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Agathosma serratifolia

Agathosma serratifolia

Il Bucco (Agathosma serratifolia (Curtis) Spreeth) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Rutaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Rosidae, Ordine Sapindales, Famiglia Rutaceae e quindi al Genere Agathosma ed alla Specie A. serratifolia.
Sono sinonimi i termini:
– Barosma serratifolia (Curtis) Willd.;
– Diosma serratifolia Curtis.

Etimologia –
Il termine Agathosma proviene dal greco ἀγαθός agathós buono e da ὀσμή osmé odore: per il piacevole profumo aromatico di questa pianta.
L’epiteto specifico serratifolia viene da serratus, a forma di sega e da folium foglia: con foglie seghettate.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Agathosma serratifolia è una delle circa 135 specie che si trovano principalmente nella provincia sud-occidentale del Capo nel particolare habitat dei fynbos, cioè di quella vegetazione arbustiva che popola una piccola striscia costiera della Provincia del Capo Occidentale, in Sudafrica, detta Regno Floreale del Capo.
Cresce soprattutto nei pendi montuosi ed umidi della zona.

Descrizione –
L’Agathosma serratifolia, è un arbusto eretto che raggiunge i 30–100 cm di altezza, ma a crescita lenta.
Le foglie sono opposte, spesso affollate, semplici, ovoidali e leggermente seghettate, lunghe 0,5-3,5 cm.
I fiori sono prodotti in grappoli terminali, diametro 0,7–2 cm, con cinque petali bianco – rosa.

Coltivazione –
L’Agathosma è una specie spontanea che nel suo habitat è visitata da una varietà di insetti, in particolare api e mosche che attuano l’impollinazione entomofila.
I semi vengono rilasciati dopo che i fiori si sono asciugati.
Il frutto è una capsula che quando è maturo, esplode per rilasciare i semi.
Come per le altre specie, si tratta di arbusti che possono vegetare nuovamente dopo un incendio.

Usi e Tradizioni –
Il Bucco, conosciuto anche con i nomi di Bookoo, Buku, Bucku, è una specie fortemente aromatica che viene raccolta per uso medicinale. Il nome Buchu deriva dalla parola Khoikhoi per la pianta che significa letteralmente “polvere spolverata”.
Gli Ottentotti usavano un’infusione di foglie secche come diuretico e cura per i disturbi del tratto urinario e polverizzavano le foglie profumate per cospargerla sui loro corpi in modo da fungere come deterrente per gli insetti.
Nel 19° secolo le foglie furono introdotte in Europa. Le foglie vengono utilizzate per aggiungere l’aroma e il gusto di liquori, vini e grappe. Le foglie contengono rutina, mucillagine, oli volatili come limonene e diosfenolo (o canfora barosma) anche mentone, quercetina , esperidina, alfa-pinene, calcio, ferro, magnesio, manganese, fosforo, potassio, selenio, silicio, zinco, vitamina B1, B2, B3 e vitamina C.
In generale viene adoperata come antisettico urinario. Contiene un olio che aumenta la produzione di urina. Un diuretico naturale che ha anche proprietà antimicrobiche e presumibilmente per aiutare a rafforzare e curare il sistema genito-urinario ed è usato per trattare la prostatite acuta e cronica. Questa erba funziona bene con gramigne ed echinacee per la prostatite.
Nonostante il continuo raccolta di questa pianta non è ancora in pericolo di estinzione.
Mentre è potenzialmente minacciata dall’invasione di piante aliene.

Modalità di Preparazione –
Di questa pianta si utilizzano le foglie per aromatizzare liquori e grappe ed, inoltre, vengono utilizzate come infusi per le vie urinarie.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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