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Mappa Geografica dell’Indonesia

Mappa Geografica dell’Indonesia

L’Indonesia o Repubblica di Indonesia, è uno Stato, composto da 17.508 isole, delle quali circa 2.342 delle quali abitate, a sud-est del continente asiatico. L’Indonesia, di fatto, è il più grande Stato-arcipelago del mondo. L’Indonesia ha una popolazione di 270.461.776 abitanti è il quarto Paese più popoloso del mondo ed il più popoloso paese a maggioranza musulmana.
La capitale dell’Indonesia, che è una repubblica democratica presidenziale, è Giacarta, situata sull’isola di Giava. Le frontiere terrestri del paese sono con Malaysia nell’isola del Borneo, con Papua Nuova Guinea nell’isola di Nuova Guinea e con Timor Est nell’isola di Timor.
Da sempre la storia indonesiana è stata influenzata dalle potenze straniere, interessate alle grandi risorse naturali che poteva offrire questa terra.
Per via delle sue innumerevoli isole, spesso isolate, soprattutto in passato, l’Indonesia si compone di svariati gruppi etnici, linguistici, religiosi. Quello giavanese è il gruppo etnico più numeroso e dominante.
L’Indonesia è l’emblema dello Stato delle diversità, con un’identità condivisa basata su una lingua nazionale, una diversità etnica, un pluralismo religioso all’interno di una popolazione a maggioranza musulmana, e una storia di colonialismo e di ribellione ad esso.
L’Indonesia è un paese ricco di contrasti con vaste aree disabitate e selvagge, che sostengono una delle maggiori biodiversità del pianeta, e isole densamente popolate (la sola Giava conta 148 milioni di abitanti).
Questo Stato isola è ricco di grandi sono le risorse naturali, in parte non ancora sviluppate, ma la povertà, all’inizio del secolo XXI, è ancora una realtà per vastissime fasce della popolazione.
Le isole che compongono l’Indonesia sono disseminate su entrambi i lati dell’equatore. Le cinque isole maggiori sono Giava, Sumatra, Kalimantan (la parte indonesiana del Borneo), Nuova Guinea (in comune con Papua Nuova Guinea) e Sulawesi.
L’Indonesia, per la sua collocazione geografica è da considerarsi un paese transcontinentale; appartenente infatti all’Asia e all’Oceania, in quanto ha isole che si trovano ai due lati della linea di Wallace.
L’Indonesia, per via della sua estensione geografica, del suo clima tropicale, per il fatto di essere un arcipelago con una variegata orografia, ha il secondo più alto livello di biodiversità del pianeta dopo il Brasile.

Flora e Fauna –
Per questo motivo sia la flora che la fauna sono una miscela di specie asiatiche e australo asiatiche.
Il motivo è legato al fatto che anticamente le isole della Sonda (Sumatra, Giava, Borneo, e Bali) erano collegate al continente asiatico. In esse sono presenti mammiferi di grandi dimensioni, come tigre, rinoceronte, orangutan, elefante, e leopardo, che una volta erano abbondanti, ma il cui numero è andato drasticamente diminuendo.
Per quanto riguarda le foreste, queste coprono circa il 60% della estensione del Paese.
La flora è caratterizzata in prevalenza da specie asiatiche. Le foreste di Giava, isola più piccola, ma estremamente popolata, sono state in gran parte rimosse per lasciare spazio alle attività umane, riducendo così buona parte della flora e fauna locale. Sulawesi, Nusa Tenggara e Molucche, a lungo separate dalla massa continentale hanno sviluppato una propria unicità biologica.
Papua, che a lungo ha fatto parte dell’Australia, mantiene ancora uno stretto legame della sua flora e fauna con questa parte del pianeta, tra cui oltre 600 specie di uccelli.
L’Indonesia è seconda solo all’Australia nel suo grado di endemismo, con il 26% delle 1.531 specie di uccelli presenti e il 39% delle sue 515 specie di mammiferi. Gli ecosistemi sono i più diversi, e vanno dal mare, agli ecosistemi costieri, comprese le spiagge, dune di sabbia, estuari, foreste di mangrovie, barriere coralline, praterie, distese fangose costiere.
Per separare geograficamente ed ecologicamente le isole indonesiane il naturalista britannico, Alfred Russel Wallace, ha descritto una linea di demarcazione tra la distribuzione delle specie asiatiche e australiane in Indonesia. Questa linea, conosciuta come la linea di Wallace, passa tra Kalimantan e Sulawesi, e al largo dello Stretto di Lombok, tra Bali e Lombok. Ad ovest della linea la flora e la fauna sono prevalentemente asiatiche; a est di Lombok, prevalentemente australiane.
Purtroppo la presenza umana ma soprattutto il tentativo di trasformare questa società in un modello occidentale stanno creando grandi problemi ambientali.
I problemi riguardano la deforestazione su larga scala (in gran parte illegale) e i conseguenti incendi che portano nuvole di smog oltre i confini nazionali (Malaysia e Singapore); l’eccessivo sfruttamento delle risorse marine; problemi ambientali connessi con la rapida urbanizzazione e sviluppo economico, tra cui inquinamento atmosferico, congestione del traffico, la gestione dei rifiuti, l’affidabilità dei servizi idrici.
Questa colonizzazione occidentale, oltre a molte sue negatività, sta portando alla distruzione di interi habitat, minacciando la sopravvivenza delle popolazioni indigene e delle specie endemiche, tra cui 140 specie di mammiferi identificati dalla World Conservation Union (IUCN), come minacciate, e 15 identificate come a rischio di estinzione, compreso l’orango di Sumatra.
Per porre un freno parziale a tutto ciò il 6 marzo 1980 venne istituito il Parco nazionale di Komodo, in origine creato per proteggere il varano di Komodo: oggi inserito nelle nuove sette meraviglie del mondo naturali.

Guido Bissanti




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