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Acido Rosmarinico

Acido Rosmarinico

L’acido rosmarinico, il cui nome nella nomenclatura IUPAC è: acido 3-(3,4-diidrossifenil)-2R-{[3-(3,4-diidrossifenil)prop-2E-enoil]ossi}propanoico e la cui formula bruta o molecolare è: C18H16O8, è un acido polifenolico presente in molte piante appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae come il rosmarino, la salvia, la maggiorana, l’origano, il timo, la menta piperita e la melissa.
Dal punto di vista chimico è un estere tra l’acido caffeico e il gruppo alcolico in posizione α dell’acido 3,4-diidrossifenillattico. È una sostanza poco solubile in acqua ma molto solubile nei solventi apolari.
L’acido rosmarinico, oltre alle proprietà antiradicaliche, mostra proprietà antimicrobiche e antifungine. È una sostanza conosciuta ed utilizzata in varie parti del mondo ed in varie culture.
L’acido rosmarinico contenuto nell’Ocimum santctum (basilico santo) è diffusamente utilizzato in India per curare ferite e malattie gastrointestinali. In Messico l’alto contenuto di acido rosmarinico presente in un’altra spcie: l’Hyptis verticillata, è utilizzato dagli Indiani Mixtec contro i disturbi gastrointestinali e le infezioni della pelle.

In Indonesia e in numerose altre parti nel sud-est dell’Asia, l’acido rosmarinico contenuto nell’Orthosiphon aristatus è noto per le sue proprietà diuretiche ed è utilizzato anche contro le infezioni batteriche e infiammazioni del sistema urinario. Inoltre l’alto contenuto di acido rosmarinico nella Salvia cavaleriei è utilizzato per il trattamento della dissenteria, scottature e ferite.
Le più importanti ricerche sull’attività dell’acido rosmarinico confermano che esso è l’estere caffeolico con il più elevato potere antiossidante specifico: ritarda l’impoverimento (carenza) della vitamina E e diminuisce la produzione pro-infiammatoria di lisofosfatidilcolina.
L’acido rosmarinico previene l’ossidazione delle LDL e dei suoi costituenti (vitamina E, fosfatidilcolina), il che è compatibile con il ruolo antinfiammatorio e antiaterosclerotico in condizioni patofisiologiche.
Recentemente è stato reso noto che l’acido rosmarinico ha proprietà antimicrobiche e antifungine contro 40 differenti specie appartenenti a 10 generi di batteri e 25 differenti ceppi appartenenti a 25 specie di funghi (Andary e Audre, 1998).
Le specie batteriche che sono state studiate sono: Salmonella, Serratia, Enterobacter, Proteus, Providentia, Escherichia coli, Streptococcus, Klebsiella e Stafilococchi. In tutti i batteri si è osservata un’inibizione del 100% alla dose di 0.5 mg/ml. Studi dettagliati su 29 ceppi di Stafilococcus aureus hanno mostrato un ‘inibizione del 70% alla concentrazione di 0.06 mg/ml e un’inibizione del/’80% a 0.12 mg/ml (Andary e Audre, 1998); inoltre un’attività antifungina è stata testata contro le specie: Adelomycetes; Mucorales, Rhizopus, Endomycetes, Plectomycetes e Pyrenomycetes (Andary e Audre, 1998).

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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