Un Mondo Ecosostenibile
Specie Funghi

Suillus placidus

Suillus placidus

Il Suillus placidus, (Suillus placidus (Bonord.) Sing., 1945) chiamato anche Pinarolo, è un fungo basidiomicete appartenente alla famiglia delle Suillaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Boletales, Famiglia Suillaceae e quindi al Genere Suillus ed alla Specie S. placidus.
Sono sinonimi e binomi obsoleti i termini: Boletus placidus Bonord., Gyrodon placidus (Bonord.) Fr., Ixocomus placidus (Bonord.) E.-J. Gilbert, Suillus plorans subsp. placidus (Bonord.) Pilát, e Suillus plorans subsp. placidus (Bonord.) Pilát,.

Etimologia –
Il termine Suillus è il diminutivo di sus, súis, maiale: maialetto, per la taglia particolarmente abbondante dei funghi di questo genere. L’epiteto specifico placidus deriva da placeo piacere, essere gradito: gradito, sereno, quieto, che non crea problemi.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Suillus placidus, che cresce nei boschi di pino, è un fungo comune nell’Europa meridionale ed in Italia mentre più raro come in Gran Bretagna dove questo fungo è stato ritrovato occasionalmente solo nella contea del Kent, nel sud dell’Inghilterra. Il Suillus placidus è presente anche in Nord America, dove, anche lì è micorrizico con alberi di pino.
Nel sud Europa fruttifica nel periodo che va dall’inizio dell’estate all’autunno.

Riconoscimento –
Questo fungo si riconosce per il cappello di 3-7 cm di diametro, prima emisferico poi convesso, carnoso e vischioso, con colorazione dal biancastro al bruno rossiccio, virante leggermente al violetto.
I tubuli sono adnati, di colore da biancastro a giallo. I pori sono piccoli, con goccioline lattiginose che lasciano macchie bruno-rossicce.
Il gambo è di 5-13 x 0,8-1,9 cm, pieno, cilindrico, slanciato, biancastro con macchie bruno-rosate.
La carne è biancastra, virante al grigio-violetto, con odore sub nullo o leggermente fruttato e sapore dolce e leggermente acidulo.
Al microscopio si notano delle spore di 7-9 x 2,5-3,2 µm, ellissoidali, lisce, bruno-ocracee in massa.
I basidi sono di 24-28 x 6-7 µm, clavati, tetrasporici ed i pleurocistidi di 49-60 x 6-9 µm, sub-cilindrici.

Coltivazione –
Il Suillus placidus non è un fungo coltivato.

Usi e Tradizioni –
Questo pinarolo è un fungo abbastanza comune e conosciuto nell’Italia settentrionale, dove viene riscontrato soprattutto sulle Alpi e sulle Dolomiti. Dove è invece più raro se ne sconsiglia comunque la raccolta.
A volte può essere scambiato con il Suillus granulatus, con il Suillus viscidus che è un fungo associato al larice,ed è in genere più scuro e con un anello staminale membranoso; può essere confuso anche con il Leccinum holopus, un boleto raro che cresce però sotto la betulla, ed è di colore bianco quando è giovane, ma sviluppa una sfumatura blu mentre matura. Quando la carne viene tagliata, alla base del gambo diventa di colore blu-verde.
Il Suillus placidus è un fungo di buona commestibilità ma si consiglia di asportare la cuticola dal cappello in quanto spesso risulta indigesta oppure “lassativa” ma non velenosa come riportano alcuni testi.

Modalità di Preparazione –
Previa asportazione della cuticola, questo fungo, può essere poi consumato in vari modi e come altri pianaroli.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *