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La Quercetina

La Quercetina

La quercetina (o quercitina) è un flavonoide il cui nome IUPAC è 3,3’,4’,5,7-pentaidrossiflavone e la formula bruta o molecolare C15H10O7.
La quercetina, che appartiene al gruppo dei flavonoli è la componente agliconica di vari glicosidi, tra cui la rutina e la quercitrina. Questo flavonoide è uno dei più comuni presente in natura in quanto è isolabile da numerose specie vegetali.
Lo si ritrova infatti nel:
– cappero (che è la pianta che ne contiene la maggior quantità rispetto al peso);
– asparagi;
– il levistico;
– l’uva rossa (e il vino rosso);
– la cipolla rossa;
– pomodori;
– il tè verde;
– frutti di bosco;
– agrumi;
– broccoli;
– il mirtillo;
– la mela;
– il sedano;
– la propoli;
– ed altri ancora.
Questa molecola è nota per il suo elevato potere antiossidante ed antinfiammatorio; infatti la quercetina viene proposta come supplemento dietetico all’interno di formulazioni ad attività antiaging e antiossidante.

Viene indicata:
– nell’invecchiamento cutaneo precoce. Tale azione sarebbe riconducibile alla capacità esplicata, sia per via orale che per applicazione topica, di contrastare l’attività negativa delle radiazioni solari; queste ultime, infatti, conducono alla sintesi di specie reattive dell’ossigeno (radicali liberi) capaci di produrre alterazioni strutturali nella sintesi di collagene ed elastina da parte dei fibroblasti dermici.
– In malattie nelle quali lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica giocano un ruolo di primo piano. Tra queste allergie, resistenza all’insulina, aterosclerosi, artrite, morbo di Alzheimer, psoriasi, lupus e molte delle patologie legate all’invecchiamento; la quercetina inibisce numerose fasi che portano alla liberazione di istamina e alla produzione di prostaglandine e leucotrieni ad azione pro-infiammatoria, nonché gli enzimi 5-lipossigenasi e fosfolipasi A2.
– Emorroidi, insufficienza venosa e fragilità capillare. È ben nota la capacità di glucosidi come la rutina, di agire come antiemorragici ed antiedemigeni con un importante ruolo terapeutico in presenza di emorroidi, vene varicose e manifestazioni tipiche dell’insufficienza venosa (crampi notturni, dolori, pesantezza e gonfiore alle gambe).
Nel contempo esercita una potente azione antiossidante diretta ed indiretta, proteggendo l’attività dei sistemi enzimatici antiossidanti endogeni: catalasi, superossido dismutasi, glutatione perossidasi e glutatione reduttasi.
La riduzione del rischio cardiovascolare può essere favorita dall’attività antiaggregante piastrinica ed antitrombotica della quercetina. Inoltre la quercetina potrebbe anche aiutare a prevenire il cancro, ma in questo senso va sempre consultato comunque e sempre il medico. In vitro e su modelli animali si è infatti dimostrata in grado di arrestare la crescita o addirittura di portare all’apoptosi (morte cellulare) colonie di cellule tumorali di diversa origine in diversi stadi di replicazione.
Si hanno però delle controindicazioni. L’attività antiaggregante piastrinica e antitrombotica impone cautela nell’uso della quercetina da parte di pazienti in cura con antiaggreganti piastrinici (Aspirinetta, CardioAspirin) e anticoagulanti orali (Coumadin, Sintrom). Alcuni studi in vitro hanno ascritto alla quercetina un’attività mutagenica, non confermata da studi in vivo a lungo termine.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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