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Platanus occidentalis

Platanus occidentalis

Il Platano occidentale o Platano americano (Platanus occidentalis L.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Platanaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Rosidae, Ordine Proteales, Famiglia Platanaceae e quindi al Genere Platanus ed alla Specie P. occidentalis.

Etimologia –
Il termine Platanus proviene dal greco πλάτανος plátanos platano, derivato da πλατύς platýs ampio, largo, per l’ampia chioma o per le grandi foglie. l’epiteto specifico occidentalis deriva da occidentale: riferimento all’areale di distribuzione.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Platano occidentale é una pianta originaria degli Stati Uniti orientali e del Canada, con un areale che si estende dagli stati che si affacciano sull’Atlantico fino alle Grandi pianure e dall’Ontario al Texas, dove viene chiamato anche con il termine di Sicomoro, nome usato in altre parti del mondo per un altro tipo di piante. Giunse in Europa nel 1636 senza però destare un particolare interesse.

Descrizione –
Il Platanus occidentalis è un grande albero con fusto diritto e slanciato che può raggiungere un’ altezza di 30 – 40 m. La corteccia, brunastra e ruvida, si stacca in placche lasciando scoperta la nuova scorza di colore grigio chiaro. Le foglie sono palmato-lobate (tre, a volte cinque lobi) con seni molto pronunciati e lobi più larghi che lunghi, con la pagina superiore di colore verde lucido e quella inferiore più pallida. Si tratta di una pianta monoica caratterizzata da fiori molto piccoli, con quelli maschili di colore giallo ed femminili di colore rossastro.

Coltivazione –
Il Platano occidentale o Platano americano è una pianta che come gli altri platani, tollera il caldo, il freddo e l’inquinamento urbano. Preferisce posizioni soleggiate, anche se resiste all’ombra. Si sviluppa bene in terreni fertili ed umidi e ben drenati e profondi ma vive in realtà su qualunque substrato. Va annaffiato solo nel primo anno dopo l’impianto, soprattutto nel periodo estivo se non piove. Gradisce concime organico in autunno nei primi anni di vita. Accetta di buon grado le potature. Come le altre piante dello stesso genere, può essere colpito da antracnosi, che determina macchie fogliari scure “a fiamma” o “a lingua di fuoco”, che poi si seccano, e può provocare il disseccamento dei germogli, risultando particolarmente pericolosa nelle primavere umide e piovose, quando può causare gravi defogliazioni. La malattia si controlla attraverso 2-3 interventi distanziati di 15-20 giorni, di cui il primo all’apertura delle gemme, con prodotti a base di sali di rame, da irrorare sull’intera chioma.

Usi e Tradizioni –
Platanus occidentalis è una specie largamente utilizzata per alberature stradali, al pari degli altri platani, o in giardini pubblici e privati, dove richiede ovviamente uno spazio adeguato.
La pianta viene coltivata in America per ricavarne legname da usare per ebanisteria e per farne mobili; inoltre è coltivato anche in Argentina e in Australia.
In Europa, dalla sua importazione nel 1636, non è stato mai considerato di grande interesse economico ed è poco coltivato anche come ornamentale. Ma fu proprio in Europa che si ritiene che abbia dato origine, tramite incrocio spontaneo con Platanus orientalis, al ben più importante Platanus acerifolia.
Il suo limitato utilizzo è dovuto al fatto che sia il Platano orientale che quello ibrido hanno caratteristiche migliori sia a livello ornamentale che tecnologico.

Modalità di Preparazione –
Il Platano occidentale non riveste, almeno in Europa, un grande interesse né per quanto riguarda gli usi ornamentali né per quelli di utilizzo del legname, inoltre non ha particolari applicazioni alimentari o farmaceutiche.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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