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Guajacum officinale

Guajacum officinale

Il Guaiaco, conosciuto anche come Lignum vitae (Guaiacum officinale L.), è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Zygophyllaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Sapindales, Famiglia Zygophyllaceae e quindi al Genere Guaiacum ed alla Specie G. officinale.
Sono sinonimi i termini:
– Guaiacum verticale Ortega (1798);
– Guaiacum multijugum Stokes (1812);
– Guaiacum parvifolium Nutt. (1849);
– Guaiacum sloanei Shuttlew. ex A.Gray (1852);
– Guaiacum guatemalense Planch. ex Hemsl. (1879);
– Guaiacum guatemalense Planch. ex Rydb. & Vail (1910).

Etimologia –
Il termine Guaiacum deriva dallo spagnolo “guayaco” o “gayacan”, a sua volta derivato da un nome indigeno, “guaiac”.
L’epiteto specifico officinale deriva da offícina, laboratorio medioevale, in quanto pianta usabile in farmaceutica, erboristeria, liquoristica, profumeria e simili.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Guaiaco è una pianta originaria dell’America Centrale ed oggi la si trova soprattutto nel Messico del Sud, nelle Antille, in Colombia e in Venezuela.

Descrizione –
Il Guaiacum officinale è una specie arborea sempreverde, a crescita lenta, che può raggiungere un’altezza di 10 m.
È caratterizzato da un legno molto scuro, pesante e resinoso.
Le foglie sono composte da 4 a 28 foglie.
I fiori sono piccoli, larghi circa 2 cm, di colorazione blu-azzurro.

Coltivazione –
Per la coltivazione di questa pianta si tenga conto che è una specie a crescita particolarmente lenta ed è coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale in pieno sole, per crescere al meglio, o leggera ombreggiatura; non ha invece particolari esigente riguardo al suolo, anche povero. Le piante ben radicate possono resistere, inoltre, a periodi di siccità. È una pianta di grande valore ornamentale e paesaggistico, può essere utilizzato come esemplare isolato o in filari per fiancheggiare viali, resiste al vento e alla salsedine, può essere quindi impiegato in prossimità del mare.
È coltivabile anche in vaso, dove richiede limitate potature.

Usi e Tradizioni –
Il Guaiacum officinale, conosciuto anche come Lignum vitae per il suo legno dalle proprietà di resistenza meccanica, densità e rigidità elevate, è una pianta, le cui proprietà medicinali furono un tempo usate nella cura della Tbc e della Sifilide (decotti del legno), mentre la sua linfa è registrata nella Farmacopea francese dal 1884 ed entra nella composizione dello sciroppo composto di Sarsapariglia.
Il fiore di questa pianta è l’emblema nazionale della Giamaica.
Il legno di questa pianta è uno dei più pesanti esistenti, infatti ha una densità che allo stato anidro può arrivare a circa 1350 kg/m³. per le sue caratteristiche viene utilizzato per realizzare sculture di legno e manici, per la sua durezza e resistenza.
Dal Guaiacum officinale essuda una resina il cui principio attivo più importante è il guaiacolo oltre a resine (acido guaiaconico, guaianetico, guaiacico), saponine (guaiasaponina), vanillina, sostanze terpeniche (guaiaguttina, guaiazulene), olio essenziale (5-6%), componenti che le conferiscono proprietà balsamica, espettorante, diuretica, sudorifera, depurativa, lassativa, antireumatica, antisettica, antiossidante, antinfiammatoria.
Per le sue proprietà il guaiaco viene usato per la cura di reumatismi, intossicazioni, stipsi, respiratorio, per la cellulite dura o molle o media, linfatismo, antiradicali liberi, ringiovanente, fortemente drenante.
Infusi di guaiaco vengono utilizzati nelle zone di origine nella cura della sifilide, anche se la sua efficacia non è ancora stata dimostrata.
Attenzione però perché l’ingestione incontrollata di guaiaco può provocare irritazione alle mucose dell’apparato digerente ed eruzioni cutanee di tipo scarlattiniforme, la resina che essuda dal legno, invece, può provocare dermatiti da contatto.
Le principali indicazioni per cui viene utilizzata questa pianta sono:
– Tonsilliti purulente e ipertrofiche o angine brucianti con sudorazione abbondante. Bronchiti mucopurulente e pleuriti;
– Diarrea coleriforme dei bambini da associare a Arsenicum album o Veratrum viride se c’è disidratazione;
– Reumatismo gottoso, artralgie che si aggravano col caldo e migliorano con applicazioni fredde;
Può essere impiegato in omeopatia ed in questo caso si utilizza la resina, costituita da acidi organici (guaiaconico, guaiaretico, guaiacico), esteri del guaiacolo, vanillina, saponine, etc.
In omeopatia si evidenziano azioni sulle mucose digestive e respiratorie, sulle articolazioni e connettivi peri-articolari (edemi, dolori muscolari e tendinei), a livello dell’apparato digerente (secchezza delle mucose, flatulenza e diarrea acquosa) e di quello respiratorio (tosse grassa con catarro mucopurulento e tosse secca con fitte al torace nell’inspirazione profonda).

Modalità di Preparazione –
Il Guaiaco, oltre che agli utilizzi del suo legno per vari tipi di lavorazioni, viene impiegato sia come tintura madre che come infusi per la cura di varie sindromi e malattie, inoltre viene utilizzato anche nel settore omeopatico a partire dalla resina a diverse diluzione in funzione del rimedio consigliato.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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