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Asparagus racemosus

Asparagus racemosus

Lo Shatavari (Asparagus racemosus Willd.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asparagaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Sottoclasse Liliidae, Ordine Liliales, Famiglia Asparagaceae, Sottofamiglia Asparagoideae e quindi al Genere Asparagus ed alla Specie A. racemosus.
Sono sinonimi i termini:
– Asparagus rigidulus Nakai;
– Protasparagus racemosus ( Willd. ) Oberm..

Etimologia –
Il termine Asparagus proviene dal greco ἀσπάραγος aspáragos asparago, pianta citata da Teofrasto (da σπαργάω spargáo essere rigonfio, turgido: riferimento ai giovani turioni).
L’epiteto specifico racemosus viene da racémus grappolo, raspo.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Lo Shatavari è una pianta erbacea originaria dell’India e dell’ Himalaya, dell’Africa, dell’Australia e di alcune parti della Cina.
Il suo habitat prevalentemente è quello delle regioni temperate e tropicali soprattutto in terreni ghiaiosi e rocciosi tra i 1.300 ed i 1.400 m s.l.m..

Descrizione –
L’ Asparagus racemosus è una pianta rampicante con steli legnosi e foglie che somigliano ad aghi di pino, di colore verde uniformi e lucenti.
Ha un apparato radicale avventizio con radici tuberose, che misurano circa un metro di lunghezza, si assottigliano ad entrambe le estremità, con circa un centinaio per ogni pianta.
Le radici sono la parte più vitale della pianta e dove sono concentrate le proprietà terapeutiche.
Cresce fino ad un’altezza di 1–2 m.
Produce piccoli fiori bianchi su steli corti e appuntiti.
L’antesi è nel periodo di luglio.
A settembre fruttifica, producendo bacche globose di colore viola-nerastre.

Coltivazione –
Lo Shatavari è una pianta che preferisce precipitazioni medie annue di 600 – 1000 mm o meno, di cui l’85% viene ricevuto tra luglio a settembre.
Il suolo, preferibilmente, deve essere sabbioso e ben drenato, con un pH di 6-8 è più e per la sua coltivazione bisogna eseguire il picchettamento con supporto.
Lo Shatavar può essere coltivato sia in aperta terra che all’ombra, ma livelli di umidità molto elevati provocano la decomposizione delle radici.
Per la propagazione si possono usare sia i semi che i rizomi, tuttavia i semi sono preferibili a causa dell’alta produzione che compensa la bassa percentuale di germinazione nella coltivazione. I semi possono essere raccolti da marzo a maggio quando il loro colore cambia da rosso a nero.

Usi e Tradizioni –
L’ Asparagus racemosus fu descritto botanicamente nel 1799. A causa dei suoi molteplici usi, la domanda di questa pianta è in costante aumento ma a causa del raccolto indiscriminato, con la distruzione dell’habitat e la deforestazione, la pianta è ora considerata “in pericolo” nel suo habitat naturale.
Di questa pianta si utilizza il rizoma e meno frequentemente i fiori e le foglie.
Le radici di Asparagus racemosus contengono mediamente : Shatavarine IV, che sono saponine steroidali ( 8.53+/-0.38%) e Shatavarine I, che sono ritenuti i principali componenti bioattivi ; Shatavaroside C e Shatavarolo ; Immunoside (0,038 +/- 0,003%) che è un glucoside delle sarsapogenine ; Racemoside A presente anche nei frutti ; isoflavoni ( 57.8mcg / 100g) cioè 8-methoxy-5,6,4′-trihydroxyisoflavone e 7-O-beta-D-glucopyranoside (due isoflavoni presenti anche nella soia) ; Secoisolariciresinolo(68.4mcg / 100g) ; Acido ursolico ; Beta-sitosterolo e Stigmaterolo ; una minima quantità di ecdisteroidi ; vitamina C (42,4 +/- 5.1mg / estratto di base 100mL); zinco (44-148mg / kg), Rame (fino a 34mg / kg), Manganese (fino a 84 mg / kg), Ferro (fino a 2 g / kg) e cobalto (talvolta fino a 122mg / kg, principalmente inosservabile) ; Asparagus Racemosus, in polvere, può contenere anche inulina (fibre alimentari). Le shatavarine e gli shatavarosidi sono comunemente ritenuti i principali componenti bioattivi anche se altri chemiotipi possono avere attività farmacologica. I frutti contengono prevalentemente Racemoside A, B e C ( una sarsasapogenina) oltre all’aglicone del Racemosides A-C .
Lo Shatavari è importante nella medicina tradizionale ayurvedica. Gli estratti a base di radici essiccate vengono utilizzati per vari problemi riproduttivi e ormonali nelle donne. Viene anche usato in caso di ulcere gastriche e indigestione.
Nonostante la sua lunga storia di utilizzo nell’Ayurveda, esistono pochi studi a supporto degli effetti sulla salute degli shatavari.
Studi sui suoi effetti sull’allattamento hanno mostrato risultati contrastanti. La sua sicurezza non è stata ben studiata, tuttavia qualche studio non ha riscontrato effetti avversi nelle madri o nei loro bambini.

Modalità di Preparazione –
L’impiego dell’ L’ Asparagus racemosus per scopi curativi deve ancora essere sottoposto a maggiori verifiche scientifiche per cui, nel caso di un suo impiego si consiglia un consulto medico preventivo.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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