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Dracocephalum moldavica

Dracocephalum moldavica

La Melissa moldavica (Dracocephalum moldavica L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Lamiacee.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Lamiales,
Famiglia Lamiaceae,
Genere Dracocephalum,
Specie D. moldavica.
Sono sinonimi i termini:
– Dracocephalum fragrans Salisb.;
– Moldavica moldavica (L.) Britton;
– Moldavica punctata Moench;
– Moldavica setosa Stokes;
– Moldavica suaveolens Gilib.;
– Nepeta moldavica (L.) Baill.;
– Ruyschiana moldavica (L.).

Etimologia –
Il termine Dracocephalum proviene dal greco δράκων drácon drago e da κεφαλή cephalé testa: testa di drago.
L’epiteto specifico moldavica è in relazione alla Moldavia, regione geografica dell’Europa orientale ora divisa politicamente tra la Romania e la Repubblica di Moldavia.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Melissa moldavica è una pianta originaria delle regioni meridionali della Siberia e dell’area dell’Himalaya e della Cina occidentale, ma si trova ora naturalizzata anche nell’Europa Centrale ed Orientale.
Il suo habitat è quello delle colline secche, argini pietrosi e valli ad altitudini comprese tra 200 e 2.700 metri nella Cina occidentale.

Descrizione –
La Melissa moldavica è una pianta erbacea annuale a fusto eretto, che cresce solitamente da 60 cm fino a 150 cm.
Ogni pianta porta 7-9 rami che partono dalla base e raggiungono quasi l’altezza massima della pianta.
Le foglie sono di colore verde scuro e ricoperte da peli corti.
I fiori, di colore lilla – violaceo, presentano un calice di circa 10 cm, tipicamente tubolare bilabiato.
Il frutto è uno schizocarpo composto da 4 nucule.

Coltivazione –
La Melissa moldavica è una pianta che sopporta bene il clima freddo e predilige i terreni aridi sia di fondovalle, che di aree alpine e sub-alpine.
Riesce in una posizione soleggiata in un terreno fertile e ben drenato.
Questa pianta, che cresce allo stato spontaneo, viene talvolta coltivata per il suo olio essenziale.
È una pianta molto profumata, con foglie e fiori che emanano un rinfrescante profumo di limoni.
I fiori rimangono fragranti e freschi per diverse settimane.
Questa pianta si può propagare per seme, con semina all’inizio della primavera in situ. L’impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) tipo ditteri e imenotteri, ossia api, vespe, farfalle, falene, mosche, coleotteri e anche uccelli.

Usi e Tradizioni –
La prima descrizione morfologica e funzionale della D. moldavica si trova nell’“Herbario Novo” del medico Castore Durante del 1584.
Questa pianta viene raccolta in natura per uso locale come alimento, medicina e fonte di materiali.
Sin dall’antichità si riteneva che i derivati della pianta fossero in grado di dare “sollievo allo stomaco e al cervello”, mentre il distillato era di “conforto alla pelle”. Le foglie sprigionano un aroma che ricorda il limone, mentre i fiori hanno una colorazione viola molto marcata che attira le api, rendendo piuttosto movimentato il periodo della raccolta. Il nome comune “melissa” infatti è legato all’abbondante produzione delle api di un miele particolarmente aromatico.
L’olio essenziale di Dracocephalum moldavica è stato, ed è tuttora, oggetto di profonda attenzione da parte della comunità scientifica, con molte ricerche, pubblicate su diverse riviste scientifiche, che ne studiano la composizione e le proprietà.
Nei paesi dove questa pianta cresce spontanea, il suo utilizzo fa parte della tradizione popolare. Le sommità fiorite e le foglie, seccate, vengo usate come aromatizzanti nei cibi e nelle bevande. Strofinando infatti una foglia di questa pianta sarà possibile avvertire l’intensa profumazione di agrumi, data dall’alto contenuto in citrali.
Dalle parti aeree di questa pianta viene estratto, per distillazione, un olio essenziale che presenta un buon contenuto in citrali, geraniolo, linalolo, flavonoidi, acido caffeico e derivati. Questa composizione conferisce all’olio essenziale ottime proprietà cosmetiche, dovute soprattutto alle proprietà generiche emollienti, ma anche a quelle antibatteriche e antifungine specifiche date dalla ricca composizione.
Inoltre i semi sono astringenti, carminativi e tonici; vengono usati come emollienti nel trattamento della febbre e la pianta è astringente, tonica e vulnerabile.

Modalità di Preparazione –
Le foglie profumate vengono utilizzate per preparare un tè.
La pianta contiene un olio essenziale che viene estratto per distillazione è che possiede proprietà ancora da approfondire.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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