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Come coltivare la senape in maniera biologica

Come coltivare la senape in maniera biologica

Per iniziare è bene sapere che anche se la senape sopporta terreni marginali in pieno campo, è meglio scegliere un substrato fertile, ben drenato e ricco di concime organico ben maturo.
I semi di senape si possono acquistare facilmente nei negozi specializzati oppure on-line. Se potete scegliere la varietà bianca, questa è la più diffusa e la più precoce. Questa ha semi chiari, ottimi per la conservazione, mentre la senape nera ha semi scuri dal sapore più pungente.
La semina va fatta prima in semenzaio verso marzo-aprile mantenendo sempre umido il terriccio. Allo spuntare delle prime 3 o 4 foglioline potete effettuare il diradamento eliminando la piantina più debole, così quando le piantine avranno raggiunto un’altezza di circa 10 cm e saranno provviste di 4 o 5 foglioline potrete effettuare il trapianto in pieno campo. L’inserimento della senape nell’orto migliora la produzione anche delle altre ortive da frutto; durante la fioritura che è appariscente, di un bel colore giallo vivo, noterai come questa pianta viene spesso visitata dalle api che così impollineranno anche i fiori degli altri ortaggi.

Prima della semina bisogna preparare a fondo il terreno, con una buona aratura e una concimazione, preferibilmente organica. Successivamente si dovrà effettuare l’erpicatura e quindi due o tre sarchiature con il contemporaneo taglio dei fiori più alti, che non riusciranno a trasformarsi in tempo in frutti. È opportuno lasciare 40 cm di distanza tra le piante e 50 cm di distanza tra i filari.
I fiori della senape si trasformeranno in baccelli che all’inizio dell’autunno matureranno cambiando il colore dal verde al bruno. Questo è il momento ottimale per la raccolta, prima che si aprano rilasciando i preziosi semi; tagliate i racemi con i baccelli e appendeteli a testa in giù in un luogo riparato ma luminoso. Dopo averli fatti seccare poneteli in un sacchetto di carta oppure in un barattolo di vetro ponendoli in un luogo buio e asciutto. L’aroma inconfondibile e intenso della senape si sprigiona solo quando i semi vengono spezzati.
Pur se pianta rustica la senape bruna può essere sensibile all’oidio, specialmente alla fine della primavera e a inizio autunno. Scegliamo sempre una posizione ben ventilata e aperta, evitando il più possibile di bagnare le foglie durante le irrigazioni.
Inoltre le piccole piantine e la base di quelle adulte risultano molto appetibili per lumache e limacce. Possiamo creare delle barriere con della cenere, gusci d’uovo o sabbia. Utili sono le trappole di birra. Un altro nemico sono gli alticini (dei coleotteri) che causano buchi sulle foglie che possono debilitare la pianta. L’ideale è proteggere gli esemplari con delle reti a maglia molto fitta.
La senape può essere utilmente coltivata in vaso (almeno 40 x 40 x 40). In questo caso il terriccio dovrà essere preparato da noi. Si può preparare una miscela con terriccio organico e sabbia anche calcarea (60 e 40 %), con al fondo dei vasi un substrato inerte di perlite.




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