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L’Escina

L’Escina

L’Escina, la cui formula bruta o molecolare è: C55H86O24, è un composto vegetale che si ricava dalla miscela delle saponine contenute nei semi, nella corteccia e nelle foglie dell’ippocastano (Aesculus hippocastanum L., 1753). Chimicamente l’escina è una mistura di saponine, che sono sostanze dotate di attività antinfiammatoria, vasoprotettrice e vasocostrittrice. Una volta estratta dall’ippocastano viene successivamente purificata per essere adatta all’uso orale e per via endovenosa.
L’escina, sostanza, contenuta anche in alcuni preparati medicinali, è in grado di aumentare la resistenza e diminuire la permeabilità dei capillari (azione anti-edema): per questa sua caratteristica viene impiegata nel trattamento di vari tipi di edemi, in caso di vene varicose ed emorroidi, ematomi e contusioni e di fragilità capillare. Per questo motivo, l’assunzione di prodotti a base di escina può coadiuvare il processo di diminuzione di gonfiore e pesantezza agli arti inferiori. Poiché è in grado di aumentare la tonicità delle pareti dei vasi sanguigni e favorire la contrattilità delle vene, riducendo il ristagno di sangue negli arti inferiori e facilitando il ritorno del sangue al cuore, questa sostanza può essere assunta anche in caso di insufficienza venosa periferica.

Studi sperimentali hanno messo in evidenza che l’escina non determina effetti lesivi a carico della tonaca intima venosa o della mucosa gastrica. Il composto è privo di effetti teratogeni o embriotossici.
L’attività dell’escina sembra essere soprattutto rivolta all’induzione della sintesi dell’ossido nitrico endoteliale rendendo le cellule endoteliali più permeabili al calcio, inducendo anche il rilascio di prostaglandina F2α.
L’escina viene controindicata in soggetti che denotano ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti utilizzati nella forma farmaceutica. È inoltre controindicato in soggetti affetti da insufficienza renale, pregressi disturbi emolitici, edemi generalizzati di origine cardiaca o renale.
Con trattamenti a base di escina sono stati segnalati alcuni disturbi a carico del tratto gastrointestinale (dispepsia, nausea, vomito, diarrea, malessere e dolore addominale) e del sistema nervoso (cefalea e vertigini). Si sono verificati anche disturbi della cute e reazioni di ipersensibilità (prurito, rash cutaneo, dermatite ed eczema, eritema multiforme, gravi reazioni allergiche talvolta associate a ipotensione arteriosa ed edema della laringe).

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.



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