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Specie Funghi

Russula parazurea

Russula parazurea

La Russula parazurea (Russula parazurea Jul. Schäff., 1931) è un fungo basidiomicete appartenente alla famiglia delle Russulaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Phylum Basidiomycota, Classe Agaricomycetes, Sottoclasse Incertae sedis, Ordine Russulales, Famiglia Russulaceae e quindi al Genere Russula ed alla Specie R. parazurea.

Etimologia –
Il termine Russula è il diminutivo di russus, rosso: un poco rosseggiante; termine attribuito per la colorazione rosseggiante di molte specie di questa famiglia. L’epiteto specifico parazurea proviene dal prefisso greco πᾰρἆ- pará- vicino a, presso e da azúreus, termine di una specie congenere: affine alla specie azurea, per il colore azzurrino del cappello.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Russula parazurea è una specie alquanto comune del continente europeo dove cresce nei boschi di latifoglia (Carpinus, Quercus, Tilia, Betula, Corylus) e aghifoglia (Abies); è una specie acidofila che fruttifica nel periodo tra la tarda primavera e l’autunno inoltrato.

Riconoscimento –
Si riconosce per il cappello di dimensioni comprese tra 5 e 15 cm di diametro, carnoso e sodo, prima convesso, subito piano ombelicato-depresso, leggermente imbutiforme; la cuticola, che si separa facilmente fino alla metà del raggio, è rugosa, opaca, densamente pruinosa, con colorazione grigio-verde, verde cobalto uniforme, con riflessi olivastri o verde-nerastri, più scura al centro e più chiara all’orlo.
Le lamelle sono mediamente fitte (7 in 10 mm), fragili, biforcate al gambo, alte 7-8 mm, libere o subdecorrenti con dentino, bianche poi color crema o giallastre. Le lamellule sono assenti.
Il gambo, alto 3-5 cm, è robusto, cilindrico, pruinoso all’apice e liscio altrove, di colore bianco poi macchiato di bruno.
La carne è bianca, omogenea al gambo, soda e immutabile, con odore insignificante, ma poco gradevole negli esemplari adulti, e sapore dolce, leggermente piccante nelle lamelle.
Al microscopio si notano delle spore di 6-8,5 x 5-6,4 µm, poco amiloidi, subovoidali, verrucose o verrucose-crestate, subreticolate, colore crema in massa.
I basidi sono di 35-50 x 7-10 µm, tetrasporici ed i cistidi 56-90(100) x 8-12(13) µm, fusiformi.

Coltivazione –
La Russula parazurea non è un fungo coltivato.

Usi e Tradizioni –
Questo fungo si presenta con colori di grande bellezza molto simili a quelli di Russula azurea anche se maggiormente sbilanciati sul verde-cobalto, glauco-olivastro e fino al verde-nerastro, spesso con soffuse tonalità violette presenti. Cambia nettamente il colore delle lamelle, se paragonato a quello di Russula azurea, partiamo dal biancastro per finire al crema a maturità.
Può essere confuso con specie simili quali la Russula cyanoxantha, dalla quale si differenzia solamente per le lamelle non lardacee e per la sporata giallo-ocracea anziché bianca e con altre Russule del gruppo delle Griseinae, quali:
– Russula azurea, che cresce sotto peccio (Picea abies)
– Russula atroglauca, che invece è tipica dei boschi di betulle.
La Russula parazurea è commestibile, ma di scarsa qualità.

Modalità di Preparazione –
La Russula parazurea è un fungo che, anche se commestibile, ha una scarsa qualità; al limite se qualche esemplare è stato raccolto può essere consumato in un misto di altri funghi di buona commestibilità ma senza eccedere.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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