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Emberiza calandra

Emberiza calandra

Lo strillozzo (Emberiza calandra Linnaeus, 1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Emberizidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Classe Aves, Sottoclasse Neornithes, Superordine Neognathae, Ordine Passeriformes, Sottordine Oscines, Infraordine Passerida, Superfamiglia Passeroidea, Famiglia Emberizidae e quindi al Genere Emberiza ed alla Specie E. calandra.
È sinonimo il termine Miliaria calandra Syn..
Dello strillozzo si conoscono due sottospecie che sono:
– Emberiza calandra calandra Linnaeus, 1758;
– Emberiza calandra buturlini Johansen, 1907.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Emberiza calandra è un uccello diffuso nell’emisfero boreale e si trova in Europa, Asia, ed Africa. In Italia nidifica tra aprile ed agosto, in tutto il territorio escluso le Alpi.
Il suo habitat è rappresentato da ambienti agricoli aperti, ricchi di frutteti, al di sopra dei 1000 metri di altitudine.

Descrizione –
Lo strillozzo è un uccello tozzo e massiccio, dal becco e dal canto inconfondibile.
Ha una colorazione marrone, con striature più scure sul dorso, e petto di colore avano. Le piume delle ali minori sono distintamente scure e con la punta bianca mentre la coda è di colore marrone chiaro.
È lungo circa 18 cm con quasi 40 grammi di peso, con un dimorfismo sessuale legato soprattutto alla massa del maschio che è il 20 % maggiore rispetto alla femmina.
Il canto dei maschi somiglia ad un suono metallico ripetitivo, di solito paragonato a delle chiavi tintinnanti.

Biologia –
Lo strillozzo è un uccello che nidifica in aree aperte con terreno erboso, brughiere, terreni incolti e campi coltivati. Il nido è fatto di erba, foderato con peli o erba fine, e di solito è costruito sul terreno.
Il periodo della deposizione si ha da fine maggio ad agosto. Vengono deposte da 4 a 6 (1-7), che sono di colore biancastro, spesso sfumate di azzurro, porpora o camoscio con macchiettature bruno-nero o porpora. Il periodo di incubazione dura 12-14 giorni.
Questo volatile riesce a completare due cove annuali e l’involo, comprensivo del periodo di incubazione, avviene in un mese di tempo.
La longevità massima registrata di questa specie è di 9 anni e 10 mesi.
Il rapporto tra i sessi della popolazione è generalmente 1: 1, il che significa che alcuni maschi rimangono non accoppiati durante una stagione. I maschi svolgono solo un piccolo ruolo nella cura dei genitori; non sono coinvolti nella costruzione del nido o nell’incubazione e danno da mangiare ai pulcini solo quando sono cresciuti a metà.
I maschi svolgono il ruolo di difendere i territori durante la stagione riproduttiva e possono essere poligami, con un massimo di tre femmine per maschio riproduttore.

Ruolo Ecologico –
L’ Emberiza calandra è una specie che si nutre prevalentemente di grani; questo uccello può avventurarsi, in primavera, anche alla ricerca di piccoli insetti, per procacciare ai pulcini alimenti proteici. La dieta dei nidiacei comprende infatti insetti adulti o larve (Ditteri, Ortotteri, bruchi, Coleotteri Scarabeidi) e semi, soprattutto cereali (frumento, avena, orzo).
Al di fuori della stagione riproduttiva lo Strillozzo che è, come detto, granivoro, spesso si nutre anche di altro materiale vegetale.
Foraggia soprattutto sul terreno, nei campi coltivati.
Anche se questa specie è protetta e non più cacciabile, è comunque l’uomo la causa principale della diminuzione delle popolazioni, in ragione delle modifiche intervenute negli ambienti agricoli, compresa la scomparsa di siepi, cespugli e altre formazioni, e la riduzione di certi tipi di colture, l’affermarsi di cereali autunnali, il declino nella rotazione tradizionale, la rimozione di stoppie e l’aumento dei pesticidi.
Inoltre, la disponibilità di coltivazioni in aree montane e collinari – importanti riserve di cibo fino a qualche decennio fa – va drasticamente diminuendo per via del forte abbandono che sta interessando vaste aree della regione mediterranea e, data l’inclinazione della specie a non spingersi in aree pianeggianti, questo fenomeno potrebbe comportare una drastica e ulteriore riduzione delle popolazioni della specie nella sua roccaforte sud-europea.
Per questi motivi lo strilozzo è diminuito notevolmente nell’Europa nord-occidentale e si è recentemente estinto in Galles e in Irlanda , dove in precedenza era comune.
Lo strilozzo che ha un colore che si mimetizza con le spighe mature, suo principale alimento, si può osservare spostarsi da un alto posatoio a un ramo aguzzo, mentre si esibisce senza sosta in lunghi “concerti”.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



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