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Achillea atrata

Achillea atrata

Il Millefoglio del calcare o Achillea nerastra (Achillea atrata L., 1753) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Asteroideae, Tribù Anthemideae, Sottotribù Achilleinae e quindi al Genere Achillea ed alla Specie A. atrata.
Sono sinonimi frequenti i seguenti termini:
– Achillea atrata subsp. halleri Fournier;
– Achillea impunctata Vest (1820);
– Achillea multifida Griseb. (1846);
– Ptarmica atrata (L.) DC..

Etimologia –
Il termine Achillea proviene dal nome dedicato dal genere ad Achille (in greco Aχιλλειοϛ Achilleios), mitico eroe greco che avrebbe usato qualche specie di questo genere per curare le ferite riportate in battaglia dai suoi soldati; un rimedio molto antico tanto che questa è una delle erbe medicinali rinvenute in una necropoli irachena dell’uomo di Neanderthal risalente a 60.000 anni fa. Il nome Achillea era già presente nel De simplicium medicamentorum facultatibus del medico greco Galeno (129-200 d.C.)
L’epiteto specifico atrata proviene da ater nero, annerito, scurito, più fosco delle specie congeneri d’aspetto simile.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Millefoglio del calcare è una specie endemica delle Alpi dove è presente soprattutto nella parte centrale e orientale. Oltreconfine, sempre nelle Alpi, si trova in Francia (dipartimento dell’Alta Savoia), in Svizzera, in Austria e Slovenia. Sugli altri rilievi europei è presente solamente nelle Alpi Dinariche.
L’habitat tipico è quello delle rupi, delle zone pietrose e i ghiaioni alpini dove cresce preferibilmente su substrato calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH basico, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido e su una distribuzione altimetrica che va, mediamente, da 1500 fino a 3000 m s.l.m, anche se alcuni esemplari sono stati trovati sul Finsteraarhorn, una montagna dell’Oberland bernese (4.274 m) in Svizzera.

Descrizione –
Il Millefoglio del calcare è una pianta perenne , cespitosa, glabrescente, poco aromatica.
I fusti sono striscianti, legnosi alla base, con brevi getti sterili e fiorali ascendenti o eretti, ricoperti di densi peli rossigni o biancastri lunghi 0,5-1 mm; altezza di 5-20 cm.
Le foglie inferiori sono bipennatosette composte da ogni lato di 6-12 divisioni larghe circa 1 mm, divise a loro volta in 2- 5 segmenti acuminati, quelle del caule sono progressivamente più piccole, glabre o villose, piuttosto molli.
L’infiorescenza è un corimbo terminale ± ombrelliforme, composto da 3-10 capolini peduncolati di 12-18 mm di diametro. In questa ogni capolino è composto da fiori tubulosi al centro di un colore verde-giallastro e da fiori ligulati (6- 12)all’esterno a lobi bianchi ed obovati, con stimmi gialli sporgenti. L’involucro cilindrico è lungo 6-8 mm e presenta squame ± uguali con largo bordo, marginale, scarioso nerastro di 0,5-0.6 mm.
L’antesi è tra giugno ed agosto.
I frutti sono degli acheni lunghi circa 2 mm compressi, tutti uguali tra loro, senza pappo.

Coltivazione –
L’Achillea atrata è una pianta spontanea, endemica dell’areale della catena montuosa delle Alpi dove cresce su suoli calcarei o silicei ma con pH tendenzialmente basico e suoli poveri. Può essere riprodotta comunque a partire da seme ma in aree con condizioni climatiche simili a quelli di naturale diffusione.

Usi e Tradizioni –
L’Achillea atrata è una pianta che nell’uso popolare veniva consigliata quale rimedio contro nevralgie e mal di testa.
Per quanto riguarda le specie simili, essendo le piante di questo genere alquanto simili, per poter distinguere questa specie dalle altre bisogna partire innanzitutto dal fatto che è una pianta tipica delle alte quote alpine e con areali abbastanza ristretti, con foglie suddivise in strette lacinie e fusti non molto alti. Può essere individuata inoltre per il suo habitus fondamentalmente glabro e per il bordo scarioso e nero delle squame dell’involucro.
Sembra, inoltre, che questa pianta possa svolgere un ruolo interessante nei riguardi della funzione digestiva, come regolatrice della motilità gastrointestinale, per la eliminazione dei gas, la fluidità delle secrezioni bronchiali ed, inoltre, per la regolarità del processo di sudorazione.

Modalità di Preparazione –
Il Millefoglio del calcare è una pianta che, per qualche tempo, è stata consigliata per casi di nevralgie e mal di testa; sembra possa avere, inoltre, altre potenzialità, utilizzando sia la parte erbacea che i fiori ma mancano esaustive ricerche in merito per impiegarla con criteri medici validi.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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