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Specie Funghi

Suillus collinitus

Suillus collinitus

Il Pinaccio o Pinarello (Suillus collinitus (Fr.) Kuntze, 1898), è un fungo basidiomicete della famiglia delle Suillaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Boletales, Famiglia Suillaceae e quindi al Genere Suillus ed alla Specie S. collinitus.
Sono sinonimi e binomi obsoleti i termini: Boletus collinitus Fr. (1838) e Suillus fluryi Huijsman, (1969).

Etimologia –
Il termine Suillus è il diminutivo di sus, súis, maiale: maialetto, per la taglia particolarmente abbondante di questi funghi. L’epiteto specifico collinitus proviene da cóllino ungere: unto, come coperto da una patina untuosa.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Pinaccio è un fungo che cresce sotto conifere; è una specie legata strettamente al Pino, con predilezione per quelli a due aghi (Pinus pinea L., Pinus sylvestris L., Pinus nigra J.F.Arnold Pinus halepensis Mill. e Pinus pinaster Aiton) ma può trovarsi anche presso quelli a tre e cinque aghi. Si presenta in forma gregaria dall’estate all’autunno; è una specie termofila, abbondante nelle stazioni di crescita tipiche delle pinete a clima mediterraneo e quindi anche in quelle litoranee. Il Suillus collinitus è comunque comune anche nella pianura padana, dovuta anche alla piantumazione di Pino silvestre a scopo ornamentale.
Fruttifica nel periodo estivo.

Riconoscimento –
Questo fungo si riconosce per avere un cappello di 5–12 cm di diametro, prima emisferico e poi convesso-appianato, con cuticola liscia, viscosa, facilmente separabile, di un colore castano, marrone chiaro. Inoltre sono evidenti delle fibrille ad orientazione radiale di colore marrone leggermente più scuro del resto della cuticola.
I tubuli sono adnati, gialli, verdastri in maturità.
I pori sono più o meno grandi, angolosi soprattutto in prossimità del gambo, di colore giallo e verdastri a maturità.
Il gambo misura 6-9 X 1-1,5 cm, pieno, di consistenza soda, cilindrico, attenuato alla base, con colorazione bianca e e sfumature gialline all’apice e rosato-brune alla base, ricoperto da una fitta trama miceliare di colore rosa e da granulazioni bruno-rugginose più fitte verso l’apice.
La carne è biancastra con sfumature gialline, di consistenza molle e con odore e sapore gradevoli.
Al microscopio si notano delle spore di colore bruno-oliva in massa, lisce, fusiformi, di 9-11 x 3-4,5 µm.

Coltivazione –
Il Suillus collinitus non è un fungo coltivato.

Usi e Tradizioni –
Il Suillus collinitus è un fungo molto simile al Suillus granulatus ma facilmente riconoscibile per i residui di micelio rosei presenti alla base del gambo.
Per quanto riguarda la somiglianza ad altre specie o varietà simili ricordiamo:
– Suillus collinitus var. velatipes Contu, Lavorato & Simonini, che ha tubuli che si sviluppano dal gambo degradando fino a rimanere minuti verso il margine, glutine abbondante chiaramente visibile, con tempo umido, come residuo del velo generale alla base del gambo;
– Suillus granulatus (L.) Roussel, ugualmente commestibile, si riconosce per la mancanza delle fibrille cuticolari e la base de gambo priva di tonalità rosate;
– Suillus bellinii (Inzenga) Kuntze, meno comune, si differenzia per la cuticola glutinosa e bianco sporco o comunque per la non omogeneità delle sue colorazioni; per i tubuli leggermente decorrenti e per i pori giallino-verdastri alla maturità delle spore e per il gambo estremamente corto;
– Suillus luteus (L.: Fr.) Roussel, anch’esso commestibile, si distingue per la presenza di un evidente anello e per la carne biancastra, in particolare quella del cappello;
– Suillus mediterraneensis (Jacquet. & J. Blum) Redeuilh, si distingue per la cuticola all’inizio biancastra, per la carne più giallastra e per l’associarsi generalmente a Pinus halepensis Mill. in area mediterranea.
Questo fungo può essere consumato a condizione di asportare la cuticola, essa svolge, infatti, una drastica azione purgativa. È preferibile inoltre il consumo d’esemplari giovani e freschi, perché, la spugnosità della carne negli esemplari maturi, assorbendo molto condimento, li rende poco digeribili. In alcune persone, nonostante l’asportazione della cuticola, il consumo di funghi appartenenti al genere Suillus provoca comunque degli effetti lassativi, dovuti ad idiosincrasie alimentari, ovvero particolari effetti secondari, reazioni eccessive dell’organismo che colpiscono solo alcuni soggetti che consumano il fungo.

Modalità di Preparazione –
Il Suillus collinitus può essere consumato a condizione che si asporti la cuticola e che si raccolgano esclusivamente gli esemplari più giovani. Si consiglia comunque di non abusare nei quantitativi per non dover incorrere in possibili effetti lassativi.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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