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Come si propaga l’Avocado

Come si propaga l’Avocado

L’avocado (Persea americana Mill.) è una specie arborea da frutto della famiglia delle Lauracee.
Di questa specie esistono tre varietà botaniche: la messicana, l’antillana e la guatemalteca, che si distinguono per alcuni caratteri delle foglie che, nei germogli, risultano verdi nelle prime due, bronzato-viola nell’ultima; inoltre solo nella prima presentano un tipico profumo di anice. Nelle varietà oggi coltivate tali caratteristiche non sono ben definite in quanto si tratta di ibridi.
Si tenga inoltre presente che le cultivar di avocado di maggior diffusione sono caratterizzate dall’impossibilità o quasi dell’autofecondazione anche se dotate di fiori ermafroditi.
Infatti, per quanto riguarda la biologia fiorale, le cultivar di avocado vengono distinte in due gruppi: A e B.
– nel gruppo A si ha la recettività del pistillo durante la mattinata ma le antere sono piegate e il polline non può effettuare la fecondazione;
– nel gruppo B si verifica l’inverso; pertanto, al fine di ottenere la produzione, occorre la concomitante presenza di varietà di entrambi i gruppi.
Per quanto riguarda le varietà maggiormente commercializzate sono:
– Ettinger e Fuerte le varietà più comuni, di forma allungata, buccia sottile verde brillante. Nabal di forma più tondeggiante, buccia spessa e polpa di sapore particolarmente delicato. Hass di buccia ruvida che maturando dal verde passa ad un color scuro, considerato da molti l’avocado più buono di sapore.
Il grado di salinità dell’acqua irrigua condiziona la scelta del portinnesto, che in presenza di una bassa salinità deve essere di razza messicana, viceversa antillana.
In riferimento alla modalità di moltiplicazione delle piante di Avocado, queste possono essere propagate piantando semi, radicando talee, stratificando e innesto.
La propagazione dell’avocado tramite talee è un metodo più idoneo, poiché la propagazione di un nuovo albero dalle talee provoca un clone dell’albero madre.
Comunque sia il radicamento delle talee di avocado richiederà ancora un po’ di pazienza in quanto l’albero risultante fruttificherà verso il settimo – ottavo anno.

Preparazione talea di Avocado –
Il primo passo per propagare un avocado dalle talee è quello di prelevare, nel periodo di inizio primavera, un nuovo germoglio con foglie non completamente aperte. Si consiglia di tagliare porzioni di 13-15 cm, dalla punta dello stelo sulla diagonale.
Successivamente rimuovere le foglie dal terzo inferiore dello stelo.
Raschiare due strisce di pelle opposte da 0,5-1 cm.
Dalla base dello stelo fare poi due piccoli tagli su entrambi i lati dell’area di taglio. Queste piccole ferite aumenteranno la possibilità di radicamento.
A questo punto bisogna immergere il taglio ferito in un ormone radicante di cui si forniscono le modalità per prepararlo nella seguente scheda.
Per la preparazione del substrato bisogna mescolare parti uguali di torba e perlite in un piccolo recipiente.
Ponete così il terzo inferiore della talea nel terriccio e compattate il terreno attorno alla base del gambo. A questo punto si può innaffiare e coprire la pentola, liberamente, con un sacchetto di plastica per aumentare l’umidità. Oppure, si consiglia di mantenere il taglio umido, annaffiando solo se il terreno appare asciutto.
Si consiglia di mantenere assolutamente la talea al chiuso in un’area calda che riceve sole indiretto.
La radicazione dovrebbe avvenire entro due – tre settimane.
Continuate così a monitorare la piantina per tre settimane e poi potete trapiantarla in un vaso interno più grande o direttamente nel giardino se siete in un’area a clima mite dove l’Avocado può sopravvivere anche d’inverno.
Gli alberi di avocado all’aperto debbono essere piantati al sole, in un terreno ben drenante con molto spazio per la diffusione delle radici.
L’Avocado si può considerare una pianta di rapido accrescimento; in tre anni, in condizioni normali, raggiunge le dimensioni di un agrume con oltre 10 anni di età. Le piantine innestate con fitocella si possono porre a dimora sia in autunno che nel periodo fine inverno- primavera. La tendenza attuale è quella di adottare sesti dinamici m 5 x 4 per ottenere sesti definitivi di 5 x 8. I benefici che si possono trarre dall’utilizzazione di sesti dinamici sono:
– migliore utilizzazione della superfice durante il primo periodo di coltivazione;
– maggiori rendimenti per ettaro;
– minori costi di lavorazione.




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