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Come coltivare la Paulonia

Come coltivare la Paulonia

La Paulonia (Paulownia tomentosa Steud.) è una specie arborea della famiglia delle Scrophulariaceae, originaria della Cina. All’interno del genere della Paulonia esistono diverse specie ma, oggi, la più diffusa e coltivata, è la Paulownia tormentosa.
Si tratta di un albero a foglie caduche caratterizzato da una rapida crescita che gli permette in pochi anni di superare i 5 metri di altezza.
La Paulonia è un albero con robusto apparato radicale, con tronco robusto ed eretto è ricoperto da una corteccia dura e liscia di colore grigio chiaro. La chioma è tondeggiante ed elegante de è composta da un fitto intreccio di rami ricoperti da grandi foglie cuoriformi di colore verde scuro ed a fine primavera produce fiori di colore bianco o lilla, profumatissimi, riuniti in grandi corimbi, i frutti autunnali sono capsule ovali, ricoperte da una peluria dorata.
In questa scheda vedremo come coltivare la Paulonia con le tecniche agronomiche più appropriate e gli accorgimenti più utili.
La Paulonia è una pianta che va coltivata in zone soleggiate anche se cresce bene anche a mezz’ombra; è una specie che resiste bene al gelo invernale ed al caldo estivo.
La Paulonia è una pianta che cresce senza problemi in qualsiasi terreno, anche in luoghi dimostratisi sfavorevoli per altre coltivazioni e si adatta a tutti i suoli, a patto che risultino ben drenati. Se però la coltivazione della Paulonia è per finalità di produzione del legno questa pianta ha bisogno di suoli più sciolti, profondi e con grande disponibilità di acqua, altrimenti la sua capacità principale che è quella di produrre masse legnose in poco tempo (rapido accrescimento) diminuisce notevolmente e l’economicità alla sua coltivazione si perde. Se viene coltivata per scopi ornamentali questa è una preoccupazione minore.

Per questo motivo anche se le piante adulte si accontentano delle piogge mentre quelle giovani vanno annaffiate solo nei periodi di prolungata siccità se il terreno è completamente asciutto, nella coltivazione per scopi industriali (produzione legno) la pianta deve essere in condizioni di attingere sempre a grandi quantitativi di acqua, sia che riesca ad attingerla in suoli profondi ed umidi sia che venga fornita come irrigazione di soccorso.
Per la concimazione si consiglia di interrare, al momento dell’impianto, nella stessa buca dove verrà posta la giovane piantina, del concime organico ben maturo. Successivamente, nella concimazione annuale, all’inizio della primavera si miscela nei primi strati di terreno del concime organico (ottimo il letame maturo).
La Paulonia si può propagare per seme in primavera e per talea legnosa in autunno.
Per quanto riguarda i semi si mettono a germinare in semenzaio freddo (all’aperto) e nell’autunno successivo potranno essere messe a dimora. Mediamente una pianta riprodotta da seme, per poter fiorire impiegherà 6 anni.
Nella propagazione per talea si dovranno ottenere delle talee lunghe almeno 8-10 cm di lunghezza; queste vanno messe a radicare in un miscuglio di sabbia e torba. Il contenitore che le accoglie va tenuto al buio alla temperatura di 18°C.
A fine febbraio, le talee di Paulonia vanno poi esposte alla luce, fino alla comparsa delle foglie. Giunti a primavera avanzata le talee verranno trasferite in contenitori più grandi e solo in autunno potranno essere messe definitivamente a dimora.
Per ottenere una crescita più armonica e uno sviluppo più compatto della chioma della Paulonia, questa va potata vigorosamente dopo la fioritura. Se invece la coltivazione è per scopi commerciali (produzione del legno) la potatura dovrà essere eseguita solo per favorire l’aerazione interna della chioma e lo sfoltimento dei rami danneggiati o rinsecchiti.
La Paulonia è una pianta che resiste bene ad attacchi di afidi e cocciniglie ma teme gli attacchi di Armillaria un fungo che può provocare, soprattutto in terreni più pesanti e mal drenati, gravi danni alle radici e al tronco e la conseguente morte della pianta.
Nei casi in cui si inizino a manifestare i sintomi della malattia si consiglia di asportare e bruciare i rami colpiti e disinfettare con prodotti a base di rame il colletto del tronco.
Nei casi di attacchi di questo fungo alle radici e con piante molto compromesse il consiglio è di estirpare completamente la pianta e di bruciarne tronco e rami per evitare il diffondersi della malattia.




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