Un Mondo Ecosostenibile
Guide PraticheTecniche

Come si propaga la Carambola

Come si propaga la Carambola

La Carambola (Averrhoa carambola L.) è un albero originario dello Sri Lanka, dell’India e delle Molucche ed è diffuso in tutto il Sud-est asiatico.
Questa pianta viene ampiamente coltivata anche in Brasile, Colombia, Ghana, Guyana, Polinesia francese e recentemente anche a Guam e alle Hawaii.
Produce un caratteristico frutto di colore giallo, la carambola, buono come candito e per guarnire torte, facilmente riconoscibile per la sezione a stella a cinque punte.
Esistono due varietà di carambola: a frutto acido e dolce; quest’ultimo è esportato in Italia, specie nel periodo natalizio. Grazie alla sua forma originale, viene impiegato come guarnimento in pasticceria e nelle preparazione di bevande dal gusto esotico. Prelibati sono i liquori che si distillano dal succo di carambola, mentre la polpa può anche essere trasformata in canditi.
Questo frutto contiene fenoli e flavonoidi quali acido gallico, catechina, epicatechina e proantociandine e ha trovato impiego nella medicina tradizionale per il trattamento di alcuni stati patologici, come cefalea, nausea, tosse, insonnia, ipertensione e diabete.

Propagazione –
La carambola si riproduce per seme, per talea e mediante innesto.
Nella tecnica di moltiplicazione per seme della carambola questa si effettua in vaso, o in semenzali, quando la temperatura minima è di 22 °C, preferibilmente nel periodo primavera avanzata – estate. I semi estratti dalla polpa fresca delle carambole vanno seminati al momento in quanto perdono nel giro di poco tempo la capacità di germinazione. Si possono seminare anche i semi estratti dalla polpa delle carambole acquistate.
Prima della semina va preparato un substrato di coltivazione che deve essere ricco, fresco e ben drenato.
I semi di carambola vanno interrati a 2 centimetri di profondità e per tutto il tempo necessario alla germinazione il terreno va mantenuto sempre umido.
Per il trapianto delle giovani piantine, bisogna aspettare circa un anno.
Dopo tale periodo le piantine di carambola, che avranno raggiunto un’altezza di circa 30 centimetri, vanno trasferite in un vaso più grande o nella zona più soleggiata del giardino al riparo del vento.
Al momento del trapianto bisogna fare molta attenzione a non rovinare le fragili radici della piantina.
Si ricorda che la Carambola è una pianta molto delicata, tipica dei climi tropicali, ma in Italia, riesce a produrre in Sicilia, nelle zone litoranee, anche in pieno campo se riparata bene.
Un’ultima annotazione; secondo le popolazioni locali della Guyana Francese, pare che l’assunzione esagerata di tale frutto possa creare problemi ai reni.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *