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Mustela nivalis

Mustela nivalis

La Donnola (Mustela nivalis Linnaeus, 1758) è un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Mammalia, Ordine Carnivora, Famiglia Mustelidae e quindi al Genere Mustela ed alla Specie M. nivalis.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Donnola è una specie molto diffusa in un ampio areale che comprende Europa, Asia, America del Nord e Africa.
In Italia è praticamente presente su tutta la penisola, ad eccezione delle isole minori e sembrerebbe essere presente in tre sottospecie la cui suddivisione non è ancora stata totalmente accertata.
Secondo tale suddivisione sarebbero comunque presenti la Mustela nivalis nivalis (Linnaeus, 1776), la Mustela nivalis boccamela (Bechstein, 1800), e la Mustela nivalis vulgaris (Erxleben, 1777). Secondo altri autori la specie viene suddivisa nella sottospecie Mustela nivalis minuta, presente nell’area continentale, e la Mustela nivalis boccamela, diffusa nel mediterraneo e presente nell’Italia meridionale e centrale e nelle isole.
Il suo habitat è alquanto vario potendo vivere in pianure, montagne, zone rocciose, boschi, coltivi, cespuglietti e rovine, purché sia presente l’acqua, con un areale che si estende dal livello del mare fino ad oltre 2000 metri.

Descrizione –
La Donnola è un piccolo mammifero di forma slanciata con lunghezza tra testa e corpo di 11-31,5 cm e della coda di 3-12,5 cm.
È presente un dimorfismo sessuale visibile con i maschi sensibilmente più grandi e pesanti delle femmine; i maschi pesano mediamente da 40 a 200 grammi e le femmine 28-110 grammi.
Presenta il dorso, la testa e la coda color bruno mentre la parte ventrale è di colore bianco gialliccia. Nelle zone montane o molto fredde, nel periodo invernale, il mantello può divenire completamente bianco. Questo è soffice, con dei peli lunghi meno di 9mm e con le suole dei piedi che sono ricoperte da pelliccia nel periodo invernale e nude nel periodo estivo.
le zampe sono corte, le unghie aguzze e le orecchie larghe.
Per distinguere la donnola dall’ermellino, quest’ultimo presenta una macchia nera in punta alla coda che è assente nella prima.
Inoltre questo mammifero si riconosce in quanto l’andatura normale è a balzi, rilasciando così le impronte posteriori davanti alle anteriori.

Biologia –
La Mustela nivalis raggiunge la maturità sessuale intorno ai 9 mesi, ma può essere anche anticipata, e il periodo degli accoppiamenti avviene tra marzo e aprile.
I maschi vivono separati dalle femmine eccetto che nel periodo degli accoppiamenti.
Questo mammifero costruisce un nido in cataste di legna, oppure in tronchi cavi, che viene di solito imbottito di paglia, pelo delle prede catturate, sostanze vegetali ecc..
La femmina prima della nascita dei piccoli fa scorte di cibo che mette nella tana.
Il periodo di gestazione dura 34-37 giorni ed i piccoli per nidiata variano da 2 a 7. La prima nascita può avvenire già nel mese di aprile.
Alla nascita i piccoli sono completamente ciechi e nudi ed il peso si aggira intorno ai 2 grammi, la pelliccia completa inizia a comparire a circa 21 giorni. L’apertura degli occhi avviene intorno al 28º giorno ed iniziano a nutrirsi di carne quando hanno 4-7 settimane mantenendo comunque l’allattamento fino alle 12 settimane.
In condizioni di clima ed habitat favorevole la Donnola può avere due parti annui.
La vita media di questo mammifero si aggira intorno ai 3 anni in natura, che possono arrivare a 10 anni in cattività.

Ruolo Ecologico –
La Donnola ha abitudini solitarie, che vanno dal tardo pomeriggio alla notte, specialmente quando caccia, anche se risulta attiva anche di giorno; inoltre questo mammifero è capace di nuotare e di arrampicarsi.
Questo piccolo mammifero, allo stesso modo dell’Ermellino preda e uccide spesso animali più grandi di lei, come Lepri, Conigli, Uccelli, ecc. e non disdegna comunque Topi, Ratti, Anfibi e Rettili.
La Donnola ha un territorio di caccia alquanto ampio, che può arrivare a 60.000 – 70.000 mq, che difende assiduamente nei confronti dei loro simili con lotte talvolta mortali.
Questo piccolo mammifero, sia il maschio che la femmina, durante il periodo degli amori, difende il territorio attaccando chiunque metta a rischio la vita dei cuccioli, uomo compreso; per questo motivo, nonostante le piccole dimensioni, viene considerata come una tra le specie più sanguinarie; attacca alla nuca, oppure alla gola le sue vittime facendosi trascinare fino a quando non sopraggiunge la morte. La Donnola presenta, comunque, dei premolari non capaci di azione trinciante.
La presenza delle Donnole e la loro densità nel territorio sono legate, oltre che dalla natura dell’habitat, principalmente alla densità di roditori che rappresentano il 60% delle sue prede, mentre la parte rimanente è costituita da piccoli conigli selvatici e da uccelli.
Le principali minacce per la Donnola sono rappresentate dalle uccisioni illegali, nelle zone interessate all’esercizio venatorio e alla riproduzione di selvaggina, poiché ritenuta distruttrice di nidi e covate di uccelli. tra le misure di conservazione si ricorda che è una specie protetta, elencata in appendice III della Convenzione di Berna.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.




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