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Dunaliella salina

Dunaliella salina

La Dunaliella salina (Dunaliella salina Teodoresco, E.C., 1905) è una microalga verde alofila appartenente alla famiglia delle Dunaliellaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Viridiplantae,
Phylum Chlorophyta,
Classe Chlorophyceae,
Ordine Volvocales,
Famiglia Dunaliellaceae,
Genere Dunaliella.

Etimologia –
Il termine Dunaliella è stato conferito in onore del botanico francese Michel Félix Dunal, suo primo scopritore.
L’epiteto specifico salina viene da sal, salis sale: salino, del sale, che gradisce un ambiente di crescita caratterizzato dalla presenza di sale.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Dunaliella salina è una microalga che vive in condizioni di salinità estrema, come nelle saline, conferendo alle acque il colore rosso/arancione.

Descrizione –
La Dunaliella salina è morfologicamente simile a Chlamydomonas reinhardtii, ad eccezione che alla Dunaliella manca sia una parete cellulare che un vacuolo contrattile. La Dunaliella ha due flagelli di uguale lunghezza e ha un singolo cloroplasto a forma di coppa che spesso contiene un pirenoide centrale.
Il cloroplasto può contenere grandi quantità di β-carotene, che lo fa apparire rosso-arancio. Il β-carotene sembra proteggere l’organismo dalle radiazioni UV a lungo termine viste le estreme condizioni di salinità dove vive questa alga.
La Dunaliella salina è presente in varie forme e simmetrie a seconda delle condizioni dell’ambiente ove cresce.
I meccanismi che permettono a questa alga di vivere in ambienti salini così estremi sono legati quindi a due meccanismi:
– i carotenoidi, contro la radiazione solare;
– il glicerolo, contro la pressione osmotica.
I carotenoidi conferiscono a D. salina la tipica colorazione rossa. L’analisi al microscopio elettronico mostra come sia il β-carotene ad essere presente in granuli tra i tilacoidi all’interno dell’unico cloroplasto che la cellula possiede.
La presenza dei carotenoidi garantisce una costante e intensa attività antiossidante, proteggendo la cellula dai danni molecolari causati dalla radiazione solare.
Il glicerolo serve per contrastare la forte pressione osmotica prodotta dalla concentrazione salina esterna; la cellula di questa alga sintetizza e trattiene glicerolo; la sua membrana cellulare, a differenza di altre membrane biologiche, è infatti scarsamente permeabile a tale molecola.

Coltivazione –
La dunaliella è un’alga ad alto contenuto di licopene, e soprattutto β-carotene (sostanze dotate di alto potere antiossidante), che viene coltivata in diverse parti del mondo in ambienti salmastri ad elevato contenuto salino.
La D. salina può riprodursi per via asessuata attraverso la divisione di cellule vegetative mobili e per via sessuata attraverso la fusione di due gameti uguali in un unico zigote. Sebbene questa alga possa sopravvivere in ambienti salini, Martinez ed altri autori hanno determinato che l’attività sessuale di D. salina diminuisce in modo significativo a concentrazioni di sale più elevate (> 10%) ed è indotta a concentrazioni di sale più basse. Lo zigote di D. salina è straordinariamente resistente e può sopravvivere all’esposizione all’acqua dolce e all’aridità. Dopo la germinazione, gli zigoti rilasciano fino a 32 cellule figlie aploidi.
Dal primo impianto pilota di D. salina, per la produzione di per β-carotene, realizzato in Unione Sovietica nel 1966, la coltivazione commerciale di D. salina, per la produzione di β-carotene, si è diffusa in tutto il mondo.
Vengono utilizzate diverse tecnologie, dalla coltivazione estensiva a bassa tecnologia nelle lagune alla coltivazione intensiva ad alta densità cellulare in condizioni attentamente controllate.

Usi e Tradizioni –
La Dunaliella salina è conosciuta per la sua attività antiossidante e per la sua capacità di produrre grandi quantità di carotenoidi; questa alga viene utilizzata nei cosmetici e negli integratori alimentari.
La Dunaliella salina è stata chiamata così da Emanoil C. Teodoresco di Bucarest in onore del suo scopritore originale, Michel Felix Dunal, che per primo ha riferito scientificamente di aver avvistato l’organismo negli stagni di evaporazione salina a Montpellier, in Francia nel 1838.
Inizialmente aveva chiamato questa alga Haematococcus salinus e Protococcus.
La Dunaliella salina, grazie all’abbondanza di β-carotene, che è un noto antiossidante e precursore della vitamina A, viene impiegata come popolare integratore alimentare pro-vitamina A e additivo cosmetico. Inoltre questa alga può anche essere una fonte di vitamina B12.
Inoltre, siccome la Dunaliella salina ha un alto contenuto di glicerolo, sono stati fatti tentativi per sfruttare le alte concentrazioni di glicerolo accumulate dall’alga come base per la produzione commerciale di questo composto. Sebbene tecnicamente la produzione di glicerolo da D. salina si sia dimostrata possibile, la fattibilità economica è bassa e non esiste, al momento, alcuna operazione biotecnologica per sfruttare l’alga per la produzione di glicerolo.
L’assunzione prolungata di prodotti a base di Dunaliella salina, come di altre alghe, può ridurre, a livello intestinale, l’assorbimento di ferro e di altri minerali.

Modalità di Preparazione –
In commercio esistono alcuni formulati come fonti naturale di carotenoidi e beta-carotene.
L’utilizzo della Dunaliella salina è finalizzato al benessere della vista ed al trofismo e funzionalità della pelle (il beta-carotene, come detto, è un precursore della vitamina A, nota per il mantenimento della salute di pelle e membrane mucose).

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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