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Mappa Geografica del Kazakistan

Mappa Geografica del Kazakistan

Il Kazakistan è uno Stato transcontinentale che si sviluppa a cavallo tra Europa ed Asia. La sua capitale è Nursultan.
Questa ex repubblica dell’Unione Sovietica, confina ad est con la Cina, ad ovest e nord con la Russia e a sud con alcuni paesi dell’Asia centrale, ovvero il Kirghizistan, l’Uzbekistan e il Turkmenistan. Inoltre, ad ovest è delimitato per un tratto dalle coste del mar Caspio.
Il Kazakistan, che ha una superficie di 2.724.900 Km2, è il più grande Stato del mondo che non ha accesso al mare, in quanto il Mar Caspio è considerato un lago.
Il Kazakistan è contraddistinto per gran parte del suo territorio dalla steppa.
La steppa del Kazakistan è un’ecoregione dell’ecozona paleartica, che si estende attraverso l’Asia centrale dal fiume Ural fino ai contrafforti degli Altai, occupando principalmente il Kazakistan settentrionale, ma anche alcune zone meridionali della Siberia russa (oblast di Omsk, oblast di Novosibirsk e krai dell’Altai).
Questa regione è la più grande steppa arida del mondo e prima che venisse in gran parte convertita in terreni agricoli, intorno agli anni cinquanta del secolo scorso, costituiva una fascia ininterrotta che si allungava attraverso l’Asia centrale dal fiume Ural a ovest ai contrafforti dell’Altai a est.
In quest’area le estati sono generalmente calde e secche, mentre gli inverni sono rigidi, senza però significativi accumuli di neve. Ogni anno la regione riceve tra i 250 e i 300 mm di pioggia, che cadono prevalentemente in primavera. I forti venti sono frequenti. In estate provocano spesso siccità, mentre in inverno danno spesso vita a terribili tempeste di neve, chiamate buran.
È un’area caratterizzata da rilievi poco elevati, dalle forme smussate che vengono chiamate melkosopochniki, che solo molto raramente superano i 200 m di elevazione. In alcune zone dell’ecoregione, specialmente alla sua estremità occidentale (bacino del lago Shalkar) e nelle regioni orientali (pianura di Kulundinskaya), si sono progressivamente accumulati strati di sale. Il Kazakistan è attraversato da alcuni grandi fiumi, come l’Ural, l’Irtysh e i loro affluenti. Tuttavia, la maggior parte della regione è situata in bacini chiusi. Numerosi sono i laghi dal fondo piatto, da quelli minuscoli, soprannominati “piattini”, a quelli molto grandi, come il Kulundinskoye, il Tengiz e lo Shalkar. Suoli tipici della regione sono il chernozem (suoli neri) e i suoli bruni, ma essi accumulano meno humus degli stessi tipi di suoli presenti più a nord e a ovest.
Queste caratteristiche climatiche, morfologiche e geografiche danno vita ad una flora e fauna che si è dovuta adattare a condizioni particolari.

Flora –
Nella regione del Kazakistan sono presenti oltre 25 formazioni vegetali diverse di steppa. La maggior parte della regione è occupata da steppa e steppa arida, mentre la steppa desertica è meno frequente. Questo paesaggio presenta immense distese erbose, dominate per lo più da specie dei generi Stipa (Stipa zalesskii, S. lessingiana, S. pennata, S. tirsa, S. capillata, S. sareptana, S. orientalis), Festuca (Festuca valesiaca, F. rupicola), Agropyron e Helictotrichon, nonché da Koeleria pyramidata. Un altro genere molto rappresentato è Artemisia (Artemisia austriaca, A. lerchiana, A. lessingiana, A. santonicum, A. gracilescens, A. marschalliana, A. frigida, A. ammaniana, A. nitrosa). La steppa occupa gli altopiani, fatta eccezione per le depressioni più profonde e le guglie, le depressioni lacustri e le depressioni ricoperte di solonchak. Nelle depressioni più profonde crescono vari tipi di prato: comunità di alofite, paludi erbose e paludi erbose alberate. In questa regione è comune anche la steppa arbustiva, costituita da cespugli di xerofite e da specie arboree dei generi Spiraea, Caragana, Prunus e Lonicera.

Fauna –
Come per le specie vegetali anche la fauna si è dovuta adattare a queste condizioni ed infatti la maggior parte dei mammiferi qui presenti vive in colonie o migra. Tra questi ultimi, solamente la saiga (Saiga tatarica) sopravvive ancora oggi in questa ecoregione. Questa antilope si è ripresa dalle soglie dell’estinzione nel corso del XX secolo ed è divenuta di nuovo rarissima, ma attualmente il numero di esemplari è nuovamente in crescita. La saiga effettua lunghe migrazioni tra i pascoli invernali e i “reparti maternità” estivi. Oltre alla saiga la tipica fauna della regione comprende numerosi roditori, come scoiattoli di terra (Citellus), criceti (Cricetus, Cricetulus, Phodopus), arvicole (Microtus), topi delle betulle (Sicista), lemming (Lagurus) e marmotte (Marmota bobak), e lagomorfi, come pika (Ochotona) e lepri (Lepus). Tipici carnivori della steppa sono il lupo (Canis lupus), le volpi (Vulpes vulpes, V. corsac) e la puzzola delle steppe (Mustela eversmanii).
Tra i volatili, numerosissimi uccelli acquatici visitano gli specchi d’acqua deserti della steppa del Kazakistan durante le loro migrazioni primaverili e autunnali, ed alcuni vi nidificano anche. Alcune zone umide, come quelle che circondano i laghi Kourgaldzhin e Tengiz (2580 km²), sono protette dalla Convenzione di Ramsar. Queste zone umide sono di particolare importanza per la conservazione di alcune rare specie di uccelli acquatici, come due specie di gabbiani, il gabbiano relitto (Ichthyaetus relictus) e il gabbiano di Pallas (I. ichthyaetus), il gobbo rugginoso (Oxyura leucocephala), l’anatra marmorizzata (Marmaronetta angustirostris), il fenicottero maggiore (Phoenicopterus roseus), la moretta tabaccata (Aythya nyroca), la pavoncella gregaria (Vanellus gregarius) e due specie di pellicani, il pellicano riccio (Pelecanus crispus) e il pellicano bianco (P. onocrotalus), nonché per molti altri uccelli (in tutto 112 specie). Qui sono state condotte ricerche sull’ecologia e la biologia degli uccelli acquatici (Pelecaniformi, Ciconiiformi), ma anche sul gabbiano nordico (Larus argentatus) e sul chiurlottello (Numenius tenuirostris).
Tra le altre specie rare o minacciate di uccelli qui presenti ricordiamo quattro specie di aquile, l’aquila reale (Aquila chrysaetos), l’aquila imperiale (A. heliaca), l’aquila rapace (A. rapax) e il biancone eurasiatico (Circaetus gallicus), il falco pescatore (Pandion haliaetus), quattro specie di falchi, il falco sacro (Falco cherrug), il falco di Berberia (F. pelegrinoides), il falco pellegrino (F. peregrinus) e il girfalco (F. rusticolus), la damigella di Numidia (Grus virgo) e due specie di otarda, l’otarda eurasiatica (Otis tarda) e la gallina prataiola (Tetrax tetrax).
Tra i rettili, sono qui presenti la lucertola agile (Lacerta agilis) e la vipera dell’Orsini (Vipera ursinii), mentre tra gli anfibi ricordiamo il rospo smeraldino (Bufotes viridis) e la rana arvale (Rana arvalis).

Guido Bissanti




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