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Allium neapolitanum

Allium neapolitanum

L’aglio napoletano (Allium neapolitanum Cirillo) è una specie erbaxea appartenente alla famiglia delle Liliaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Ordine Liliales, Famiglia Liliaceae e quindi al Genere Allium ed alla Specie A. neapolitanum.

Etimologia –
Il termine Allium proviene dal latino Allium che è il nome usato per questa pianta che, a sua volta, deriva da una parola celtica “all” che significa pungente, caldo.
L’epiteto specifico neapolitanum fa riferimento alla zona di provenienza o di maggior sviluppo.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’aglio napoletano è una specie tipicamente mediterranea, endemica delle Alpi e degli Appennini, che cresce nell’intervallo altimetrico tra 0 e 800 metri s.l.m..
Il suo habitat è quello dei terreni ombrosi e umidi, prati, parchi, vigne, bordi stradali, giardini, radure boschive.

Descrizione –
L’aglio napoletano è una specie perenne, geofita bulbosa, con bulbo contornato da numerosi bulbilli generalmente rossastri, che raggiunge altezze tra 20 e 60 cm.
Lo scapo è eretto, di colore verde lucido, liscio, con due angoli acuti e uno ottuso.
Le foglie sono nastriformi, in numero di 2 o 3, sono lunghe fino a 35 cm e larghe 0,7-2 cm, di un verde intenso; queste inguainano le stelo per un quarto della sua lunghezza e sono carenate nella pagina inferiore.
I fiori sono profumati, ermafroditi, hanno 6 petali smussati e antere scure che ingialliscono con l’età, hanno forma di stella della dimensione massima di due cm, e sono portati da peduncoli fiorali, verdi di 1,5-3 cm, tutti più o meno della stessa lunghezza che sono più lunghi della spata e tre volte più lunghi dei fiori. Sono impollinati da api ed altri insetti.
Il frutto è una capsula circondata dai tepali disseccati.
L’antesi è tra Maggio e Giugno.

Coltivazione –
Per la coltivazione di questa specie valgono gli stessi criteri adottati per altre specie di Allium per cui si rimanda alla scheda di coltivazione specifica.

Usi e Tradizioni –
L’Allium neapolitanum è una specie che localmente prende i nomi di aglitiello, aglio selvatico, cifaglia.
Tra le specie simili, con le quali può essere confuso, ricordiamo: Allium triquetrum (aglio triquetro) che si riconosce per lo scapo con tre angoli assai acuti, la spata bivalve e i petali conniventi a campana, di colore bianco con nervo centrale verde.
Questa specie, come la maggior parte degli Allium, contine l’ allicina, che gli conferisce proprietà ipotensive, antibiotiche, disinfettanti, ipoglicemizzanti.
Inoltre ricerche recenti indicano che ha benefici effetti sulle malattie cardiovascolari.
Oltre che per scopi alimentari come altre specie di aglio, viene utilizzato nella preparazione di repellenti contro tarme ed altri insetti ed anche, a volte, nei giardini come pianta ornamentale.

Modalità di Preparazione –
L’aglio napoletano viene impiegato in cucina e consumato crudo in insalata o cotto per insaporire minestre e pietanze.
Alcuni buongustai raccolgono i bulbi di questa pianta per usarli allo stesso modo dell’aglio orticolo (Allium sativum). Alcuni contadini riferiscono che bulbi di aglio selvatico, o spicchi di aglio coltivato, possono essere somministrati al pollame, e in alcuni casi agli esseri umani, per eliminare le infestazione dei vermi, ossia dei parassiti intestinali.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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