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Impatiens noli-tangere

Impatiens noli-tangere

La Balsamina gialla o Impaziente noli me tangere o Erba impaziente (Impatiens noli-tangere L.) è una specie erbacea annua appartenente alla famiglia delle Balsaminaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Geraniales,
Famiglia Balsaminaceae,
Genere Impatiens,
Specie I. noli-tangere.
Sono sinonimi i termini:
– Balsamina lutea Delarbre;
– Balsamina noli-tangere (L.) Scop.;
– Impatiens komarovii Pobed.;
– Impatiens lutea Lam. nom. illeg..

Etimologia –
Il termine Impatiens viene da impatiens impaziente: riferimento all’esplosivo rilascio dei semi quando viene toccata la capsula matura.
L’epiteto specifico noli-tangere: non toccare, dall’imperativo di nolo non volere e da tangere toccare: per i frutti che a maturità si aprono repentinamente appena li si sfiora.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La balsamina gialla è una pianta annua con una vasta distribuzione eurasiatica fino al Giappone. Questa pianta è presente in tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Puglia e in Basilicata.
Il suo habitat è quello delle radure dei boschi di misti di caducifoglie e di faggete termofile oppure nei consorzi ad alte erbe, su suoli sciolti, freschi e ricchi in humus, in stazioni piuttosto ombreggiate, fra 300 e 1500 m circa, con optimum nella fascia montana inferiore.

Descrizione –
La balsamina gialla è una pianta erbacea annua, glabra, di colore verde chiaro e con gemme alla base ed alta 20-80 cm.
Il fusto è tubuloso, carnoso e ingrossato ai nodi; talvolta traslucido.
Le foglie sono alterne, carnosette, di forma ovale-oblunga con margine dentato ottuso; picciolo 1-3 cm.
I fiori sono zigomorfi, ermafroditi, disposti in racemi ascellari 2-5, su filamenti peduncolari sottili. La corolla è di colore giallo-uovo con punteggiatura rossa all’interno; 5 sepali petaloidi di cui il posteriore più grande (2,5-3 cm) forma lo sperone nettarifero ricurvo a forma di uncino; petali intermedi 2,5 cm di cui l’inferiore più grande e ristretto, saldato ai due superiori. L’ovario è supero pentaloculare, stimma subsessile e pentadentato.
Il frutto è una capsula loculicida con deiscenza eplosiva con 5 loculi, polisperma, glabra e subcilindrica, di 9,3-21 x 1,5-3,5 mm. I semi ovali-piriformi, bruni, misurano 3,3-4,6 x 1,4-2,6 mm.

Coltivazione –
L’ Impatiens noli-tangere è una pianta che si trova in natura allo stato selvatico ma che può essere coltivata in qualsiasi terreno ragionevolmente buono anche se si è notato che cresce bene in terreni argillosi pesanti. Preferisce comunque un terreno ricco di humus umido ben drenato ed in un luogo fresco.
La pianta si può propagare per seme. Questi sono contenuti in capsule che si aprono con forza a maturità dei semi espellendoli a una distanza considerevole. Le capsule sono sensibili al tatto anche prima che il seme sia maturo, rendendo la raccolta dei semi difficile ma divertente.
La semina va effettuata quando la temperatura minima non è inferiore a -15 °C e quindi, preferibilmente, in un vivaio in serra non riscaldata o in primavera. Un periodo di stratificazione fredda può aiutare a migliorare i tassi di germinazione. Quando sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate le piantine si possono trapiantare poi in vasi individuali o all’estero.

Usi e Tradizioni –
L’ Impatiens noli-tangere è una pianta che, soprattutto in passato, veniva spesso usata nella medicina popolare per presunte proprietà lassative, antibatteriche, diuretiche e antinfiammatorie; si ricorda però che contiene grandi quantità di ossalati e a dosi eccessive può diventare tossica.
Per tale motivo non è consigliabile il suo uso per chi soffre di reumatismi, artrite, gotta e calcoli renali.
La pianta è anche commestibile e di questa si possono utilizzare i germogli giovani, cotti.
La pianta è occasionalmente utilizzata, per via interna, nel trattamento delle emorroidi e come lassativo e diuretico, ma la dose deve essere rispettata con attenzione poiché grandi quantità sono fortemente emetiche.
A dosi elevate può causare nausea, vomito e diarrea.
Si ricorda, inoltre, che nei rimedi dei fiori di Bach la pianta simboleggia quelle persone riflessive ma che agiscono in fretta, vogliono che tutto sia fatto senza indugio, vivere da sole per meglio seguire i propri ritmi di vita.

Modalità di Preparazione –
La balsamina gialla va raccolta in qualsiasi momento in estate.
Di questa pianta si utilizzano le parti verdi, raccolte un pò prima della fioritura.
Inoltre deve essere assunta sempre nelle dosi consigliate.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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