Un Mondo Ecosostenibile
Guide PratichePiante ornamentali

Come coltivare la Guzmania

Come coltivare la Guzmania

La Guzmania (Guzmania Ruiz & Pav.) è un genere di piante della famiglia delle Bromeliaceae che comprende oltre 200 specie perenni e sempreverdi, prevalentemente epifite, più raramente terrestri; si tratta di piante originarie delle foreste tropicali dell’America centro-meridionale.
Le Guzmanie si riconoscono per le foglie arcuate morbide di colore verde brillante lucente, con la coppa centrale, composta da brattee scarlatte o arancio vivo, che porta piccoli fiori tubulosi gialli o bianchi, raggruppati in spighe o pannocchie, con fioritura invernale.
Queste piante possono raggiungere un’altezza che va dai 20 cm fino ad 1 m.
In questa scheda vedremo come coltivare la Guzmania considerando che quelle che maggiormente vengono coltivate abbiamo:
– Guzmania berteroniana – originaria di Porto Rico, porta uno stelo floreale eretto, alto circa 40 cm, con brattee ovali rosso scuro. I fiori sono di colore giallino;
– Guzmania devansayana – ha foglie che raggiungono i 60 cm striate di rosso, brattee rosso vivo con fiori bianchi;
– Guzmania lingulata – Cresce spontanea nel Brasile, con numerose varietà, ha foglie lanceolate con margine intero, appuntite e abbastanza rigide, lunghe fino a 45 cm, di colore verde lucido sulla pagina superiore e rossastre sulla pagina inferiore, i piccoli fiori bianco-giallastri raggruppati in un’infiorescenza portata da un fusto di 20–30 cm, quasi nascosti dalle brattee rosse. Fiorisce in primavera-estate solo una volta nella sua vita, i germogli che si sviluppano alla base possono essere rinvasati;
– Guzmania minor – rustica pianta resistente in appartamento epifita, sempreverde fiorisce una sola volta nella propria vita, le foglie sono lanceolate di color verde, il fiore a forma di spiga al centro della rosetta di foglie di colore rosso o arancio;
– Guzmania monostachia – originaria dell’America centrale, del Brasile e della Florida alta circa 40 cm, porta foglie strette e arcuate i fiori gialli riuniti in una spiga fuoriescono appena dalle brattee lunghe circa 40 cm;
– Guzmania musaica – originaria di Panama e della Colombia, si caratterizza per le brattee di color rosa che ricoprono gli steli floreali con fiori gialli,
– Guzmania sanguinea – specie dalle foglie lanceolate verdi soffuse di rosso e giallo, le brattee rosse formano una rosetta con un’infiorescenza centrale composta da fiori bianchi-giallognoli.

Queste piante vanno coltivate scegliendo una esposizione luminose e non alla luce diretta del sole; il clima deve essere, possibilmente, clima caldo-umido.
Il substrato su cui farla crescere deve essere inoltre poroso misti a sabbia e con pH tendenzialmente acido.
Si può correggere il pH dei suoli neutri aggiungendo torbe acide e sabbie silcee.
Per gli apporti idrici bisogna provvedere con annaffiature abbondanti d’estate e scarse d’inverno periodo in cui la pianta entra in riposo vegetativo.
Le concimazioni vanno inoltre effettuate nel periodo primaverile-estivo, mediamente ogni 3 settimane, con del concime liquido specifico per piante da fiore opportunamente diluito nell’acqua delle annaffiature.
Le Guzmanie si propagano tramite i germogli laterali della pianta madre. Tale operazione va effettuata nel periodo di aprile periodo in cui le nuove piantine avranno emesso le radici e per l’impianto si usa terriccio fresco e soffice misto a sabbia. I vasi vanno tenuti in un luogo riparato da correnti d’aria.
Le nuove piante così ottenute fioriranno dopo 2-3 anni.
Per favorire l’emissione dei germogli laterali si consiglia di tagliare la rosetta centrale dopo la fioritura, inoltre è bene effettuare un lavaggio periodico delle foglie mediante uno straccio umido per asportare la polvere ed effettuare delle nebulizzazioni fogliari in inverno.
Le piante coltivate in vaso dovranno essere rinvasate, in media ogni 2 anni o solo quando i germogli laterali hanno occupato tutto lo spazio disponibile del vaso.
Tra le avversità della Guzmania ricordiamo il ragnetto rosso, la cui presenza è rilevabile dalla presenza di ragnatele e dallo scolorimento delle foglie, e gli afidi che rendono le foglie appiccicose. In caso di ristagni si può verificare, inoltre, il marciume radicale per cui vanno evitate le eccessive annaffiature.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *