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Pleurotus nebrodensis

Pleurotus nebrodensis

Il Pleuroto dei monti Nebrodi o fungo di basilisco (Pleurotus nebrodensis (Inzenga) Quél., 1886) è un fungo basidiomicete della famiglia delle Pleurotaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Agaricomycetes, Ordine Agaricales, Famiglia Pleurotaceae e quindi al Genere Pleurotus ed alla Specie P. nebrodensis.

Etimologia –
Il termine Pleurotus proviene dal greco πλευρόν pleurón lato, fianco, di fianco e da οὖς, ωτόϛ oús, otós orecchio: con il cappello simile a un orecchio posto lateralmente. L’epiteto specifico nebrodensis è in riferimento all’area geografica dei Monti delle Madonie che anticamente venivano chiamati Montagne Nebroidi (da non confondere con gli attuali Monti Nebrodi).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Pleurotus nebrodensis è un fungo tipico delle aree a pascolo dei monti della Sicilia e della Murgia Barese, dove cresce a quote elevate (oltre 1200 m.) gregario o cespitoso, talvolta in ammassi indivisibili e talvolta ramificato; si sviluppa in modo particolare sulle radici marcescenti di Umbellifere (Prangos ferulacea = Cachrys ferulacea, Opopanax chironium). Fruttifica nel periodo cha va dalla primavera a tutto giugno.

Riconoscimento –
Il Pleuroto dei monti Nebrodi si riconosce per il cappello di 4-12 (20) cm, di forma irregolare, carnoso, con cuticola asciutta, secca, di colore bianco-grigiastro o bianco-crema.
Le lamelle sono fitte, di colore bianco-grigiastre o bianco-crema, decorrenti sul gambo, con filo intero.
Il gambo è di colore biancastro, centrale o eccentrico, assottigliato alla base e breve.
La carne è bianca, soda e consistente, con odore di pasta di pane e sapore dolce e gradevole.
Al microscopio si notano delle spore bianche in massa, lisce ed ellittiche.

Coltivazione –
Il Pleurotus nebrodensis è un fungo che si presta alla coltivazione, meglio se in serre con telo ombreggiante al 90%, possibilmente pavimentate e curate nell’igiene, localizzate preferibilmente in collina o in montagna. Nella coltivazione più hobbistica si possono sceglier anche locali come cantine o in giardini con buona luminosità, in assenza di sbalzi di temperatura e di umidità.

Usi e Tradizioni –
Il Pleurotus nebrodensis è conosciuto nelle sue aree di crescita come Funcia di basiliscu in Sicilia e Carduncieddu di macchia nel Salento.
Questo fungo è una specie in pericolo critico di estinzione e come tale è stato dichiarato dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) già nel 2006.
Pur se è una specie di ottima commestibilità si sconsiglia vivamente di raccoglierlo potendo, tra l’altro, provvedere alla sua coltivazione in ambiente controllato.

Modalità di Preparazione –
Il Pleurotus nebrodensis è un fungo che, come altri pleurotus edibili, si presta a molte preparazioni e conservazioni, sia come fungo secco che sottolio.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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