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Rimedi naturali contro il grillotalpa

Rimedi naturali contro il grillotalpa

Il Grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa L.) è un insetto polifago e comune che infesta soprattutto gli orti, i giardini, i vivai e le colture protette, specie in suoli umidi e sciolti. In questa scheda vediamo i rimedi naturali contro il grillotalpa ed i principali metodi di lotta biologica.  Il Grillotalpa scava delle gallerie superficiali ed inoltre per nutrirsi provoca danni diretti all’apparato radicale di molte piante causandone la morte. Il Grillotalpa sverna allo stadio giovanile nel terreno in profondità. Il ciclo di questo insetto si completa in 2 anni con la comparsa degli adulti nel mese di aprile-maggio che ovidepongono quindi in ooteche tondeggianti scavate soprattutto nelle aree incolte e più compatte del terreno ad una profondità di 10-20 cm. Dopo circa 2-3 settimane nascono le neanidi che vengono inizialmente accudite dalla madre e poi, dopo qualche giorno, abbandonano il nido ed iniziano a nutrirsi ed a scavare gallerie proprie.

Queste neanidi svernano in profondità nel terreno e diventano adulte nell’estate successiva (2° anno solare) ma diventano mature sessualmente solo a tarda primavera del 3° anno solare. La lotta al grillotalpa può essere di tipo agronomico cercando di distruggere, tra maggio e giugno, tramite lavorazione del terreno, i nidi dell’ovideposizione prima che si schiudano le uova. Ma la prima lotta contro qualunque parassita consiste nelle buone pratiche agricole e quindi nella prevenzione. Bisogna evitare i ristagni d’acqua, favorendo un buon drenaggio del terreno; favorire la biodiversità attraverso buone pratiche di consociazione e di rotazione colturale che fanno aumentare i predatori naturali del grillotalpa. I predatori naturali di questi insetti sono uccelli, come lo storno, e i piccoli mammiferi, come il riccio, tutti animali quasi decimati dai pesticidi con gravi squilibri ecologici.
Uno dei sistemi di lotta biologica contro il grillotalpa consentita è quello dell’uso di prodotti a base di nematodi (Steinernema carpocapsae). I nematodi entomopatogeni, a differenza dei normali nematodi che possono essere dannosi alle piante ed agli animali superiori come i cani sono dei parassitoidi che vivono a spese di larve di insetti o quando queste ultime sono prossime a diventare adulte (crisalidi). Questi vivono nel terreno o in substrati organici, ed in condizioni di umidità elevate, (dopo piogge o irrigazioni) si spostano nella soluzione circolante del terreno alla ricerca di potenziali prede. Una volta raggiunte ne penetrano all’interno e lentamente ne causano la morte. Delle numerose specie quelle più importanti e disponibili in commercio sono dei generi Steinernema e Heterorhabditis, che si nutrono di molti insetti dannosi alle colture provocandone la morte in un tempo che va da 24 a 72 ore.
Nei piccoli orti di natura familiare si possono poi effettuare metodi di lotta tramite delle trappole; queste consistono nell’interrare piccoli barattoli lungo le sue gallerie in modo che l’insetto ci caschi dentro. Questo consente di eliminarli fisicamente.




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