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L’Energia Marina

L’Energia Marina

Il nostro pianeta è un contenitore di energie potenziali e di energie cinetiche oltre il fabbisogno dei suoi esseri viventi. Eppure ancora oggi molte di queste energie non sono utilizzate a dovere o non sono disponibili tecnologie adeguate per il loro utilizzo.
È il caso dell’energia marina. Per capire il potenziale dell’energia marina, prima ancora di definirla e descriverla, basti pensare che la Terra è ricoperta al 75% di acqua e proprio i mari e gli oceani possono essere sfruttati per ottenere energia (per questo si parla di energia marina ed energia oceanica).

I sistemi e le modalità per produrre energia dalle fonti di acqua salata sono molteplici. Elenchiamoli per tipo. Energia dalle maree: questa forma energetica viene ricavata utilizzando la differenza del livello dell’acqua che si crea fra l’alta e la bassa marea e può essere utilmente sfruttata soprattutto li dove queste differenze sono significative. Correnti marine e Onde: si tratta di un utilizzo in varie forme dell’energia cinetica ricavabile dal loro movimento. Salinità: questo sistema energetico sfrutta il gradiente di salinità e di pressione dovuta a variazioni di salinità (data per esempio dal miscuglio di acque dolci e salate in prossimità di foci di fiumi). Gradiente Termico o energia Talassotermica: altra forma energetica legata a differenze di stato; in questo caso si ricava dall’energia termica che deriva dalla differenza di temperatura fra la superficie dell’oceano e gli strati sottostanti.
In generale le aree più idonee per questo tipo di installazioni sono quelle tropicali, in mari molto profondi e caldi, dove nello strato superficiale (100 m circa) la temperatura varia tra i 25 e i 30 °C, e oltre i 400 metri di profondità giungono le acque provenienti dai poli, a temperature di 0 – 4 °C. Oggi il limite allo sviluppo di questi impianti è invece, attualmente, il costo elevato.
In Italia visto che è una penisola bagnata dal mare e dispone di ben 7.548 chilometri di coste, lo sfruttamento dell’energia marina sarebbe possibile ed auspicabile. A titolo anche di orientamento i siti più interessanti per lo sfruttamento di questa forma energetica rinnovabile sono ad esempio: Venezia, Grado, lo Stretto di Messina, le Bocche di Bonifacio e quella porzione di mare tra la Sardegna, l’Isola di San Pietro, Sant’Antioco ed altre che sono allo studio.

Guido Bissanti




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