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Lapsana communis

Lapsana communis

La lassana comune o cavoletto selvatico (Lapsana communis L., 1753) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Asterales,
Famiglia Asteraceae,
Sottofamiglia Cichorioideae,
Tribù Cichorieae,
Sottotribù Crepidinae,
Genere Lapsana,
Specie L. communis.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Lampsana communis Juss.;
– Lapsana cancellata Borbás;
– Lapsana cancellata Borbás var. cancellata;
– Lapsana cappadocica Bornm.;
– Lapsana communis subsp. hirsuta;
– Lapsana communis subsp. pubescens (Hornem.) Arcang.;
– Lapsana communis subsp. ramosissima (Boiss.) Rech.f. (sinonimo della sottospecie pisidica);
– Lapsana communis var. glandulosa Freyn;
– Lapsana crispa Willd.;
– Lapsana glandulosa (Freyn) Klokov;
– Lapsana olympica Candargy;
– Lapsana pubescens Hornem.;
– Lapsana sonchifolia Gilib.;
– Lapsana sylvatica Wallr..
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti sottospecie:
– Lapsana communis subsp. communis – Distribuzione: Europa con l’eccezione del sud-est (è la stirpe presente in Italia);
– Lapsana communis subsp. adenophora (Boiss.) Rech.f., 1944 – Distribuzione: Penisola Balcanica, Transcaucasia e Anatolia;
– Lapsana communis subsp. alpina (Boiss. & Balansa) P.D.Sell., 1975 – Distribuzione: Anatolia;
– Lapsana communis subsp. grandiflora (M. Bieb.) P.D.Sell., 1975 – Distribuzione: Europa orientale, Transcaucasia e Anatolia;
– Lapsana communis subsp. intermedia (M. Bieb.) Hayek., 1931 – Distribuzione: Asia sudoccidentale ed Europa sudorientale;
– Lapsana communis subsp. pinnatisecta (Sommier & Levier) Greuter, 2006 – Distribuzione: Europa orientale e Transcaucasia;
– Lapsana communis subsp. pisidica (Boiss. & Heldr.) Rech.f., 1944 – Distribuzione: Grecia, Anatolia e Asia mediterranea.

Etimologia –
Il termine Lapsana proviene da lampsana/ lapsana, pianta edule in Varrone e Columella, dal greco λᾰπάσσω lapásso svuoto, scarico, evacuo, riferimento alle proprietà depurative.
L’epiteto specifico communis è in riferimento al criterio di comune, banale.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La lassana è una pianta con una origine Paleotemperata – Eurasiatica. Il suo areale di distribuzione è relativo all’Europa e all’Asia; è molto comune in Italia. Nelle Alpi è comune ovunque. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi è presente nei Vosgi, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei e Carpazi.
Il suo habitat tipico è nei boschi di latifoglie cedui, negli orti, nei campi coltivati e nelle zone ruderali; ma anche nei margini dei boschi, nellle schiarite forestali e negli arbusteti. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.
Ha una distribuzione altitudinale sui rilievi fino a 1400 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e in parte quello subalpino (oltre a quello planiziale – a livello del mare).

Descrizione –
La Lapsana communis è una pianta erbacea annuale alta da 20 a 120 cm contenente un lattice.
Presenta una radice fittonante.
Il fusto è eretto, ramoso, corimboso spesso villoso.
Le foglie inferiori sono picciolate con lamina ovale, sinuoso-dentata, acuminata. Quelle cauline sono sessili.
Ha una infiorescenza a corimbo con numerosi capolini ligulati di colore giallo chiaro.
Il periodo della fioritura è tra maggio e ottobre.
I frutti sono degli acheni ricurvi con circa 20 strie longitudinali, privi di pappo.

Coltivazione –
La Lapsana communis è una pianta che allo stato naturale cresce negli orti, nelle zone ruderali, nelle macchie e nei boschi cedui, specie di latifoglie.
In particolare predilige gli orli di boschi nitrofili disturbati, presso le siepi, nei giardini, più raramente nei coltivi, su suoli argillosi sciolti e freschi, umiferi e ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana.
Questa pianta viene raccolta in natura per l’uso locale come alimento.
Un tempo era coltivata come ortaggio mentre al giorno d’oggi non è praticamente più coltivata. Tuttavia per la sua coltivazione si consigliano suoli con pH non troppo acidi e non in zona ombreggiata.
La propagazione avviene per seme che va seminato in pieno campo nel periodo della primavera. Si ricorda comunque le piante di solito si autoseminano da sole quando sono ben posizionate.

Usi e Tradizioni –
La lassana è una pianta che trova impiego sia come uso alimentare che medicinale.
Le foglie giovani sono commestibili. La dottrina dei segni, sulla base della somiglianza fra i capolini chiusi e i capezzoli, portò a far credere che la pianta potesse curare l’infiammazione dei capezzoli delle donne dagli ingorghi di latte dopo lo svezzamento, da cui il vecchio nome comune di ‘pianta delle mammelle’.
Ha proprietà depurative, emollienti, rinfrescanti ed antidiabetiche.
Le giovani foglie (o anche i germogli) possono essere mangiati come insalata, oppure cotte come gli spinaci, oppure aggiunte a zuppe e sformati.

Modalità di Preparazione –
Le giovani foglie della Lapsana communis sono commestibili, dal sapore amarognolo o simile al ravanello, e si possono consumare crude in insalata o cotte come gli spinaci, miste ad altre verdure o aggiunte a zuppe e sformati.
Si consiglia di raccoglierle prima che la pianta sbocci.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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