le temperature notturne non scendono al di sotto dei 18 °C.
Successivamente all’attecchimento disponete le piantine di basilico in posizione soleggiata. Se al momento della prima messa a dimora avete usato del buon terriccio fertile, non sarà necessario fertilizzare. Al contrario, se avete usato del terreno setacciato del vostro orto, saranno indispensabili delle concimazioni periodiche con humus o sostanza organica.
Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.




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