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Salix daphnoides

Salix daphnoides

Il Salice azzurro o salice viola europeo (Salix daphnoides Vill.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Salicaceae.

Sistematica –
Dal puntoi di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Salicales, Famiglia Salicaceae e quindi al Genere Salix ed alla Specie S. daphnoides.

Etimologia –
Il termine Salix proviene dal nome in latino classico del salice, forse connesso con il sanscrito saras acqua. L’epiteto specifico daphnoides deriva dal greco δάφνη dáphne alloro e dal greco εἷδος eidos aspetto: simile all’alloro.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Salice azzurro è una specie montano-subalpina originario delle Alpi, dei Pirenei e dei Carpazi; il suo Habitat è quello delle zone umide, lungo i fiumi e i torrenti a quote tra i 1000 ed i 1800 metri. Il suo areale di diffusione si trova tra gli stati baltici e il Piemonte e dai Balcani alla Francia orientale, anche se è stato naturalizzato con la coltivazione in un’area molto più ampia.

Descrizione –
Il Salice azzurro è un grande arbusto o piccolo albero che può raggiungere i 12-15 metri di altezza, con una chioma espansa a forma di ombrello; il tronco è sinuoso, con scorza che è prima liscia, di colore grigio chiaro e poi segnata da radi solchi longitudinali. Le foglie sono decidue, alterne, munite di picciolo, ovato-oblunghe, lanceolate o ellittico-lanceolate, lunghe fino a 10 cm, con apice acuto e margine finemente dentato; sono glabre, lucide e di colore verde scuro sopra e glauche sotto.
I fiori sono unisessuali, raccolti in spighe cilindriche allungate, peloso-lanose. I frutti sono delle piccole capsule a forma di pera allungata che si aprono in due valve liberando piccoli semi lineari e pelosi.

Coltivazione –
Il Salix daphnoides è una pianta che predilige substrati alluvionali ricchi di sabbia o ciottolosi, calcarei, a tessitura da ghiaiosa a sabbioso-limosa che siano soggetti possibilmente a periodiche sommersioni.
È una pianta comunque facile da coltivare su molti substrati e può essere allevato sia come albero che come arbusto. La propagazione avviene tramite talee e può essere utilizzato nei parchi e nei giardini ove si verifichino possibilmente le condizioni pedoclimatiche descritte.
È una pianta che può essere soggetta ad alcune avversità tra cui le più frequenti possono essere afidi ed alcuni lepidotteri oltre che all’antracnosi e ruggini.

Usi e Tradizioni –
L’uso di questa pianta è stato, soprattutto nel passato, per i vimini da intreccio (mediocre qualità). Può essere usto per consolidare le sponde di torrenti montani ed è utilizzato per fornire rinforzo alle dune di sabbia costiere e continentali; è anche ampiamente piantato come specie ornamentale nei parchi e lungo le strade. Come per altri salici poiché la corteccia del Salix daphnoides è ricca di salicina, rende le specie di valore medicinale.

Modalità di Preparazione –
Il Salice azzurro, oltre agli utilizzi come pianta per alcuni usi forestali e di consolidamento, può essere utilizzata come pianta medicinale, per il suo contenuto in salicina.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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