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Gomma adragante

Gomma adragante

La gomma adragante, conosciuta anche col nome di gomma da tragacanto è un prodotto naturale ricavato dagli essudati che trasudano da alcune piante delle Fabaceae (Leguminose). Queste piante appartengono al genere Astragalus, ed in particolare alla Astragalus brachycalyx, Astragalus creticus, Astragalus gummifer e Astragalus tragacantha. Si tratta di specie originarie sia del sudest europeo che del sudovest asiatico.
Il termine adragante, o dragante, proviene dal greco τραγάκανθα tragákantha, da τράγος trágos ‘caprone’ e ἂκανθα ákantha ‘spina’, letteralmente “spina del caprone”; questo perché queste piante presentano spine e, se incise o ferite, fuoriesce da esse un lattice biancastro e mucillaginoso che ricorda in qualche modo la lana delle capre.
A livello mondiale il maggior è l’Iran e troviamo buone produzioni anche in Iraq, Siria, Kurdistan turco e Grecia.
Chimicamente la gomma adragante è costituita da polisaccaridi naturali ad elevato peso molecolare (galattoarabani e polisaccaridi acidi) che, per idrolisi, danno origine ad acido galatturonico, galattosio, arabinosio, xilosio e fucosio.
Nella gomma adragante possono essere presenti anche piccole percentuali di ramnosio e di glucosio che derivano da tracce di amido e/o di cellulosa.
Come per la maggior parte delle sostanze di provenienza naturale anche la gomma adragante può essere ottenuta per sintesi chimica.

Dal punto di vista fisico la gomma adragante è viscosa, inodore, insapore ed è solubile in acqua e non presenta alcuna tossicità.
I principali utilizzi della gomma adragante sono in campo farmaceutico dove vengono utilizzate per ottenere emulsioni, ma anche nell’industria alimentare dove vengono impiegate come addensanti: per salse, sciroppi, caramelle gommose, gelati, decorazioni dolciarie, ecc. o nel ramo tessile dove vengono impiegate nella conceria e tintura a stampa tessile.
In Europa la gomma adragante viene classificata con la sigla alimentare E413.
Queste gomme vengono utilizzate da parecchio tempo, soprattutto nelle aree di origine e di produzione, oltre che in campo alimentare per scopi fitoterapeutici. Infatti posseggono proprietà antisettiche, emollienti, anoressanti e lassative; inoltre, secondo prove di laboratorio, posseggono la capacità di ritardare la crescita delle cellule tumorali.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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