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Aneto

Aneto

L’Aneto è una pianta (Anethum graveolens L.) i cui semi vengono impiegati come uso speziale.

Origini e Storia –
L’Aneto, pianta originaria dell’Asia, fin dal’antichità veniva impiegato a scopi culinari e medicinali.
Questa pianta, sin da epoche remote, è stata utilizzata dai popoli Ebraici quale ortaggio, dagli Egizi da più di 5.000 anni, come pianta medicinale, dai Greci e i Romani per il suo profumo e le sue virtù medicinali ed è menzionata nel Vangelo secondo Matteo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’aneto e del cumino e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà.»
Le fonti storiche sul suo uso sono, inoltre, molteplici. Il Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo, lo cita per la sua diffusione e l’importanza.
Viene citato nel papiro di Ebers, che ne sottolineava l’uso terapeutico presso i Greci, secondo la cui scuola medica ci si potevano evitare gli attacchi di epilessia e vanificare i sortilegi nefasti stringendone un rametto nella mano sinistra.
L’aneto era, inoltre, molto usato anche dai Romani che ritenevano avesse la proprietà di accrescere la forza fisica. Non sorprende perciò che per i gladiatori fosse uno dei principali condimenti da aggiungere ad ogni vivanda senza parsimonia. I legionari se ne cospargevano le ferite con i semi bruciati allo scopo di facilitare la guarigione. Apicio collocava questa erba in molte ricette, tra le quali emerge il pollo all’aneto.
Anche nel medioevo ricopriva notevole importanza; il libro di “Casa Cerruti” così ne parla: “Si usa seminare l’aneto negli orti, per mescolarlo agli altri erbaggi, che fa più saporosi e graditi al gusto. Il migliore è quello ben verdeggiante, tenero e fresco. Allo stomaco facile alle ventosità fa molto bene. Facilita anche il sonno, e si dice che per questo gli antichi lo ponessero nelle ghirlande …”.

Descrizione –
L’Aneto è una pianta erbacea, della famiglia delle Apiaceae, caratterizzata da piccoli fiori. Da questi si formano i semi che sono molto piccoli, di colore beige e di forma ovoidale.
I semi freschi dell’aneto non hanno un buon odore (graveolens significa infatti “odore pesante”) ma diventano molto aromatici una volta essiccati, dal lieve aroma di anice e finocchio.
Anche le foglie fresche vengono impiegate in usi culinari farmaceutici.

Principi attivi –
L’Aneto ha importanti caratteristiche nutraceutiche e terapeutiche.
100 g di aneto contengono 43 kcal, oltre a 3,46 g di proteine, 7,02 g di carboidrati, 1,12 g di grassi, 0 mg di colesterolo, 2,1 g di fibra alimentare.
Tra i minerali: Calcio mg 1516, Sodio mg 20, Fosforo mg 277, Potassio mg 1186, Ferro mg 16.33, Magnesio mg 256, Zinco mg 5.2, Rame mg 0.78, Manganese mg 1.833, Selenio mcg 12.1 ed, inoltre è ricco di vanadio.
Tra le vitamine sono presenti Vitamina A, Tiamina (Vit. B1), Riboflavina (Vit. B2), Niacina (Vit. B3), Piridossina (Vit. B6), Folati ed Acido ascorbico (Vit. C.
Ovviamente le concentrazioni sono legate alle modalità di coltivazione, alle condizioni pedoclimatiche e a fattori nutrizionali che possono essere anche molto variabili.

Proprietà ed Usi –
L’uso dell’aneto in cucina in Italia non è molto diffuso mentre lo è di più in altri paesi Europei e in Medio Oriente.
In Germania e in Ungheria viene usato per preparare sottaceti agrodolci; in Scandinavia viene utilizzato per insaporire salmone, uova, molluschi, patate e zuppe; in Grecia le foglie di aneto accompagnano la feta e i legumi e non è raro trovare pane arricchito con i semi di questa spezia.
Inoltre l’aneto potrebbe essere considerato un antenato della gomma da masticare: negli Stati Uniti, in passato, i semi di aneto e di finocchio erano chiamati meeting seed (semi delle riunioni), poiché in chiesa venivano dati da masticare ai bambini per farli stare buoni durante i lunghi e noiosi sermoni.
La fitoterapia contemporanea ricorre ai semi dell’aneto, e in minor misura alle foglie, per alleviare difficoltà digestive, coliche, irritazioni alle mucose orali, e per aumentare la secrezione lattea.
Le proprietà dell’aneto comunque sono molte, tanto che questa spezia è utilizzata sin dall’antichità come rimedio naturale per molti disturbi.
L’aneto è carminativo (favorisce l’espulsione di gas da stomaco e intestino) e antispasmodico, per cui è perfetto in caso di coliche, crampi allo stomaco e singhiozzo. È inoltre un ottimo rimedio naturale contro l’alitosi. Le sue proprietà diuretiche e depurative lo rendono un grande alleato contro la cellulite poiché aiuta a eliminare le scorie, causa dell’accumulo di liquidi in eccesso.
Bere un infuso di semi di aneto prima di coricarsi è un’ottima abitudine poiché questa pianta favorisce la digestione e combatte l’insonnia.
Altra proprietà dell’aneto è quella di curare e rigenerare le unghie: i semi frantumati o le foglie sono ottimi per preparare impacchi rinforzanti.

Preparazioni –
L’aneto trova vari impieghi sia in cucina che per scopi curativi.
In cucina l’aneto è impiegato come aroma; se ne possono utilizzare le foglie fresche o i semi essiccati. Analogo al finocchio per l’aroma e le proprietà, è per questo conosciuto anche con i nomi di: finocchio bastardo, finocchio fetido e finocchio rizu.
È una spezie molto utilizzata in Germania, nelle Isole britanniche, nell’Est Europeo, in Scandinavia, in Grecia (dove entra nella composizione del noto Tzatziki) e anche in India e in numerosi altri paesi del mondo, prevalentemente in piatti a base di pesce.
In generale i semi di Aneto, sono utilizzati in tutta l’area del mediterraneo meridionale per conserve di verdure, marmellate, liquori e pasticceria in genere. Nel nord Europa sono spesso utilizzati per pani e salatini o vengono aggiunti alle marinate. La cucina tedesca ne fa largo uso, specialmente per aromatizzare i cetriolini sott’aceto.
Le foglie, fresche o secche, sono impiegate per aromatizzare differenti preparazioni culinarie, generalmente le insalate, i pesci, le carni e le salse; mentre i semi servono per profumare i liquori e le confetture. Ottimo da spolverizzare sulle uova sode oppure in insalate di patate o pomodori, nei panini spalmati di formaggio.
Dai semi si ricava anche un olio (olio di aneto).
Con questa spezia si prepara anche un deliziosi liquore digestivo e si possono aromatizzare l’olio d’oliva e l’aceto.
Per scopi terapeutici o curativi può essere impiegato in vari modi:
– utilizzato in infusione, l’aneto favorisce la digestione e lenisce i dolori colitici;
– i semi, in infusione, permettono di fermare il singhiozzo, il mal di testa e la tosse infantile;
– altri utilizzi sono quelli per indigestione, vomito nervoso, flatulenza, per l’allattamento, gas intestinali, spasmi, crampi e anche come antisettico intestinale.

Guido Bissanti

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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