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Come coltivare l’Echinocereus

Come coltivare l’Echinocereus

L’Echinocereus (Echinocereus Engelm., 1848) sono un genere di piante succulente appartenente della famiglia delle Cactacee originarie del Messico e dell’America del Nord.
Queste piante possono avere fusti cilindrici a colonna, che strisciano sul terreno o pendono dalle rocce; hanno numerose costolature e areole con poche o molte spine.
I fiori nascono sopra le areole, a volte attraverso la lacerazione dell’epidermide. Eccetto che per alcune specie solitarie, molte altre, si sviluppano a gruppi, formando dei piccoli cespi con diametri fino a due metri.
Al genere Echinocereus appartengono circa 70 specie dove, nelle zone di origine, crescono in luoghi rocciosi molto soleggiati.
In questa scheda vedremo come coltivare l’ Echinocereus considerando che esistono specie molto spinose a crescita lenta ed altre con meno spine a crescita veloce.
Tra queste specie ne elenchiamo alcune:
– Echinocereus rigidissimus (Engelm.) F.Haage – è una specie a fusto eretto, corto e grosso, cilindrico, coperto di piccole spine piatte, disposte a stella su ogni areola, di colore rosso-violaceo all’apice e crema, rosa o brune nelle altre zone del fusto, sovente con i vari colori distribuiti sulla stessa pianta. Se coltivata in piena terra arriva a circa 50 cm di altezza. Fiorisce in primavera formando una corona all’apice del fusto, con fiori grandi, colorati e spettacolari. Dopo tre mesi dalla fioritura segue il frutto, di forma globosa, bruno verdastro o viola-scuro, molto spinoso, con polpa bianca, di circa 3 cm di diametro;
– Echinocereus knippelianus Liebner – Specie a elementi quasi sempre solitari. Ha un aspetto globoso leggermente appiattita all’apice, di colore verde scuro con le coste leggermente più chiare, alti fino a 10 cm e 8 cm di diametro. È una specie abbastanza facile da coltivare che fiorisce regolarmente se le si fornisce un adeguato periodo di riposo invernale. E’ sensibile a ristagni d’acqua per questo necessita di un buon drenaggio. Richiede esposizione in pieno solo ma sarebbe meglio ripararlo in estate dal caldo sole pomeridiano;
– Echinocereus viereckii Werderm – Si tratta di un cactus molto ramificato dalla base con gambi cilindrici e assottigliati in punta lunghi fino a 50 cm e 7 cm di diametro. La sua consistenza è morbida, il colore varia dal giallo-verde al verde brillante che tende al colore viola quando esposto in piena luce. I fiori sono la caratteristica più bella di questo cactus, sono di un bel color magenta. Spuntano verso Maggio dai lati dei gambi e sono molto grandi arrivano a miurare 10 cm di diametro. I frutti sono globosi, verdi e carnosi. Queste specie h alcune sottospecie;
– Echinocereus viridiflorus Engelm. – questa piante si può trovare nel Messico Settentrionale e negli Stati Uniti. È una specie dal fusto cilindrico la cui altezza può arrivare fino a 8 cm e la larghezza a 7 cm. Il colore è verde scuro. Questa specie cresce facilmente in una posizione soleggiata e tollera temperature che scendono fino a 20 gradi sotto zero.

La caratteristica degli Echinocereus è che fioriscono già a pochi anni dalla nascita, e hanno fiori grandi, colorati, a volte spettacolari la fioritura è duratura.
Sono inoltre piante di facile coltivazione e che ben si prestano anche alla coltivazione in vaso.
Per la loro coltivazione bisogna scegliere però una zona con abbondanza di luce, inoltre le specie cespitose vanno tenute nei vasi. La zona ideale deve essere ben ventilata ed in pieno sole; indispensabile porre le piante all’aperto durante la buona stagione, infatti non fioriscono se tenute al riparo dai raggi del sole. Le specie Echinocereus viereckii ed Echinocereus scheeri gradiscono posizioni parzialmente ombreggiate.
In natura, molte specie sono resistenti al freddo, tollerando temperature fino a -20 °C.
Per la scelta del substrato ci si ricordi che l’Echinocereus necessita di terreno ben drenato; il substrato varia in base alla specie; le specie a crescita rapida necessitano di terreni piuttosto fertili, quelle a crescita lenta prediligono terreni fertili misti a sabbia e ben drenati.
Nella coltivazione in vaso bisogna considerare le sue dimensioni in rapporto a quelle della pianta, le sue proporzioni ed il materiale di cui è fatto. Il vaso deve possedere i fori di drenaggio per impedire il ristagno dell’acqua sul fondo del vaso.
Si consiglia di scegliere comunque vasi più larghi che alti, in modo che la superficie del substrato esposta all’aria sia ampia da facilitare così l’evaporazione dell’acqua e per favorire lo sviluppo della pianta. Nei vasi profondi infatti è possibile che il terriccio sul fondo rimanga sempre un po’ umido.
La tecnica del rinvaso, inoltre, deve essere effettuata in primavera, se necessario, utilizzando un vaso solo leggermente più ampio del precedente.
Nella coltivazione in piena terra dell’Echinocereus si consiglia la scelta di substrati costituiti da sabbie grossolane, miste a sostanza organica e terreno di medio impasto.
Per le necessità idriche bisogna provvedere ad iniziare dal periodo di marzo, quando i boccioli sono già sviluppati, e si deve terminare ad ottobre; inoltre nel periodo tra novembre a marzo non si deve irrigare se non con sporadiche spruzzature.
Per quanto riguarda la moltiplicazione si evidenzia come l’Echinocereus si propaghi per talea di fusto o per seme. La semina si effettua in primavera su un substrato tenuto umido a 20-22 °C al riparo dalla luce diretta del sole.
La tale devono essere mantenute in un luogo caldo secco e non esposte al sole diretto ed interrate in un composto base per i cactus costituito da pomice e sabbia.
Per la concimazione si sottolinea come questa debba essere ricca di fosforo; per le piante coltivate in piena terra si può provvedere con sostanza organica distribuita poco prima della ripresa vegetativa ed arricchita in fosfati. Per le piante coltivate in vaso bisogna scegliere concimi liquidi per piante grasse, arricchiti di fosforo, e distribuiti ogni 15-30 giorni.
Per la potatura invece l’Echinocereus non necessitano di alcun intervento.




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