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Aztechi ed agricoltura

Aztechi ed agricoltura

Gli Aztechi furono una civiltà del Messico centrale tra il secolo XIV ed il XVI. Questa civiltà, attraverso una combinazione di diversità climatiche, metodi di irrigazione artificiale diversificata, conoscenze di allevamenti estensivi, uniti ad una sorprendentemente vasta gamma di prodotti agricoli, possedeva una delle più ampie biodiversità agricole e culinarie del mondo. Aztechi ed agricoltura è stato un binomio forse unico nella storia. La civiltà contadina azteca era molto complessa; la terra era di proprietà di comunità (calpolli) e poi spartita per singole famiglie per la coltivazione; in altri casi gli agricoltori erano affittuari residenti (mayeque), soprattutto nelle aziende agricole di grandi dimensioni e di proprietà privata. Questi affittuari venivano pagati in natura dai nobili Aztechi (pipiltin), guerrieri a cui la terra era stata data come una ricompensa per i servizi resi, o dal re stesso (tlatoani).

Ma esistevano anche dei piccoli proprietari terrieri (macehualtin) che possedevano la propria porzione di giardino (calmil), che serviva per lo più per fornire direttamente il cibo alle proprie famiglie. Infine, negli strati inferiori sociali esistevano gli schiavi (tlacohtin) che, oltre a lavorare in altri settori, erano ampiamente impegnati in agricoltura. Gli Aztechi per aumentare le rese agricole adottarono varie tecniche ed accorgimenti. Fecero largo uso dei terrazzamenti per aumentare le superfici agricole lavorabili; questa tecnica fu utilizzata soprattutto nelle zone montuose del Regno di Netzahualcoyotl. Le terrazze venivano realizzate con muri in pietra parallele al contorno della collina. Successivamente la terra veniva portata all’interno delle mura, formando un livello pianeggiante coltivabile. Ma in questo campo avevano raggiunto un’elevata specializzazione; esistevano infatti tre tipi di terrazze, ognuna delle quali adatta a particolari tipi di terreno: terrazze lungo il contorno delle colline (pendii ripidi), semi-terrazze (pendii dolci, i muri erano fatti con agave invece che con pietre), e terrazze con canali incrociati. Interessante, ed eccezionale per quei tempi furono le tecniche e le opere di irrigazione, talvolta con ambiziosi progetti su larga scala, come la deviazione di parte del fiume Cuauhtitlan per dare acqua ai campi circostanti; in altri casi, quando le condizioni orografiche lo consentivano, si adottava l’allagamento momentaneo dei campi coltivati, (chinampa). Bisogna dire che i sistemi di irrigazione erano presenti ben prima dell’arrivo degli Aztechi. Loro però costruirono dei canali artificiali ben più elaborati dei precedenti. La rete di canali rappresentava un sistema molto complesso ed intricato. Avevano inoltre compreso il valore della reintegrazione della sostanza organica utilizzando una combinazione di fanghi dragati dai canali costruiti ovunque o dai reflui umani delle aree residenziali. Infine per tutelarsi dagli eventi sfavorevoli meteorici o dalle grandi calamità come quelle delle locuste, avevano imparato ad accumulare in appositi locali le riserve di semi e di altri cibi meno deperibili per i momenti di necessità. In definitiva gli Aztechi che vissero prima della conquista spagnola erano una società basata su un’agricoltura prosperosa, e riuscirono a farlo, tra l’altro, senza l’uso della ruota o di animali da soma domestici. Tra i vari tipi di cereali coltivati dagli Aztechi, il mais ricopriva il ruolo più importante. Era l’alimento più importante della dieta Azteca e questo cresceva in tutto l’impero. Le donne macinavano il mais per produrre vari tipi di impasti; lo macinavano utilizzando una pietra chiamata mano ed una pietra piatta chiamata metatate. Da questo impasto si creavano le tortilla. Importanti erano anche le produzioni di avocado, fagioli, patate dolci, pomodori, chia, amaranto e peperoncino. Nelle are più montane si coltivava invece cotone, frutta, cacao e alberi della gomma. Tradotto in termini moderni si può dire che per gli Aztechi l’agricoltura rappresentava la quasi totalità del PIL.

Guido Bissanti




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